ECONOMIA
Assemblea Confcooperative
Recovery Fund, Conte: sarà gestito da struttura ad hoc con poteri di intervento
"Poteri chiari e incisivi per garantire la realizzazione puntuale dei progetti", ha detto il presidente del Consiglio durante la 40/a Assemblea nazionale di Confcooperative, aggiungendo che il Governo resta aperto alla discussione. Sgravi sul lavoro e riforma del Terzo settore gli altri argomenti dell'intervento del premier che propone di "riscrivere insieme le regole dell'economia"
Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenendo all'assemblea nazionale di Confcooperative a proposito del piano per il Recovery Fund. "Il governo non vuole lavorare in solitudine, le porte sono sempre aperte per discutere i progetti. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un bene comune, appartiene alla nazione, è la ricchezza che offriamo per un futuro migliore, quindi è giusto che possiate partecipare e confrontarvi con noi integralmente".
"Noi vogliamo tutte le migliori energie del Paese coinvolte in questo piano. Le porte mie e dei ministri saranno sempre aperte al vostro mondo. Il piano non è affatto una proprietà del governo, è un bene comune, appartiene alla nazione. E' giusto che possano parteciparvi" le migliori energie del Paese, ha ribadito il presidente del Consiglio all'Assemblea di Confcooperative.
"Rispetto alle sfide che stiamo affrontando dobbiamo anche cogliere le opportunità inedite che ci vengono offerte, abbiamo il diritto di guardare al futuro con speranza e fiducia come all'indomani della seconda guerra mondiale", ha sottolineato ancora.
Per il premier "non possiamo più permetterci un'economia autoreferenziale, ripensiamo un'economia al servizio delle persone: 209 miliardi messi a disposizione dell'Italia non sono pochi, ma si potrebbe pensare come a un prestito di fronte a un debitore in difficoltà". Conte ha proposto quindi di "riscrivere insieme le regole dell'economia".
Senza salute non c'è crescita
"Senza una rete di protezione pubblica efficace con una mobilitazione di risorse senza precedenti e con interventi per l'impiego e le imprese il sistema produttivo non avrebbe potuto reggere alla recessione mondiale". Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando all'assemblea nazionale di Confcooperative aggiungendo che "assicurare redditi e occupazione è la precondizione essenziale per qualsiasi ripresa in Italia, come nel resto del mondo, perciò i governi devono poter ricorrere a tutti gli strumenti utili".
Secondo il premier, inoltre, "non vi potrà essere nessuna reale crescita se non ci prenderemo cura della salute, se non guarderemo alle povertà diffuse, all'ambiente e ai beni comuni", insomma "non più una economia autoreferenziale dobbiamo costruire una economia integrale al servizio della società e delle persone. E' una rivoluzione dei paradigmi correnti, ci sono tutte le condizioni per realizzarla. E' una rivoluzione pacifica gentile ancorché non meno radicale di quelle del passato e e potrà compiersi se a cambiare saranno dapprima le istituzioni e il loro rapporto col mercato".
Banche cooperative e vincoli
“Il mondo cooperativo bancario sta soffrendo rispetto a un progetto di riforma del 2016: dobbiamo prendere atto che rischia di portare a un'eccessiva omologazione regolamentare con vincoli, anche per le banche sistemiche, che rischiano concretamente di fermare l'erogazione di liquidità sul territorio. Su questo tema dobbiamo condurre un'accurata riflessione”, ha detto il premier all'Assemblea nazionale di Confcooperative. “C'è l'impegno del Governo a lavorare per mettere a punto le criticità e lavorare anche in sede europea per superarle”, ha aggiunto.
Sgravi sul lavoro e stabilità reddito
"C'è il massimo impegno del governo affinché la riduzione del costo del lavoro del 30% per le imprese al Sud diventi strutturale. Noi combatteremo in Ue affinché quella misura sia decennale", ha detto ancora Conte in un altro passaggio del suo intervento. "La stabilità dei redditi e dell'occupazione è la precondizione essenziale e necessaria per pensare a qualsiasi progetto di ripresa, in Italia e nel resto del mondo".
Riforma del Terzo settore
"L'impegno del governo prima della pandemia era concludere l'iter della riforma del terzo settore, possiamo ancora mantenere l'impegno a farla entro la fine dell'anno, siamo determinati". Conte ha sottolineato la necessità di "ripensare il rapporto tra Stato, mercato e mondo della cooperazione, che rappresenta un motore di sviluppo, un laboratorio di crescita sostenibile con attenzione all'inclusione sociale e un luogo di buona occupazione. La nostra Costituzione all'articolo 45 non si limita a riconoscere la funzione sociale della cooperazione ma incita a promuoverla, a svilupparla e il governo intende tutelare la specificità di questo modello tanto più in un mondo che la pandemia sta rendendo ancora più complesso. Vogliamo tutelare il modello mutalistico e tutelarla dalla cooperazione falsa".
Ringraziamento alla cooperazione
il premier Giuseppe Conte ha voluto ringraziare il movimento cooperativo per il lavoro svolto durante la pandemia: "In occasione delle celebrazioni per i 100 anni di Confcooperative, ricordo che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato come il movimento cooperativo abbia svolto una straordinaria funzione di tutela del lavoro, della salute e della coesione sociale contribuendo in modo significativa non solo alla crescita economica, ma anche allo sviluppo sociale del Paese. Ancora oggi vi dimostrate silenziosi tessitori di fitte trame nella nostra società, avendo cura che nessun filo si spezzi ma che diventino più duraturi. Ringrazio ogni uomo e donna della cooperazione per l'impegno profuso nei momento più duri e difficili della pandemia".