Il Vaticano invia in Cina 700mila mascherine
Coronavirus, rientrati gli italiani. Conte vede i capigruppo a Palazzo Chigi
Trasferiti in una struttura militare per la quarantena. Quattro regioni del Nord Italia chiedono "isolamento" per gli alunni cinesi. L'Iss rassicura: le misure adottate tutelano la salute dei bambini. I presidi: le scuole si attengano alla circolare del ministero. Il numero totale dei contagiati in Cina, intanto, è di oltre 17mila
Alla fine del vertice sul Coronavirus a palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte a quanto si apprende ha riconosciuto l'emergenza economica prodotta dalle chiusure dei voli da e verso la Cina, così come denunciato da Fdi. Conte ha annunciato l'istituzione di una task force tra ministri competenti come aveva chiesto il partito della Meloni e la previsioni di aiuti economici.
La riunione dei capigruppo parlamentari con il premier Giuseppe Conte e con il ministro Roberto Speranza è servita per fare il punto sulla strategia per fronteggiare il Coronavirus. La riunione si è aperta con la relazione del ministro e con un messaggio di gratitudine e stima per i ricercatori dello Spallanzani che hanno isolato il Coronavirus. Hanno elogiato il lavoro fatto dal laboratorio dell'ospedale romano sia Conte sia Speranza. Il ministro ha anche ringraziato i partiti: "Gratitudine per il senso di responsabilità che avete dimostrato nei vostri interventi". E poi: "Il Paese sia unito. Davanti a queste sfide non ci possono essere divisioni", ha aggiunto il ministro Speranza.
M5S: fondamentale non alimentare psicosi
"Un forte ringraziamento al governo, alla Protezione Civile, a tutto lo straordinario staff dell’istituto Spallanzani, al nostro viceministro Pierpaolo Sileri rientrato oggi da Wuhan e a tutti coloro che si sono adoperati per far fronte a questa emergenza legata al nuovo coronavirus cinese. Un’emergenza molto sentita per cui il compito della politica è oggi quello di non alimentare alcuna psicosi e dire semplicemente le cose come stanno”. Così i due capigruppo del MoVimento 5 Stelle al Senato e alla Camera, Gianluca Perilli e Davide Crippa, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi sul nuovo coronavirus.
Lega: non solo porti, chiudere Schengen
Non bastano i porti ma controllare anche frontiere terra. Lo ha chiesto la Lega, secondo quanto si apprende da ambienti della maggioranza e dell'opposizione, al vertice con il premier Giuseppe Conte. "I controlli a tutela dei nostri cittadini sono essenziali", avrebbe detto Eugenio Zoffili, presidente della commissione bicamerale Schengen al premier, auspicando un intervento. Zoffili ha già convocato il ministro Speranza per un'audizione in commissione.
Fi: vogliamo protocolli corretti
"Noi ci siamo, facciamo squadra, ma vogliamo protocolli corretti soprattutto sui nostri bambini, non abbiamo capito bene quale sia il margine del protocollo che dice che il bambino non malato che viene dalla Cina può andare a scuola". Così Annamaria Bernini di Forza Italia dopo la riunione a Palazzo Chigi. "Vogliamo più protetti tutti i bambini perché questo protegge anche i genitori. Va bene stare insieme per il bene dell'Italia, però chiarezza e trasparenza sui protocolli. Se sosteniamo la richiesta dei governatori del Nord? Francamente no, il problema è nazionale, non regionale. Deve essere gestito a livello nazionale. Almeno i 14 giorni di incubazione devono essere garantiti, non isolati o messi in quarantena i bambini, ma sicuramente sottoposti a controlli, perché il primo bambino che si ammala potrebbe indurre tutti i genitori a tenere i bambini a casa". Secondo Bernini, il premier Conte "ha convenuto" sulla necessità di protocolli certi.
Fdi: chiesta finestra vaccinale
"È stato un vertice di confronto. Il governo ci ha informato sulla situazione è come FdI abbiamo ribadito che dice c'è la possibilità di sostenere la nazione noi ci siamo". Lo ha affermato Francesco Lollobrigida, deputato di FdI al termine dell'incontro sul coronavirus a Palazzo Chigi. "Abbiamo anche chiesto cose specifiche come il sostegno anche alle aziende colpite da questa emergenza e dal blocco dei voli. Abbiamo anche chiesto di aprire un finestra vaccinale per evitare il sovraffollamento nei pronto soccorsi", ha concluso.
Leu: situazione sotto controllo
La situazione Coronavirus "è assolutamente sotto controllo, la cosa più importante è evitare psicosi, allarmismi da cui possono scaturire anche episodi violenti, molto dannosi anche nei rapporti con la Cina". Durante il vertice a Palazzo Chigi "abbiamo chiesto soprattutto di evitare la psicosi collettiva, dunque informazioni adeguate per evitare che continuino ad alimentarsi allarmismi". Lo dice la presidente dei senatori di Liberi e uguali, Loredana De Petris, lasciando Palazzo Chigi. La richiesta dei governatori leghisti, ovvero di non far rientrare a scuola i bambini che rientrano dalla Cina per due settimane, "è un altro esempio di come si esagera dando vita a elementi di discriminazione".
In Italia i nostri connazionali da Wuhan
E' atterrato stamane all'aeroporto militare di Pratica di Mare l'aereo con la sessantina di italiani che hanno lasciato Wuhan a causa del coronavirus. Non è potuto salire sull'aereo diretto a Roma uno degli italiani che si trova a Wuhan perché aveva la febbre. È un ragazzo di 17 anni. Il ragazzo si trovava ospite di una famiglia a 400 chilometri da Wuhan, nell'ambito di un progetto che prevede un anno scolastico all'estero.
Lo si apprende da fonti diplomatiche che spiegano come i protocolli sanitari internazionali vietino di salire a bordo a chi mostra sintomi che potrebbero essere riconducibili al coronavirus, per la tutela degli altri passeggeri. Il connazionale, assicurano le fonti, è seguito attentamente da personale medico, dell'ambasciata e del ministero degli Esteri cinese. L'Unità di crisi della Farnesina è in stretto contatto con la famiglia.
Dopo gli accertamenti i 56 connazionali hanno lasciato l'aeroporto a bordo di due pullman militari, per andare alla città militare della Cecchignola dove passeranno un periodo di quarantena per due settimane, il tempo massimo di incubazione del virus . Sia il personale sanitario, sia i soldati a bordo, sia i passeggeri indossavano mascherine e occhiali protettivi. I connazionali, accompagnati dal viceministro della Salute Pierpaolo Silieri hanno viaggiato su un Boeing 767 del quattordicesimo stormo dell'Aeronautica militare, equipaggiato per l'assistenza sanitaria , con medici e infermieri a bordo.
In un tweet, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ringrazia tutti coloro che si sono mobilitati per il rientro degli italiani da Wuhan, città da cui è partita l'epidemia del coronavirus. "Appena atterrati a Pratica di Mare. Grazie - scrive il ministro - al personale medico, militare e a tutte le articolazioni dello Stato che hanno lavorato per riportare in Italia i nostri connazionali a Wuhan".
Anche altri paesi hanno messo in atto misure per i rimpatri. Dopo un primo volo qualche giorno fa un secondo aereo francese è atterrato in una base militare vicino a Marsiglia con a bordo 250 persone di 30 nazionalità. Tra loro 65 francesi e molti europei, che dovrebbero rientrare subito nei loro paesi per sottoporsi alle verifiche necessarie.
Dimessi i due cinesi all'ospedale di Teramo
Sono stati dimessi nel pomeriggio i due pazienti, di nazionalità cinese, ricoverati venerdì scorso all'ospedale di Teramo. Come prescrive il protocollo, sono stati posti in via precauzionale in isolamento fiduciario domiciliare (che viene concesso "per affezioni aero-diffusive di non spiccata gravità"), monitorati dal servizio di Igiene pubblica della Asl provinciale. Per i due la direzione sanitaria dell'azienda non ha ritenuto di dover inviare i prelievi allo Spallanzani per il test.
Quattro regioni del Nord Italia chiedono "isolamento" per alunni cinesi
I governatori di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino hanno scritto una lettera comune al Ministero della Sanità chiedendo che il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina sia applicato anche ai bambini che frequentano le scuole.
Azzolina: "No motivi per escludere alunni da scuola"
Sull'emergenza coronavirus "ci siamo mossi immediatamente come governo: non voglio che si creino inutili allarmismi, la propaganda non fa bene. Non ci sono motivi per escludere gli alunni dalla scuola. La circolare abbiamo spiegato cosa fare e in quali casi, quindi tranquillità assoluta". Così il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina.
Iss: le misure adottate tutelano la salute dei bimbi
Le misure adottate "tutelano la salute dei bambini e della popolazione". Lo afferma l'Istituto superiore di sanità (Iss). replicando alla richiesta dei governatori. Al momento, rileva l'Iss, "l'Italia è tra i paesi che hanno adottato le misure più ampie e articolate".
Presidi: appello governatori? Fiducia in Ministero
E c'è anche il "No" dei presidi all'appello dei governatori leghisti di non far entrare a scuola per due settimane gli studenti di ritorno dalla Cina. "Noi abbiamo la circolare del ministero della Salute, diffusa dal Miur - ricorda all'Agi Antonello Giannelli, presidente dell'associazione nazionale presidi (Anp) - lasciamo parlare i medici. Se gli esperti e i tecnici ritengono non ci siano rischi noi ci atteniamo alle prescrizioni scientifiche sulla base anche delle indicazioni Oms. Non capisco queste strumentalizzazioni, se poi ci sono argomentazioni sanitarie lo dicano".
"Sassi a cinesi" a Frosinone: era una fake news, denunciato professore
La polizia di Frosinone ha effettuato indagini sui presunti episodi di intolleranza verso cittadini cinesi denunciati ieri da un professore dell'Accademia di Belle Arti. Al termine degli accertamenti, svolti dagli agenti della Digos, il docente che aveva diffuso la notizia è stato denunciato per procurato allarme
Ambasciatore Cina a Di Maio: grazie per le cure ai cinesi
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha ricevuto oggi alla Farnesina l'Ambasciatore della Repubblica Popolare cinese a Roma, Li Junhua. Nel corso del colloquio, "assai cordiale" riferisce una nota, l'Ambasciatore ha ringraziato il governo italiano per le cure prestate ai pazienti cinesi affetti da coronavirus. Nel sottolineare le eccellenti relazioni esistenti tra Roma e Pechino, Di Maio ha assicurato il massimo sostegno dell'Italia alla Cina, sia bilateralmente sia in sede europea, per fronteggiare l'emergenza, e ha ringraziato Li Junhua per la collaborazione prestata dalle Autorità cinesi per il rimpatrio dei cittadini italiani.
Il G7 vuole coordinarsi 'per quanto possibile'
I ministri della Salute dei Paesi del G7 hanno convenuto di coordinarsi "per quanto possibile nei consigli di viaggio e le misure di prevenzione" del coronavirus. Lo ha detto il ministro tedesco, Jens Spahn, dopo una teleconferenza tenuta oggi. Questo coordinamento deve essere applicato anche "nella ricerca su questo nuovo virus e nella cooperazione con l'Organizzazione mondiale della sanità, l'Ue e la Cina", ha aggiunto il ministro in un comunicato. Spahn deve recarsi domani a Londra per colloqui con il suo omologo britannico Matt Hancock e successivamente a Parigi per un incontro con il ministro francese della Salute, Agnès Buzyn. "Il mio obiettivo è che reagiamo in modo deciso ma anche appropriato", aggiunge Spahn, sottolineando che "un virus non conosce né frontiere né nazionalità".
Goldman: pesa su Pil mondo fino a 0,3%
Il coronavirus rallenterà la crescita mondiale nel 2020, pesando fino a 0,3 punti percentuali. Lo prevede Goldman Sachs. Con la revisione al ribasso, Goldman Sachs stima ora che la crescita mondiale si attesterà al 3,25% quest'anno, in leggero aumento rispetto al 3,1% del 2019. "L'impatto di breve termine è forte. Cosa accadrà per il resto del 2020 dipenderà da quanto velocemente l'episodio sarà messo sotto controllo" afferma il capo economista Jan Hatzius.
A Wuhan si isolano anche i casi sospetti. 17.205 i casi in Cina
A Wuhan, focolaio dell'infezione, dopo dieci giorni di quarantena le autorità hanno stretto ancora di più le maglie isolando anche i casi sospetti, mentre il numero dei contagi è intanto salito a 17.205 casi, stando alla Commissione sanitaria nazionale cinese, provocando 361 morti. In compenso sono arrivate anche notizie positive, con 443 persone dimesse o guarite dopo aver contratto il virus in tutto il Pianeta.
La città ha avviato un programma di disinfezione per contenere la diffusione della malattia. Ogni giorno, hanno deciso le autorità cittadine, verranno condotto operazioni di disinfezione in 240 ospedali, 30 centri di isolamento e oltre 240 mercati, per un'area complessiva di 1,7 milioni di metri quadrati.
Altre operazioni di disinfezione saranno mirate alle toilette pubbliche, il sistema di raccolta rifiuti e gli impianti igienici. Sono previste anche pulizie di strade e luoghi pubblici con camion irroratori. Ai lavoratori in prima linea per la disinfezione sono stati distribuiti mascherine, tutte protettive, disinfettanti e detergenti per le mani.
Entro domenica nella provincia di Hubei, di cui Wuhan è capoluogo, sono stati registrati 11.177 casi confermati di contagio, con 350 morti e 1.701 ammalati gravi.
Nove nuovi casi di coronavirus confermati nell'ospedale Fuxing della Capital Medical University di Pechino. Lo ha annunciato oggi la struttura ospedaliera. Miao Jianhong, vicedirettore del distretto di Xicheng della capitale, dove si trova l'ospedale, rivela che i nove casi confermati, cinque operatori medici e quattro pazienti ospedalizzati nella terapia intensiva del reparto di cardiologia, sono stati trasferiti in un ospedale designato per il trattamento.
Pechino, come se non bastasse, deve fare i conti anche con un'economia nazionale indebolita dalla chiusura verso l'esterno. In questo scenario, la Banca centrale ha annunciato una max iniezione di liquidità sui mercati per 1.200 miliardi di yuan (173 mld di dollari).
Xi Jinping: Hubei e Wuhan sono la priorità
La Cina fermerà la diffusione dell'epidemia del coronavirus e punterà sulla prevenzione e sul controllo: sono le rassicurazioni del presidente Xi Jinping, espresse nella riunione del Comitato permanente del Politburo ,riunitosi per "discutere le risposte da dare all'emergenza" e per "studiare i prossimi passi". Lo ha riferito la tv pubblica Cctv. "La provincia dell'Hubei e soprattutto la città di Wuhan sono la nostra priorità", ha detto Xi.
Donna infettata dà alla luce bimba sana
Una bimba è nata il 30 gennaio in un ospedale in Cina da una donna incinta infettata dal nuovo coronavirus. Mamma e bimba ora sono in condizioni stabili, e la piccola non è risultata positiva al virus. Lo informa in un tweet China Daily. "Buone notizie!- si legge nel tweet - una donna incinta infettata dal nuovo coronavirus ha dato alla luce una bambina in buona salute in un ospedale di Harbin, nella provincia di Heilongjiang, il 30 gennaio. Sia la mamma che la bimba sono in quarantena. Il tweet è corredato da immagini del personale sanitario, che indossa tute e protezioni al volto, con la piccola.
Passeggeri dalla Cina banditi da crociere
La federazione internazionale delle compagnie di crociera (Clia) ha annunciato che non ammetteranno più sulle navi da crociera passeggeri che siano stati di recente in Cina, dove è in corso l'epidemia di coronavirus. "I membri del Clia (Cruise Lines International Association) hanno sospeso le crociere dalla Cina continentale e non ammetteranno a bordo alcuna persona - ospite o membro dell'equipaggio - che abbia viaggiato nella Cina continentale negli ultimi 14 giorni.
La Cina chiede aiuto: mancano protezioni e materiale medico
La Cina "necessita urgentemente" di materiale protettivo e di equipaggiamenti medici con l'epidemia del nuovo coronavirus di Wuhan che continua a tenere un passo sostenuto, visto che i 361 morti attuali hanno superato i 349 della Sars del 2003, mentre i contagiati sono più di 17.000. "Quello di cui la Cina necessita urgentemente allo stato sono le maschere mediche, le tute protettive e gli occhiali protettivi", ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, in un briefing online con i media.
Il cuore della crisi resta l'Hubei, dove si sono registrati 45 nuovi decessi, tanto che la città di Huanggang ha chiuso gli esercizi commerciali, ad eccezione di supermercati, mercati agricoli e farmacie. E in tutta la provincia le vacanze per il capodanno lunare sono state estese fino al 13 febbraio. Wuhan ,dove il coronavirus ha attecchito, è stremata da una quarantena di fatto che dura dal 23 gennaio, con i cittadini barricati in casa o in fila per farsi visitare. D'ora in avanti, tra l'altro, scatterà l'isolamento in "aree designate" anche delle persone sospettate di aver contratto il virus, a cui è stata diagnosticata febbre collegata alla polmonite oppure che semplicemente sono stati in stretto contatto con i contagiati.
La buona notizia è che si iniziano a registrare numeri importanti anche sul fronte delle guarigioni. Nell'ultimo bollettino, la Commissione sanitaria nazionale ha reso noto che fino a sabato sera 328 persone sono state dimesse dagli ospedali, 85 in un giorno, 45 nell'Hubei e 37 in un solo ospedale a Wuhan. Proprio a Wuhan, inoltre, è stata completata a tempo di record la prima struttura specializzata per il trattamento del coronavirus, con mille posti letto e una capacità di accoglienza di 10mila pazienti, che sarà gestita da medici militari. Dal 6 febbraio sarà affiancata da un ospedale gemello con 1.500 posti letto.
Vaticano invia in Cina 700mila mascherine
Il Vaticano ha spedito in Cina circa 600.000-700.000 mascherine per aiutare a prevenire la diffusione del contagio da Coronavirus. Lo scrive il Global Times, tabloid del Quotidiano del Popolo, definendo l'iniziativa, che ha avuto il sostegno dell'elemosiniere pontificio card. Konrad Krajewski, della Farmacia Vaticana e delle comunità cristiane cinesi in Italia, "espressione della preoccupazione della Santa Sede per l'epidemia". Le operazioni sono state coordinate dal vice rettore del Pontificio Collegio Urbaniano Vincenzo Han Duo.
Hong Kong chiude tutti valichi con la Cina tranne tre
Hong Kong ha chiuso tutti i valichi di frontiera con la Cina continentale, ad eccezione del checkpoint congiunto della baia di Shenzhen e del ponte Hong Kong-Zhuhai-Macao. Rimane aperto anche l'aeroporto internazionale. Lo ha annunciato la governatrice Carrie Lam. Si tratta delle misure più rigorose prese finora dalle autorità dell'ex colonia britannica per contenere il contagio dal coronavirus della polmonite.
Fonti stampa, Cina valuta taglio stime crescita
La Cina sta valutando se ammorbidire il target di crescita per il 2020 nell'ambito di una più ampia revisione dei suoi piani dopo la diffusione del coronavirus. Lo riporta l'agenzia Bloomberg secondo cui il governo potrebbe mettere in campo una serie di misure a sostegno dell'economia,tra cui un innalzamento del tetto al rapporto tra deficit e pil. Il target annuale di crescita cinese viene generalmente reso noto a marzo. Secondo gli economisti la Cina dovrebbe puntare a una crescita "attorno al 6%" dopo il range 6-6,5% fissato per il 2019, chiuso con una crescita del 6,1%.