Il premier Iatseniuk: "Putin rivuole l'Urss"
Russia-Ucraina, c'è l'intesa per il cessate il fuoco. Putin detta le regole
Putin: "Il cessate il fuoco potrebbe essere raggiunto il 5 settembre". Obama da Tallinn, Estonia: "Speriamo in via politica". Il premier ucraino Iatseniuk in un annuncio choc lancia un "progetto muro" da costruire alla frontiere con la Russia. Sul piano di Putin: "Serve a evitare le sanzioni"
L'accordo per la tregua con l'Ucraina orientale c'è, un piano russo anche. A comunicarlo è direttamente il presidente Putin, dopo una mattinata di annunci e smentite. Le condizioni di Mosca sono chiare: il ritiro delle truppe ucraine dal sud-est, cessazione delle azioni militari dei ribelli, esclusione dell'uso dell'aviazione contro i civili, pieno e oggettivo controllo internazionale del cessate del fuoco, scambio di prigionieri. Non è chiaro come abbia reagito il presidente ucraino Poroshenko. Ma Putin dice che è d'accordo e, anzi, ci sono "punti di vista simili". L'obiettivo di Mosca è un accordo definitivo, da raggiungere nel corso della prossima riunione del Gruppo di Contatto sull'Ucraina in programma a Minsk venerdì prossimo. Giorno in cui la tregua potrebbe già essere in vigore.
Iatseniuk: "Putin rivuole l'Urss"
Ma da parte del governo ucraino arrivano segnali tutt'altro che distensivi. Il premier Iatseniuk ha annunciato al consiglio dei ministri un non meglio precisato 'Progetto Muro' per "costruire una vera frontiera con la Russia", Paese quest'ultimo che, a suo avviso, dovrebbe essere indicato come "aggressore" e "terrorista". Inoltre, Iatseniuk ha detto che, comunque, il progetto di adesione alla Nato rimane in piedi. Inoltre per Iatseniuk il piano di Putin ha solo un fine: "Evitare le sanzioni occidentali". Ma non solo: "Putin", dice Iatseniuk, "rivuole l'Urss".
La Commissione Ue vara nuove sanzioni
Intanto la Commissione Ue ha esaminato e varato oggi il documento contenente le proposte per nuove sanzioni contro la Russia. Lo ha reso noto la stessa Commissione precisando che il testo è ora all'esame degli ambasciatori dei 28 Paesi Ue (Coreper) a cui spetterà la decisione finale.
Obama: "Speriamo nella soluzione politica
Intanto, per rassicurare i leader dei paesi baltici e sottolineare l'impegno degli Usa il presidente Barack Obama è andato a Tallinn, Estonia. L'arrivo di Obama in Europa cade a un giorno dal vertice in Galles in cui le forze dell'Alleanza dovrebbero decidere l'organizzazione di una forza di reazione rapida, mobilitabile in 48 ore. "Se la Russia è pronta a trovare una soluzione politica, allora siamo pronti anche noi", così Obama ha commentato l'accordo tra Putin e Poroshenko. Il presidente americano ha comunque sottolineato, anche in vista del vertice di domani, che la Nato difenderà gli sforzi dell'Ucraina per difendere l'integrità territoriale, aggiungendo che le sanzioni contro Mosca "hanno già avuto un effetto reale".
Esercitazioni militari
Per rassicurare i paesi dell'Europa orientale dalla minaccia russa, la Nato ha avviato l'esercitazione Steadfast Javelin II, fino a lunedì prossimo, con centinaia di militari di nove Paesi Nato - tra cui Italia, Polonia, Germania e Stati baltici. Immediata la risposta di Mosca, che ha annunciato per settembre esercitazioni delle forze missilistiche strategiche responsabili del suo arsenale nucleare a lungo raggio. Alle manovre - secondo quanto rivela Ria Novosti - parteciperanno circa 4.000 militari e 400 unità tecniche, compresa l'aviazione.
Summit in Galles
Nel summit di giovedì in Galles, la Nato dovrebbe dare vita a una forza di reazione rapida forte di 4mila tra soldati e forze speciali, in grado di essere schierata entro 48 ore in qualsiasi Stato membro dell'Alleanza a sua difesa come una "punta di lancia". Il tutto senza comunque violare l'accordo Nato-Russia del 1997, che vieta basi permanenti nell'Europa centro-orientale.