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MONDO

Continua l'offensiva a Idlib e l'esodo di migliaia di profughi

Bombardamenti in Siria, decine di civili uccisi. Erdogan a Mosca incontra Putin

Raid russo-turco sull'area di Idlib, Damasco risponde ai missili. Vertice a porte chiuse tra Erdogan e Putin

I soccorsi alla fattoria colpita di Maaret Misrin
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Ancora guerra in territorio siriano dove almeno 16 civili, tra cui un bambino, sono morti a causa di raid aerei effettuati durante la notte dalle forze russe nella provincia di Idlib, nel nordovest della Siria. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani i raid sono avvenuti dopo la mezzanotte alle porte della città di Maaret Misrin. Colpita anche una fattoria nella stessa località dove hanno trovato la morte 18 profughi che vi si erano rifugiati.  

"Missili israeliani" su Homs
Secondo l'Osservatorio, alcuni missili hanno colpito anche due aeroporti militari nella Siria centrale, quello di Shuayrat e quello di al-Dabaa nella provincia di Homs, ma non si registrano vittime. Il regime di Bashar Al-Assad ha risposto con la difesa antiaerea ai "missili israeliani", lo riferisce la tv di stato di Damasco. Secondo i media, i raid aerei condotti su Homs hanno colpito un sito appartenente al movimento islamico libanese di Hezbollah e l'aeroporto militare di Dabaa.

Cruciale incontro a Mosca tra Putin ed Erdogan
Il presidente turco è volato a Mosca per cercare una soluzione all'escalation militare.  Nel colloquio a porte chiuse con il presidente russo Putin, Erdogan ha detto di sentire "gli occhi del mondo - puntati – su di noi". La situazione è "tesa" e "le giuste decisioni che prenderemo qui oggi aiuteranno ad alleviare - le preoccupazioni - nella regione - di Idlib - e nei nostri Paesi". Secondo indiscrezioni d'agenzia il presidente russo ha auspicato che "non accada nulla che possa rovinare le relazioni russo-turche". "Purtroppo, come ho detto in precedenza in una telefonata - ha detto il capo del Cremlino - nessuno, comprese le truppe siriane, era a conoscenza della posizione dei militari turchi". Poi il presidente russo ha fatto le sue condoglianze all'omologo turco per i soldati turchi che hanno perso la vita nella provincia di Idlib nelle ultime settimane di escalation delle violenze. Nella sua visita il leader turco è accompagnato da una folta delegazione, che comprende i ministri degli Esteri e della Difesa, Cavusoglu e Hulusi Akar, e il responsabile dei servizi d'intelligence, Hakan Fidan.

La crisi dei profughi
E non si ferma il flusso di profughi che cerca di oltrepassare il confine turco per cercare di entrare in Europa. Secondo Ankara sarebbero arrivati a 138.647 mila i migranti siriani ma anche afghani diretti dalle zone interne del paese verso la frontiera. Lo riferisce il ministro dell'interno turco Suleyman Soylu, che stamani si è recato al confine con la Grecia. Atene ha confermato finora 24mila tentativi illegali di attraversamento che sono stati impediti, anche con la forza come è stato testimoniato nei giorni scorsi. Per questi motivi la Turchia ha deciso che invierà al confine con la Grecia mille agenti delle forze speciali "per evitare i respingimenti" di migranti da parte delle guardie di frontiera di Atene. Lo ha annunciato il ministro dell'interno di Ankara Suleyman Soylu, dopo essersi recato stamani alla frontiera.
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