MONDO
Fabius: possibili nuove sanzioni contro la Russia
Ucraina, Kiev ordina operazione militare contro i separatisti filorussi. Occupata un'altra città
Il presidente Turchynov ha firmato il decreto che autorizza un'operazione militare nelle zone ad est. I separatisti occupano i palazzi del potere di una terza città. Dal Consiglio degli Esteri del Lussemburgo il ministro Fabius: possibili nuove sanzioni
L'ultimatum e le aperture di Turchynov
Il decreto di Turchynov arriva dopo che domenica aveva chiesto ai secessionisti di lasciare i palazzi del potere, occupati da giorni, e di consegnare le armi. In quel caso, aveva promesso, non ci sarebbero state conseguenze. Da Turchynov era anche arrivato un forte distensivo: aveva parlato della possibilità di tenere un referendum nazionale sull'ordinamento statale del Paese - federale o meno - nello stesso giorno delle presidenziali, fissate per il 25 maggio. Kiev ha "perso" un'altra città. Dopo Donetsk e Slavjansk, i filorussi hanno occupato anche gli uffici di polizia di Horlivka lanciando pietre e spaccando finestre.
Lussemburgo, Fabius: possibili nuove sanzioni
Il ministro degli Esteri francese Fabius ha fatto sapere, a margine del consiglio degli Esteri del Lussemburgo, che i leader europei potrebbero adottare nuove sanzioni contro la Russia, da valutare in un nuovo summit la prossima settimana. Il titolare della Federica Mogherini, si era detta non d'accordo a passare alla fase tre delle sanzioni contro la Russia. Di diverso avviso la Gran Bretagna: il capo della diplomazia William Hague aveva invece esortato l'Ue a lanciare "ulteriori sanzioni" contro la Russia per l'escalation in corso in Ucraina.
Tymoshenko: Corte Suprema chiude procedimento a suo carico
Intanto, a Kiev, la Corte Suprema ucraina ha chiuso definitivamente il procedimento che aveva portato in carcere Yulia Tymoshenko per abuso di potere per il contratto di forniture di gas firmato nel 2009 con Mosca. A renderlo noto è stato il suo avvocato. L'annuncio della chiusura del caso era stato dato subito dopo il passaggio del potere nelle mani dell'ex opposizione di Yanukovich.