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MONDO

Il fermo eseguito su mandato della procura generale egiziana

Caso Zaki, da Roma pressioni sull'Egitto. Il Cairo stoppa: "Non è cittadino italiano"

Patrick George Zaki, iscritto al master Gemma dell'ateneo di Bologna, è stato fermato dalla sicurezza del Cairo al suo rientro nel Paese. La denuncia delle ong: "E' stato picchiato, sottoposto a scosse elettriche, minacciato e interrogato su varie questioni legate al suo attivismo". Il ministro Manfredi: "Con Di Maio a lavoro sul caso"

Patrick George Zaki
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Un tweet del ministero dell'Interno egiziano ha confermato che Patrick George Zaki, attivista che studia all'Università di Bologna, è stato arrestato su mandato della procura generale e posto in custodia cautelare per 15 giorni. Riferendosi a "informazioni pubblicate su qualche sito sospetto delle reti sociali", il dicastero ha smentito che Patrick sia italiano e ha affermato che ha "nazionalità egiziana".

Scongiurare per Zaki la "fine" di Regeni
"Abbiamo presentato un'interrogazione in commissione Esteri per sapere quali informazioni ha il ministro Di Maio sulla vicenda e come intende fare pressione sul governo egiziano affinché liberi Patrick George Zaki, per scongiurare quanto invece accaduto a Giulio Regeni". Lo dichiara Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri alla Camera, presentando l'interrogazione a firma anche di De Maria, Schirò, Fassino, Boldrini, Serracchiani, Ungaro, Sportiello, Rizzo Nervo, Romano, La Marca, Palazzotto.

Ministro Manfredi: "Con Di Maio a lavoro sul caso"
"Il mio ministero si è subito attivato insieme all'università di Bologna per ricostruire la situazione dello studente Zaki. Lo studente è stato selezionato nell'ambito di un master europeo tenuto da università di diversi paesi.  Insieme al ministro Di Maio stiamo operando tramite i canali diplomatici per reperire informazioni certe e trasparenti e verificare la situazione in maniera accurata nel rispetto dei diritti della
persona". A dirlo, in una nota, il ministro dell'Università e della Ricerca scientifica, Gaetano Manfredi. 

Ricercatore a Bologna
"Patrick George Zaki - ricorda Quartapelle - è un ricercatore di 27 anni iscritto a un master dell'Università di Bologna sugli Studi di genere e sulle donne e collaboratore di un'organizzazione non governativa egiziana che si batte per difendere i diritti umani, la Egyptian Initiative for Personal Rights, ed è  stato arrestato appena atterrato al Cairo con capi d'accusa che vanno dall'istigazione alle proteste alla diffusione di notizie false.

L'allarme di Amnesty
Il mandato di cattura è del 2019, ma lo studente non ne sapeva nulla. Per 24 ore di lui si è persa ogni traccia, così denuncia Amnesty International, non ha potuto contattare la famiglia, né un avvocato. E purtroppo esiste il fondato timore che sia stato torturato anche con l'elettrochoc". "Chiediamo - conclude l'esponente dem - che il nostro governo si attivi a tutti i livelli per ottenere l'immediata liberazione di Patrick George Zaki".

Governo Cairo: "Patrick è egiziano"
Il ministero dell'Interno egiziano ha tenuto a precisare che il giovane ricercatore, Patrick George Zaki, studente al master Gemma dell'Università di Bologna, fermato appena atterrato al Cairo, non è cittadino italiano. "Non corrisponde al vero quanto circolato sui social circa l'arresto di un italiano chiamato Patrick. La persona in questione è di nazionalità egiziana e il suo nome completo è Patrick George Michel Zaki Soleyman ed è stato fermato in esecuzione di un mandato di cattura emesso dalla procura generale", ha precisato il ministero. "E' stato portato davanti alla procura che ha deciso il suo fermo per 15 giorni in attesa delle indagini". 

I fatti
L'attivista e ricercatore egiziano Patrick George Zaki, di 27 anni, studente al master Gemma dell'Università di Bologna, è stato arrestato dalle Autorità egiziane all'arrivo all'aeroporto de Il Cairo  nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 febbraio.

Ordine di cattura
L'arresto è avvenuto sulla base di un ordine di cattura dello scorso 23 settembre 2019, di cui l'attivista era all'oscuro. I suoi legali hanno fatto sapere che, secondo l'Egyptian Center for Economic & Social Rights, lo studente attivista è stato accusato di "diffusione di notizie false, promozione del terrorismo e diffusione di dichiarazioni che disturbano la pace sociale".

Le accuse
I pubblici ministeri nello specifico hanno presentato un elenco di accuse contro Patrick che includono: la pubblicazione di voci e false notizie che puntano a disturbare la pace sociale e a  seminare il caos; istigazione alla protesta senza il permesso delle Autorità competenti allo scopo di minare l'Autorità statale; chiedere il rovesciamento dello Stato; gestire un account di social media che ha lo scopo di minare l'ordine sociale e la  sicurezza pubblica; istigazione a commettere violenze e crimini terroristici".

Oppositore di al-Sisi
Secondo quanto ricostruito dagli attivisti egiziani, Zaki, è stato manager della campagna presidenziale di Khaled Ali, uno degli oppositori del presidente Abdel Fattah al-Sisi. E' stato fermato all'aeroporto del Cairo appena atterrato. Dopo lunghe ore di interrogatorio è stato condotto davanti a un giudice la mattina dell'8 febbraio nella sua città natale di Al Mansoura. 

Petizione on line, migliaia di adesioni
Amnesty Bologna sul sito Change.org  ha pubblicato una petizione online per fare pressione sul governo egiziano affinché liberi Patrick George Zaki. Patrick è "scomparso forzatamente per 24 ore" poi è "ricomparso" con le autorità egiziane che "affermano di averlo arrestato a Mansoura, sua città natale" e luogo in cui vive la sua famiglia. "Le forze di sicurezza egiziane - conclude l'appello - sono le stesse coinvolte nell'omicidio del ricercatore italiano Giulio Regeni al Cairo nel 2016".
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