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ECONOMIA

Francoforte

Bce: migliora la ripresa in Eurozona, ma l'Italia cresce meno della media

E' quanto si legge nel bollettino economico secondo cui "la domanda interna dovrebbe essere sorretta dalle misure Bce", dai progressi sulle riforme strutturali,dal risanamento dei conti, oltre che dal basso prezzo del petrolio e l'export

Bce
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Francoforte La Bce vede "una crescita moderata nel secondo trimestre" e "in prospettiva, è atteso un ulteriore ampliamento della ripresa economica". E' quanto si legge nel bollettino economico secondo cui "la domanda interna dovrebbe essere sorretta dalle misure Bce", dai progressi sulle riforme strutturali,dal risanamento dei conti, oltre che dal basso prezzo del petrolio e l'export. L' istituto di Francoforte indica che l' inflazione ha raggiunto il livello minimo agli inizi dell' anno, tornando in territorio positivo negli ultimi mesi. E dovrebbe aumentare a fine anno. Nel primo trimestre del 2015, sottolinea la Bce, "la crescita trimestrale del Pil reale dell'area dell'euro si e' confermata allo 0,4 per cento. L'espansione e' stata sostenuta dalla domanda interna, attraverso i cospicui contributi dei consumi privati e adesso anche degli investimenti". Per l'istituto di Francoforte, "i risultati delle ultime indagini congiunturali, fino a giugno, restano coerenti con il procedere di una crescita moderata nel secondo trimestre". Quanto alla Cina, si legge nel bollettino, "i dati recenti segnalano una ripresa dell'espansione economica nel secondo trimestre, sebbene il calo dei corsi azionari abbia acuito il clima di incertezza". 

"Italia cresce meno della media da quando c'è l'euro"
Per quanto riguarda l'Italia, la Banca centrale afferma che è il Paese che "ha registrato i risultati peggiori" sulla crescita del Pil procapite tra quelli che hanno adottato l'euro fin dall'inizio. La Bce spiega che la "convergenza" esaminata è quella "reale", in pratica c'è "quando il Pil pro capite delle economie a più basso reddito converge in maniera durevole verso quello dei paesi con redditi più alti". Un processo che per risultare sostenibile implica un rafforzamento del potenziale di crescita di un paese assieme all'espansione della domanda, e che tende a aiutare la tenuta di una unione monetaria. Il nostro paese ha inoltre scontato anche una produttività del lavoro "ampiamente al di sotto della media euro" e una governance delle istituzioni nazionali nelle posizioni più basse. 
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