Vertice May-Juncker a Strasburgo
Brexit, Londra ha ottenuto garanzie "legalmente vincolanti"
Riguardano il backstop e "rafforzano l'intesa per il ritiro e la dichiarazione politica". Oggi il voto del Parlamento
Theresa May ha ottenuto a Strasburgo dai vertici Ue l'inserimento di modifiche "legalmente vincolanti". Le modifiche riguardano il backstop (per il confine irlandese) e "rafforzano l'intesa per il ritiro e la dichiarazione politica". Lo ha affermato il ministro britannico David Lidington. L'accordo, ha aggiunto, è stato "migliorato" e sarà sottoposto ai parlamentari prima della seduta della Camera dei Comuni prevista oggi. Si tratta, ha aggiunto Lidington, "dell'unico accordo" offerto.
Lidington ha spiegato che la premier Tory, nei suoi colloqui dell'ultim'ora avuti ieri seraa a Strasburgo con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e con il capo negoziatore di Bruxelles, Michel Barnier, ha concordato la definizione di "uno strumento condiviso" destinato a chiarire l'interpretazione del backstop come un meccanismo di garanzia destinato a essere a tempo, anche laddove entrasse in vigore. E a dare valore legale agli impegni già manifestati al riguardo nei mesi scorsi dai vertici Ue in una lettera inviata al governo britannico.
Il vicepremier ha aggiunto nella sua dichiarazione serale ai Comuni che l'attorney general, Geoffrey Cox, massima autorità legale dell'esecutivo, darà il suo parere giuridico formale su questo supplemento d'intesa "domani, prima del dibattito" parlamentare destinato a concludersi con un voto, dopo averne esaminato i contenuti "con attenzione". L'annuncio di Lidington, anche se non soddisfa in pieno tutte le richieste dei falchi più oltranzisti della maggioranza formata da Conservatori e alleati unionisti nordirlandesi del Dup, potrebbe far rientrare una buona parte del dissenso in seno alla coalizione.
I tre punti del negoziato
Theresa May e Jean-Claude Juncker stanno negoziando su tre punti per tentare di trovare un'intesa che permetta alla Camera dei Comuni di esprimersi favorevolmente sull'accordo Brexit già concluso a fine 2018.
Il primo punto è uno strumento di interpretazione congiunta che dia valore legale alle rassicurazioni fornite dallo stesso Juncker e dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, sul carattere temporaneo del backstop per evitare il ritorno della frontiera fisica tra Irlanda e Irlanda del Nord. La dichiarazione interpretativa dovrebbe essere depositata all'Onu per rafforzare il suo valore giuridico.
Il secondo punto è una dichiarazione unilaterale del Regno Unito per spiegare la sua posizione sul backstop, in particolare sulla possibilità di uscirne unilateralmente in caso di impossibilità di trovare soluzioni alternative. Anche se con valore legale limitato, la dichiarazione unilaterale dovrebbe andare incontro alle richieste di alcuni Brexiteers di modificare l'accordo per consentire un'uscita unilaterale dal backstop.
Il terzo punto in discussione è una modifica della dichiarazione politica per enfatizzare la volontà dell'Ue e del Regno Unito di negoziare soluzioni alternative al backstop come l'utilizzo di nuove tecnologie. La speranza è che il pacchetto consenta al ministro della Giustizia, Geoffrey Cox, di modificare il suo parare giuridico secondo cui il backstop potrebbe rimanere in vigore a tempo indeterminato, impedendo al Regno Unito di uscire dall'unione doganale. La modifica del parare giuridico di Cox è considerata da May essenziale per recuperare i voti di alcuni Brexiters del suo partito. May, infine, intende discutere anche una proroga tecnica fino al 24 maggio.