MONDO
Londra
Brexit, no del Parlamento ad altri voti su eventuali piani B
La partita ora dipende da un'intesa May-Corbyn. Il leader laburista: l'incontro con la premier è andato bene, ce ne saranno altri. Moscovici: con no-deal il Regno Unito diventerebbe uno Stato terzo, quindi controlli alle dogane da un giorno all'altro
A questo punto per uscire dallo stallo resta solo la strada del compromesso fra Theresa May e Jeremy Corbyn, salvo ripensamenti su un referendum bis. E' la prima volta dal 1980 che una votazione ai Comuni si conclude in parità.
Corbyn: l'incontro con May è andato molto bene, ci rivedremo
L'incontro tra Jeremy Corbyn e la premier britannica, Theresa May, "è andato molto bene". Lo ha detto il leader laburista alla notista politica del Daily Mirror, Pippa Crerar, dopo il colloquio, durato circa due ore. Corbyn ha aggiunto che presto ci saranno altri incontri. Il leader laburista non ha aggiunto altro - secondo quanto twittato dalla Crerar - limitandosi a dire che era presente anche il ministro ombra del Labour per la Brexit, Keir Starmer, e che ulteriori colloqui sono in vista a breve.
Il dialogo con i laburisti divide il governo
Nuove dimissioni nel governo May dopo l'apertura della premier a un dialogo col leader laburista. Il primo a lasciare è Nigel Adams, sottosegretario al dicastero per il Galles, quindi il sottosegretario britannico per la Brexit, Chris Heaton-Harris. "Dopo molte riflessioni, ho deciso di lasciare il governo di Theresa May", ha comunicato in un tweet. "Sono grato al Primo Ministro per avermi dato l'opportunità di servire il Regno Unito e continuerò a rappresentare i miei elettori come deputato di Daventry", ha aggiunto. La decisione di Heaton-Hararis è stata maturata a causa della contrarietà a un nuovo rinvio.
Moscovici: con no-deal Uk diventerebbe Stato terzo, quindi controlli
In caso di Brexit senza accordo l'Unione Europea intende condurre controlli "rigorosi" alle dogane. Lo ha annunciato il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, in una conferenza stampa per presentare i piani d'emergenza dell'Ue. "Preferisco dei controlli rigorosi e file di camion a una crisi sanitaria o traffici illegali", ha detto Moscovici: "La sicurezza degli europei sarà la nostra priorità assoluta". "Nel settore doganale e fiscale, una Brexit senza accordo significherebbe l'immediato ristabilimento dei controlli doganali sulle merci provenienti dal Regno Unito, nuovi moduli doganali da compilare per le società che commerciano con il Regno Unito e la necessità di riscuotere l'Iva sulle merci importate dal Regno Unito".
Juncker: voto Comuni entro 12 aprile o no proroga breve
"Abbiamo qualche giorno in più, se ci sarà una maggioranza sostenibile del Parlamento del Regno Unito sull'accordo di ritiro entro il 12 aprile, allora la Ue è pronta ad accettare una proroga di Brexit. Se la Camera dei Comuni non si pronuncerà, nessuna proroga breve sarà possibile, perché questo minaccia il buon funzionamento dell'Unione europea e le stesse elezioni europee". Lo dice il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, intervenendo in Parlamento.