Buone le condizioni del ricercatore italiano
Coronavirus, Oms: "I casi in Cina si stanno stabilizzando"
800 morti in Cina, ma sono già guarite oltre 5mila persone. È decollato da Wuhan l'aereo britannico con a bordo anche 8 nostri connazionali destinati al rientro in Italia. Resteranno in quarantena nell'ospedale militare del Celio a Roma. Del gruppo non fa parte il 17enne di Grado ancora bloccato in Cina a causa della febbre. E nel frattempo è risultata negativa ai test per il coronavirus la donna ricoverata allo Spallanzani di Roma.
Sono partiti dall'aeroporto di Wuhan gli otto italiani ancora in Cina, a bordo di un aereo britannico insieme ai cittadini di altri paesi europei. Tra i connazionali non c'è lo studente 17enne di Grado, già bloccato lunedì per la febbre rilevata ai controlli medici che gli impedì di prendere il volo dell'unità di crisi della Farnesina con altri 56 italiani. Il giovane ha qualche linea di febbre, e di conseguenza non è stato imbarcato.
Il volo arriverà alla base della Raf di Brizenorton, vicino a Londra, da dove i connazionali verranno prelevati da un aereo italiano che arriverà a Pratica di Mare. L'operazione viene coordinata dall'Unità di crisi della Farnesina. Saranno poi trasferiti all'ospedale militare del Celio, a Roma, per la quarantena.
Di Maio: tutto il supporto al 17enne
"Purtroppo Niccolò, il ragazzo italiano di 17 anni che si trova a Wuhan, in Cina, oggi ha registrato ancora un po' di febbre e - malgrado sia risultato negativo ai test del Coronavirus per già due volte - non è potuto rientrare n Italia. Ho appena sentito la sua famiglia al telefono per rassicurarla del fatto che gli sarà dato tutto il supporto necessario. Ho sentito persone forti che chiedono solo di riabbracciare il proprio figlio".
Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che aggiunge: "Al nostro ambasciatore a Pechino ho detto di assistere Niccolò e di dargli tutto l'aiuto di cui ha bisogno. In queste ore faremo ogni sforzo per riportare a casa Niccolò il prima possibile. Grazie a tutte le persone che stanno lavorando h24 per garantire ogni italiano all'estero e in patria".
Oms: combattiamo anche la cattiva informazione, casi in stabilizzazione
In Cina, il numero dei casi del nuovo coronavirus della polmonite su base giornaliera "si sta stabilizzando: lo ha detto l'Oms, l'Organizzazione mondiale della Sanita', sottolineando che si tratta di una "buona notizia" ma che e' ancora troppo presto per poter dire se il virus possa gia' aver raggiunto il picco."C'e' stata una stabilizzazione nel numero dei casi riportati dall'Hubei", ha detto Michael Ryan, del Programma Emergenze sanitarie dell'organizzazione Onu, in un briefing a Ginevra.
"Le informazione sbagliate creano confusione e diffondono paura nella gente. Non combattiamo solo il virus, ma anche la cattiva informazione. Le cattive informazioni possono essere più contagiose dell'epidemia": con queste parole, il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha rinnovato l'appello a non diffondere cattiva informazione sull'epidemia da nuovo coronavirus della polmonite.
In Cina 780 vittime
E' stato il giorno con il più alto numero di decessi da quando è esplosa in Cina l'epidemia di coronavirus: i morti registrati nelle ultime ore portano il bilancio delle vittime in Cina a oltre 800. Tra loro anche i primi due stranieri, un americano e un giapponese. L'unico decesso fuori dalla Cina resta quello avvenuto nelle Filippine. I casi di contagio salgono invece quasi 35mila in 27 Paesi diversi.
Test negativo per donna dalla Cecchignola
"Il test al Coronavirus effettuato presso l'INMI Spallanzani sulla donna proveniente oggi dalla Cecchignola è negativo al 2019-nCoV". Lo comunica la Direzione sanitaria dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.
Speranza: martedì a San Macuto, giovedì alla riunione dei ministri della salute dell'Unione Europea
La Camera dei deputati fa sapere che martedì 11 febbraio, alle ore 14.30, a Palazzo San Macuto, il Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, svolgerà l'audizione del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulle misure di sicurezza, sotto il profilo sanitario, adottate alle frontiere esterne dello spazio Schengen, con particolare riferimento alla diffusione del coronavirus. L'appuntamento sarà trasmesso in diretta webtv.
Giovedì 13 febbraio invece è stata convocata la riunione dei ministri della salute dell'Unione europea. E' quanto emerso dalla task force sul Coronavirus 2019-nCov che si è tenuta questa mattina. Presente il ministro della Salute, Roberto Speranza. Nel corso dell'incontro si è provveduto a monitorare lo stato di attuazione delle misure adottate.
Crociera da incubo
Restano bloccate le 3.700 persone a bordo della nave da crociera Diamond Princess, attraccata nella baia di Yokohama, in Giappone: sono finora 65 i contagi confermati.
Stanno tutti bene gli italiani a bordo della Diamond Princess
A riferirlo all'Ansa è uno dei connazionali che si trovano sulla nave, dove "la situazione e' tranquilla". I passeggeri, spiega ancora la fonte, sono assistiti e non ci sono problemi logistici. Un gruppo di medici giapponesi è costantemente a bordo per monitorare la situazione.
Niente cinesi a bordo
La compagnia statunitense Royal Caribbean ha annunciato il divieto ai cittadini cinesi, passeggeri o membri dell'equipaggio, di salire su tutte le sue navi da crociera, a prescindere da quando siano stati per l'ultima volta in Cina. La misura, annunciata con una nota e ripresa dai media internazionali, riguarda anche gli abitanti di Hong Kong e Macao.
Morti a Wuhan un americano e un giapponese
A Wuhan, focolaio dell'epidemia, è stato registrato il primo decesso di un cittadino americano, un 60enne a cui era stato diagnosticato il virus nei giorni scorsi. E' ancora da chiarire invece il decesso di un altro 60enne, un giapponese, avvenuto a causa di una "polmonite" sempre a Wuhan.
Dimessi in Cina oltre 2mila pazienti
Sono finora in totale 2.050 i pazienti contagiati dal coronavirus che sono stati dimessi dagli ospedali cinesi. Lo ha reso noto la Commissione sanitaria nazionale nel suo bollettino quotidiano. Solo nella giornata di ieri sono state dimesse 510 persone, 298 delle quali nella provincia di Hubei, epicentro dell'epidemia.
Hong Kong impone la quarantena
Hong Kong ha cominciato a imporre una quarantena di due settimane per chiunque arrivi dalla Cina continentale, con la minaccia sia di multe che di reclusione. La maggior parte delle persone potrà essere messa in quarantena a casa o in hotel, ma dovrà sottoporsi a telefonate quotidiane e controlli a campione. Finora l'ex colonia britannica ha registrato 25 casi di contagio confermati.
Ecdc: 35 casi confermati in Europa
Sono 35 i casi confermati di coronavirus in Ue e Gran Bretagna. Ne sono stati registrati 14 in Germania (solo due importati dalla Cina), 11 in Francia (sei importati), 3 in Italia (tutti importati), 3 casi nel Regno Unito, 1 in Belgio (importato), 1 in Finlandia (importato), 1 caso in Spagna (importato) e 1 in Svezia (importato). Sono i dati aggiornati ad oggi del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Erano 29 i casi riportati ieri.
A livello globale i contagi sfiorano quota 35 mila (34.945), con 724 decessi, di cui solo uno al di fuori dalla Cina, nelle Filippine.
Chiuse due scuole in Alta Savoia
Sono state chiuse due scuole in Francia dopo i cinque nuovi casi di contagio da coronavirus diagnosticati sulle Alpi francesi, nell'Alta Savoia, al confine con l'Italia e la Svizzera. Si tratta di cinque cittadini britannici, quattro adulti e un bambino, che alloggiavano nello stesso chalet, nella località di Contamines-Montjoie. Sono stati tutti contagiati da uno di loro, un cittadino britannico, che era stato a Singapore tra il 20 e il 23 gennaio e che, dopo il suo rientro, ha trascorso alcuni giorni in montagna, insieme agli altri, alloggiando tutti nello stesso chalet.
Uomo ricoverato a Chieti ha influenza stagionale
E' risultato negativo al contagio da Coronavirus il test effettuato dall'Istituto Superiore di Sanità sui campioni biologici prelevati al 43enne ricoverato all'ospedale di Chieti in regime di sorveglianza sanitaria. L'esito è stato comunicato al Direttore delle Malattie Infettive, dove l'uomo si trova da venerdì pomeriggio. Il paziente, affetto da una normale influenza, sarà dimesso non appena la sintomatologia sarà risolta e la febbre scomparsa.
Test negativo per giovane reatino
E' risultato ugualmente negativo il test di contagio da Coronavirus compito allo Spallanzani su un giovane studente reatino ricoverato dopo essere rientrato da un viaggio studio ad Hong Kong. "Stamane un giovane adolescente residente a Rieti - riferisce una nota della Asl locale - e recentemente proveniente da un paese asiatico ha manifestato segni clinici solo parzialmente compatibili con infezione da coronavirus. Al fine di garantire la massima sicurezza per il paziente e la sua famiglia e in via del tutto precauzionale, il direttore generale della Asl Marinella D'Innocenzo ha attivato il protocollo operativo che prevede il trasferimento presso il Centro Ospedaliero L. Spallanzani. Così il personale Ares 118 ha provveduto al trasporto nel nosocomio romano dei due. Gli esami clinici effettuati in serata sul giovane - conclude la nota - hanno dato esito negativo".
Si allunga la quarantena alla Cecchignola
Si allunga intanto il periodo di quarantena per gli italiani rientrati da Wuhan che si trovano alla Cecchignola dopo che uno di loro, un ricercatore della provincia di Reggio Emilia, è risultato positivo al test del virus 2019-nCoV. Il periodo di sorveglianza sanitaria cominciato il 3 febbraio, dall'arrivo a Pratica di Mare, continuerà per altri 14 giorni.
Ricercatore italiano in buone condizioni
E sono "buone" le condizioni generali del giovane ricercatore risultato positivo al coronavirus e attualmente ricoverato all'Istituto Spallanzani di Roma. E se il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito tranquillizza, poiché "in Italia non c'è circolazione locale del virus", resta "improbabile" il rischio di contagio da soggetti asintomatici secondo l'epidemiologo Gianni Rezza.
Spallanzani: 14 ricoverati, 9 in attesa risultato test
Sono stati valutati ad oggi presso l'Istituto Spallanzani 48 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi 34 sono risultati negativi al test e sono stati dimessi. Altri 14 pazienti invece sono ancora ricoverati: tra loro tre sono i casi confermati - la coppia cinese e il giovane proveniente dal sito della Cecchignola - 9 sono stati sottoposti al test e sono in attesa di risultato, 2 risultati negativi ma rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici.
Stop ai visti in Cina
L'Italia chiude in via temporanea i suoi centri per i visti in Cina fino al 16 febbraio allo scopo di ridurre il rischio di contagio da coronavirus. Lo si legge in un avviso postato sul sito dell'ambasciata d'Italia a Pechino. A meno di ulteriori avvisi, la riapertura è attesa per il 17 febbraio. L'area dell'ambasciata è aperta solo a chi ha preso appuntamenti in anticipo e per questioni d'emergenza.