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ECONOMIA

L'indiscrezione

Crac banche: Consob e Bankitalia sotto la lente dei pm, si ndaga sul loro operato

Dopo le denunce di Federconsumatori e Adusbef sotto esame l'attività di controllo, il dubbio è che ci siano state omissioni

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Tra le carte del procuratore capo Roberto Rossi c'è una denuncia per "omessa vigilanza della Banca d'Italia e di altri soggetti che hanno provocato un danno enorme, bruciando il risparmio di migliaia di persone". E' l'indiscrezione pubblicata oggi dal quotidiano Repubblica. Indiscrezione secondo cui ora, sotto la lente dei pm che potrebbero avviare una quarta indagine sul 'crac banche', ci sono Bankitalia e la Consob. Attenzione che sarebbe stata attirata dalle denunce fatte da Federconsumatori e Adusbef e che ipotizzano delle lacune nei controlli che alle due istituzioni spettano.

Bankitalia in particolare è chiamata in causa perché, tra il dicembre del 2012 e il settembre del 2013, condusse un'ispezione su BancaEtruria. Ispezione che sottolineò ed evidenziò diverse criticità all'interno dell'istituto di credito ma che, anche a causa del comportamento non collaborativo e anzi ostativo dei vertici della banca, non riuscì evidentemente a 'vedere' tutto quel che c'era da vedere. I magistrati hanno già ascoltato nelle vesti di testimone informato sui fatti il capo ispezione di palazzo Koch, Emanuele Gatti, l'uomo che si occupò delle verifiche sulla banca aretina.

L'attenzione nei confronti dela Consob è invece legata proprio all'emissione dei bond subordinati, quelli trasformatisi poi sostanzialmente in carta straccia. Essendo BancaEtruria una società quotata in Borsa sarebbe infatti spettato proprio alla Consob il compito di vigilare sulla bontà delle emissioni dell'istituto.
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