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MONDO

Crisi ucraina

Scontri con feriti a Donetsk. Nuove sanzioni contro la Russia da Usa e Ue. Mosca: "Risponderemo"

I filorussi hanno attaccato una manifestazione a sostegno dell'unità dell'Ucraina nella città di Donetsk: diversi feriti. Il sindaco della città di Kharkiv, colpito in un agguato, lotta tra la vita e la morte, mentre i ribelli separatisti hanno occupato un commissariato di polizia e il municipio nella città di Kostiantinivka. Intanto si tratta per la liberazione degli osservatori Osce. In serata il ministro della difesa russo annuncia il ritiro dellt ruppe dal confine con l'Ucraina ma è via libera a nuove sanzioni a Mosca da Usa e Ue

scontri a Donestk
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Scontri nella città di Donetsk, cuore della rivolta separatista contro Kiev, durante una manifestazione a sostegno dell'unità del Paese. Alcuni separatisti filorussi, armati di mazze da baseball e spranghe di ferro, hanno attaccato i dimostranti e hanno lanciato granate ferendo diverse persone. In serata, in una telefonata tra il ministro della Difesa Usa Chuck Hagel e l'omologo russo Serghei Shoigu quest'ultimo ha annunciato il ritiro delle truppe russe dal minaccioso schieramento al confine con l'Ucraina e di voler allentare la tensione. Una decisione, spiega Shoigu, presa "non appena le autorità ucraine hanno dichiarato di non aver intenzione di impiegare unità del loro esercito contro la popolazione disarmata (nelle regioni orinetali e russofone).

In gravi condizioni il sindaco di Kharkiv ferito in un agguato
Intanto lotta tra la vita e la morte il sindaco di Kharkiv, Gennady Kernes, gravemente ferito da alcuni proiettili che lo hanno raggiunto mentre andava in bicicletta. Kharkiv, nell'est, è la seconda città più grande dell'Ucraina. Milionario, figura di spicco del partito filo-russo dell'ex presidente Viktor Yanukovich e con stretti legami con Mosca, Kernes dopo il cambio di governo a Kiev si era schierato per preservare l'integrità dell'Ucraina. Filorussi e filo Kiev si accusano a vicenda dell'accaduto. Il ministero degli Esteri russo: "L'attacco al sindaco Kernes e altri fatti "indicano che non è possibile parlare di alcuna pacifica campagna pre-elettorale" in Ucraina. 

Alta la tensione nell’est del Paese. Nuovi blitz dei filorussi in edifici pubblici
Resta alta la tensione nell’est del Paese, con i filorussi che in un blitz armato hanno occupato un commissariato di polizia e il municipio a Kostiantinivka, 60 km a nord di Donetsk. La città conta circa 80mila abitanti e si trova a metà strada tra Sloviansk, dove sono stati catturati e sono tuttora detenuti gli osservatori Osce, e il capoluogo regionale, Donetsk, anch'esso sotto il controllo dei separatisti. 
 
I filorussi proclamano la Repubblica di Lugansk
I filorussi che si sono impadroniti dal 6 aprile scorso della sede dei servizi segreti di Lugansk, nell'Ucraina orientale, hanno annunciato la creazione della Repubblica popolare di Lugansk in una riunione svoltasi ieri, senza la partecipazione dell'autoproclamato governatore locale. Annunciato anche un referendum per l'11 maggio per la federalizzazione del Paese. Lo riferisce una testata locale. In caso di aggressione, l'autoproclamata repubblica locale chiederà l'intervento delle forze di pace russe.
 
Si tratta per la liberazione degli osservatori Osce. Mosca: "Irresponsabile l'invio di osservatori Osce a est"  
Nessuna novità invece sul fronte degli osservatori Osce in mano ai ribelli. Ieri uno di loro, di nazionalità svedese, è stato liberato per motivi di salute e ora si lavora per il rilascio degli altri, mentre la Croce Rossa ha chiesto di incontrarli. I filorussi che li hanno in ostaggio chiedono uno scambio con i separatisti arrestati. Della sorte degli osservatori hanno discusso i ministri degli Esteri di Russia e Germania, Serghei Lavrov e Frank-Walter Steinmeier. Intanto, secondo Mosca, la decisione di inviare osservatori dell'Osce nell'est dell'Ucraina è stata "estremamente irresponsabile". 

Il segretario generale dell'Onu: osservatori Osce subito liberi senza condizioni
Il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-Moon, ha condannato con forza la cattura degli osservatori Osce in Ucraina e ne chiede l'immediato rilascio, "illesi e senza condizioni". 

Mosca nega a Kiev di potersi recare sul luogo delle esercitazioni delle truppe russe al confine con l'Ucraina
Mosca ha respinto la richiesta di Kiev di potersi recare sul posto delle esercitazioni delle truppe russe lungo il confine con l'Ucraina. Le manovre sono state annunciate la scorsa settimana. Il ministero degli Esteri russo ha motivato la decisione sostenendo che gli accordi firmati a Ginevra non contengono alcun vincolo su ciò che l'esercito di Mosca possa fare nel territorio del suo Paese. 

Via libera degli Usa a nuove sanzioni contro Mosca: colpiti 7 funzionari del governo e 17 società
Il presidente americano Barack Obama lo aveva annunciato e così è stato: gli Usa hanno dato il via libera a nuove sanzioni contro la Russia in relazione alla crisi ucraina. "Il dipartimento del Tesoro imporrà - si legge in una nota della Casa Bianca - sanzioni contro 7 funzionari del governo russo, tra cui due membri della più stretta cerchia del presidente Putin, che saranno soggetti a congelamento dei beni e  al bando sui visti". Colpite dalle misure restrittive anche 17 società collegate al circolo ristretto di Putin, che saranno soggette a congelamento dei beni. Washington ha previsto inoltre di dare una stretta alle licenze di esportazioni verso la Russia di beni ad alta tecnologia che potrebbero essere utilizzati a scopo militare. Putin ha replicato che Mosca sarà in grado di sostituire le importazioni che verranno meno al settore.

La Russia: "Risponderemo alle sanzioni degli Usa"
"Le sanzioni Usa contro la Russia non resteranno senza risposta, ci sono gli spazi per farlo". Lo ha detto il viceministro degli esteri russo sostenendo che gli Usa hanno perso il senso della realtà. Lo riferiscono le agenzie russe. "Siamo certi che gli effetti di questa risposta saranno dolorosi per Washington" ha aggiunto. 

Il consigliere del Cremlino: "Le sanzioni Usa rafforzeranno le elite. Non avranno efetti sull'economia"
Le sanzioni degli Stati Uniti contro cittadini e compagnie russe avranno come unico effetto quello di "rafforzare le elite", assicura il consigliere del Cremlino Andrei Belusov, citato dall'agenzia di stampa russa Interfax, precisando che le misure restrittive annunciate oggi non avranno invece ripercussioni significative a breve termine sull'economia russa.

Nuove sanzioni anche dall'Ue
Anche l'Ue ha imposto sanzioni ad altri 15 soggetti tra russi e ucraini. Le misure riguardano le restrizioni nella concessione di visti e il congelamento dei beni. I nomi degli esponenti colpiti dalle sanzioni saranno ufficialmente resi noti domattina, secondo quanto riferito da fonti diplomatiche. La decisione dovrebbe essere ufficializata quando sarà inserita nella Gazzetta ufficiale Ue, che dovrebbe avvenire, appunto, martedì. 
 
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