ECONOMIA
"Senza senso puntare contro l'euro"
Draghi: "Nell'Eurozona la ripresa è iniziata, tutti gli indicatori verso l'alto"
Il presidente della Banca Centrale Europea parla di una ripartenza dell'economia più ampia e forte che in passato. Al governo greco dice: “Il successo della Grecia è nelle mani di Atene"
Washington (Stati Uniti)
Nell’Area Euro la ripresa economica è iniziata ed è più ampia e forte che in passato. A dichiararlo è stato il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, secondo il quale tutti gli indicatori "vanno nella stessa direzione, prevalentemente verso l'alto". A spingere l’economia, ha affermato, sono i bassi prezzi del petrolio e le decisioni di politica monetaria.
La necessità di riforme strutturali
Intervenendo in una conferenza stampa al Fondo Monetario Internazionale, Draghi ha comunque avvertito che non bisogna abbassare la guardia. ''Senza progressi sulla sostenibilità di bilancio e sulle riforme strutturali i rischi potrebbero tornare ad aumentare”, ha spiegato.
"Banche dell'Eurozona più in salute"
Per Draghi, “le banche dell'Eurozona sono più in salute e maggiormente capaci di trasmettere le decisioni di politica monetaria all'economia reale”. Attenzione però: “La politica monetaria può favorire una ripresa ciclica, ma non una ripresa strutturale. Per quest'ultima servono le riforme strutturali”.
I tassi di interesse
Quanto alle politiche della Bce, Draghi ha affermato che ''tassi bassi a lungo sono un terreno per far nascere squilibri finanziari”, ma ha garantito: “Ne siamo consapevoli e restiamo allerta''. Il numero uno della Banca Centrale Europea ha anche sottolineato che l'inizio della ripresa in Eurolandia è spinto dai consumi interni. Le aspettative di inflazione sono migliorate, ma l'inflazione per alcuni mesi quest'anno è bassa o negativa.
“Successo della Grecia nelle mani di Atene”
Sulla Grecia, il numero uno dell’Eurotower ha lanciato un messaggio chiaro: “Il successo della Grecia è nelle mani di Atene: vogliamo che ce la faccia, ma la risposta sta al governo greco. Alcune cose positive sono state fatte, ma bisogna fare di più ed è urgente farlo”.
"Dobbiamo avere un processo politico e di dialogo continuo"
“Vogliamo raggiungere un accordo su un pacchetto politico ad ampio raggio in cui le priorità del governo greco siano ampiamente rappresentate, che produca crescita, equità, sostenibilità fiscale e sostenibilità finanziaria”, ha spiegato Draghi. Per farcela, ha però fatto notare ancora, "dobbiamo avere un processo politico e di dialogo continuo".
"Equipaggiati" contro un rischio di contagio
A proposito di un possibile rischio di contagio dalla Grecia, il numero uno dell'Eurotower ha assicurato che "abbiamo strumenti sufficienti", segnalando che "siamo meglio equipaggiati" rispetto agli anni precedenti. Sebbene gli strumenti a disposizione siano designati ad altri scopi, "verrebbero usati se necessario", ha affermato Draghi, "ma ci troveremmo in acque inesplorate se la crisi dovesse precipitare".
"Senza senso puntare contro l'euro"
Il numero uno della Bce ha anche parlato della moneta unica. A suo avviso, "è senza senso puntare contro l'euro". "Se volete fatelo pure", ha aggiunto assicurando che ripeterebbe "parola per parola" quanto detto nel 2012, quando dichiarò che l'euro è irreversibile.
La necessità di riforme strutturali
Intervenendo in una conferenza stampa al Fondo Monetario Internazionale, Draghi ha comunque avvertito che non bisogna abbassare la guardia. ''Senza progressi sulla sostenibilità di bilancio e sulle riforme strutturali i rischi potrebbero tornare ad aumentare”, ha spiegato.
"Banche dell'Eurozona più in salute"
Per Draghi, “le banche dell'Eurozona sono più in salute e maggiormente capaci di trasmettere le decisioni di politica monetaria all'economia reale”. Attenzione però: “La politica monetaria può favorire una ripresa ciclica, ma non una ripresa strutturale. Per quest'ultima servono le riforme strutturali”.
I tassi di interesse
Quanto alle politiche della Bce, Draghi ha affermato che ''tassi bassi a lungo sono un terreno per far nascere squilibri finanziari”, ma ha garantito: “Ne siamo consapevoli e restiamo allerta''. Il numero uno della Banca Centrale Europea ha anche sottolineato che l'inizio della ripresa in Eurolandia è spinto dai consumi interni. Le aspettative di inflazione sono migliorate, ma l'inflazione per alcuni mesi quest'anno è bassa o negativa.
“Successo della Grecia nelle mani di Atene”
Sulla Grecia, il numero uno dell’Eurotower ha lanciato un messaggio chiaro: “Il successo della Grecia è nelle mani di Atene: vogliamo che ce la faccia, ma la risposta sta al governo greco. Alcune cose positive sono state fatte, ma bisogna fare di più ed è urgente farlo”.
"Dobbiamo avere un processo politico e di dialogo continuo"
“Vogliamo raggiungere un accordo su un pacchetto politico ad ampio raggio in cui le priorità del governo greco siano ampiamente rappresentate, che produca crescita, equità, sostenibilità fiscale e sostenibilità finanziaria”, ha spiegato Draghi. Per farcela, ha però fatto notare ancora, "dobbiamo avere un processo politico e di dialogo continuo".
"Equipaggiati" contro un rischio di contagio
A proposito di un possibile rischio di contagio dalla Grecia, il numero uno dell'Eurotower ha assicurato che "abbiamo strumenti sufficienti", segnalando che "siamo meglio equipaggiati" rispetto agli anni precedenti. Sebbene gli strumenti a disposizione siano designati ad altri scopi, "verrebbero usati se necessario", ha affermato Draghi, "ma ci troveremmo in acque inesplorate se la crisi dovesse precipitare".
"Senza senso puntare contro l'euro"
Il numero uno della Bce ha anche parlato della moneta unica. A suo avviso, "è senza senso puntare contro l'euro". "Se volete fatelo pure", ha aggiunto assicurando che ripeterebbe "parola per parola" quanto detto nel 2012, quando dichiarò che l'euro è irreversibile.