ECONOMIA
Grecia. Tusk: "Annullato il vertice Ue a 28"
Grecia. Eurogruppo a oltranza. Padoan: "Condizioni per avviare negoziati su programma di aiuti"
Così il ministro dell'Economia prima di entrare al vertice dei ministri finanziari dell'Eurozona. Poi aggiunge: "La fiducia è ostacolo all'accordo". Confermato l'Eurosummit dei 19 alle 16. Renzi: "Non posso immaginare un'Europa senza Grecia".
Bruxelles
E' ripreso l'Eurogruppo sulla crisi greca, interrotto ieri, secondo indiscrezioni, dopo uno scontro verbale tra il presidente della Bce Draghi, e il ministro delle finanze tedesco Schaeuble.
L'Eurogruppo è stato sospeso ieri notte dopo nove ore di discussione. Il commissario per l'euro Valdis Dombrovskis ha aggiunto di ritenere "relativamente improbabile" che la Commissione europea possa già oggi "ricevere un mandato per avviare negoziati formali" sul nuovo piano. Invece altre fonti europee fanno sapere che "l'obiettivo è raggiungere un accordo già stasera a livello di capi di stato e di governo dell'Eurozona per avviare i negoziati" con la Grecia. Così fonti europee hanno spiegato che la cancellazione del vertice a 28 è stato deciso perché "si sta lavorando al Piano A e non più a una Grexit per cui era necessaria una preparazione a 28".
Padoan: "Condizioni per avviare negoziati su programma di aiuti"
"Continuiamo a lavorare per raggiungere un accordo, che non è per concludere un 'deal' ma per iniziare i negoziati, e noi riteniamo che ci siano le condizioni per farlo". Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, all'arrivo all'Eurogruppo di Bruxelles sulla Grecia, sembra molto meno negativo rispetto alle sorti greche. La Grecia, secondo il titolare dell'Economia, deve però "prendere iniziative concrete a partire da domani" per ricostruire la fiducia.
Una mancanza di fiducia - spiega Padoan - che costituisce "il maggiore ostacolo a un accordo". Poi lo spiraglio di ottimismo: "Le nuove posizioni del governo greco sono molto più costruttive e concrete, questo è un bene ma purtroppo abbiamo perso 5 mesi in modo inconcludente".
Moscovici: "Se Atene rafforza le riforme, parte il negoziato"
Dello stesso tenore le parole del commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici secondo cui se "la Grecia rafforza le riforme a medio termine e vota subito delle misure forti per migliorare il Paese, ci sono le basi per avviare il negoziato" sugli aiuti.
Il ministro delle Finanze maltese: "Debito di Atene verso il 200%: motivo per scetticismo su programma di aiuti"
Prima di entrare al vertice, il ministro delle finanze di Malta, Edward Scicluna, ha detto che il debito greco, secondo quanto emerso dall'analisi compiuta dalle istituzioni e presentata all'Eurogruppo, va ora verso il 200% del Pil dal 125% dell'inizio della crisi. Il ministro ha aggiunto che è proprio per questo motivo che molti paesi ritengono il debito ellenico insostenibile e sono scettici su un terzo programma per Atene.
Lussemburgo: Germania rischia di spaccare l'Unione europea
Al Sueddeutsche Zeitung, secondo quanto riporta Bloomberg, il ministro degli Esteri lussemburghese, Jean Asselborn, ha detto che l Germania rischia di spaccare l'Unione europea. Berlino provocherebbe con la Francia "un conflitto di vasta portata" e "catastrofico per l'Europa" insistendo su una uscita temporanea della Grecia dall'euro.
Cancellato il summit a 28. Alle 16 l'Eurosummit
Proprio per lasciare la possibilità ai ministri economici e finanziari dell'Eurozona di continuare a discutere, il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk ha deciso, dopo una riunione con il numero uno dell'Eurogruppo, Jerone Dijsselbloem, di cancellare il summit europeo a 28 previsto per oggi. Resta, però, in calendario per le 16 l'Euro Summit a 19 che "continuerà fino a quando non si concluderanno i colloqui sulla Grecia".
Renzi: "Non posso immaginare una Europa senza Grecia"
In una intervista ad Al Jazeera international il premier Renzi ha detto di non riuscire a immaginare una Europa senza Grecia. "Sarebbe una Europa senza valori importanti. E' impossibile - ha aggiunto - costringere i cittadini italiani, spagnoli e francesi a realizzare le riforme, e permettere di non farle ai greci". La sfida più importante, secondo Renzi, è tornare alla fiducia. "La decisione di Tsipras di indire un referendum - ha spiegato il premier - ha causato molti problemi. Chiunque - hanno pensato gli altri Paesi - potrebbe indire un referendun per non pagare i debiti".
"Colloqui difficili"
I colloqui tra i ministri delle Finanze dell'Eurozona su un nuovo salvataggio (il terzo dal 2010) della Grecia restano quindi"molto difficili" ma "i lavori proseguono", ha dichiarato ieri notte il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Accanto a lui il finlandese Alexander Stubb, uno dei falchi su posizioni più intransigenti, ha sostenuto che nella riunione (che è ripresa stamane alle 11) si sono registrati "alcuni buoni progressi" aggiungendo però che la Finlandia "non è in minoranza" all'interno dell'Eurogruppo.
Schaeuble propone una Grexit per 5 anni
Abcora granitica la posizione della Germania. Ieri sera il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble è stato rigidissimo: non crede a Tsipras, non accetta il suo piano avrebbe proposto una 'Grexit' per cinque anni.
Dijsselbloem: un problema di fiducia
Più che un problema di misure, che pure si stanno limando all'interno dell'Eurogruppo, ora - ha detto ieri Dijsselbloem, c'è "un grosso problema di fiducia". E questo non solo dopo la 'sfida' di Tsipras all'Ue, con la convocazione del referendum a sorpresa, ma anche perché ad Atene "la maggioranza parlamentare si è erosa ed è molto difficile far passare le riforme" senza una maggioranza ampia, ha chiarito il ministro irlandese Micheal Noonan.
Cresce il fronte del 'no'
Francia e Italia provano, quindi, ad allargare il fronte dei sostenitori. Ma in realtà a crescere è il fronte del 'no' e scoppia il caso Finlandia: il Parlamento ha negato l'autorizzazione a negoziare un nuovo salvataggio della Grecia, e il Governo è a rischio di caduta se non rispetterà l'indicazione. Sarà difficile trovare un accordo. Oltre alla Finlandia sono sempre di più i Paesi 'seguaci' della Germania: Slovacchia, Olanda, Estonia, Lituania e Lettonia.
Le due strade di Atene
Ieri sera, a riunione non ancora finita La Frankfurter Allgemeine Zeitung anticipa un documento del ministero delle finanze che spiega come Atene abbia solo due strade. La prima, migliorare le sue proposte velocemente e in modo completo, con il pieno sostegno del Parlamento e trasferire asset, per un ammontare di 50 miliardi, a un fondo. La seconda, lasciare per cinque anni l'Eurozona, ristrutturando i suoi debiti. Ipotesi, quest'ultima, che fonti europee dichiarano "non praticabile".
Le misure del piano Tsipras da 12 miliardi di tagli
In primo luogo la Grecia si impegna a rispettare gli obiettivi sul saldo primario. Tradotto, a partire dal 2015 il totale delle entrate dovrà essere superiore alle spese pubbliche in uscita. Il surplus deve essere positivo dell'1 per cento per il 2015, del 2 per cento per il 2016, del 3 per cento per il 2017 e del 3,5 per cento per il 2018.
Previsti aumenti sulle tasse, tra cui l'Iva al 23% per ristoranti e imprese di catering. L'Iva sarà ridotta al 13% per alimenti di base e acqua. Un ulteriore sconto al 6 per cento dell'Iva su medicinali, libri e spettacoli teatrali. Il nuovo sistema di tassazione entrerà in vigore a ottobre del 2015.
Prevista l'abolizione della riduzione delle tasse sulle isole greche, tranne quelle più povere che continueranno a usufruire degli sconti del 30% vigenti.
La spesa militare sarà tagliata di 100 milioni di euro nel 2015 e di 200 milioni nel 2016. Le imposte sulle imprese aumenteranno dal 26 al 28%. I contadini perderanno le agevolazioni fiscali e i sussidi per la benzina. Ci saranno aumenti delle tasse anche per il settore del trasporto marittimo. Una tassa sui beni di lusso sarà estesa agli yacht più lunghi di cinque metri, tassati al 13 per cento invece del 10 per cento come in passato.
Pe quanto riguarda le pensioni, entro il 2022 l'età pensionabile sarà alzata ai 67 anni per tutti, fatto salvo per chi è impiegato in lavori particolarmente duri e per le madri che si prendono o si sono prese cura di bambini affetti da disabilità. La riforma delle pensioni dovrebbe portare a risparmi dell'1 per cento del Pil nel 2016.
I salari saranno ridotti entro il 2019 e adeguati alle capacità e produttività dei lavoratori. Previsto un piano per semplificare la riassegnazione dei lavoratori pubblici in posizioni diverse, a seconda delle esigenze. Saranno introdotte inoltre delle riforme contro la corruzione, per assicurare maggiore trasparenza sui finanziamenti ai partiti e proteggere le investigazioni su crimini finanziari dall'interferenza politica.
Prevista un'autonoma agenzia delle Entrate, per combattere l'evasione fiscale e migliorare l'esazione delle tasse.
Saranno poi introdotte riforme per far pagare i debitori insolventi e per incoraggiare gli investimenti stranieri in Grecia.
Gli ordini professionali come quelli di ingegneri, notai e giudici saranno aperti a concorsi più trasparenti, per combattere i favoritismi e rendere le licenze per gli ordini più semplici da ottenere.
Sarà privatizzata l'impresa che gestisce la rete elettrica nazionale, poi diversi porti e aeroporti regionali, tra cui il porto del Pireo e quello di Thessaloniki.
L'Eurogruppo è stato sospeso ieri notte dopo nove ore di discussione. Il commissario per l'euro Valdis Dombrovskis ha aggiunto di ritenere "relativamente improbabile" che la Commissione europea possa già oggi "ricevere un mandato per avviare negoziati formali" sul nuovo piano. Invece altre fonti europee fanno sapere che "l'obiettivo è raggiungere un accordo già stasera a livello di capi di stato e di governo dell'Eurozona per avviare i negoziati" con la Grecia. Così fonti europee hanno spiegato che la cancellazione del vertice a 28 è stato deciso perché "si sta lavorando al Piano A e non più a una Grexit per cui era necessaria una preparazione a 28".
Padoan: "Condizioni per avviare negoziati su programma di aiuti"
"Continuiamo a lavorare per raggiungere un accordo, che non è per concludere un 'deal' ma per iniziare i negoziati, e noi riteniamo che ci siano le condizioni per farlo". Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, all'arrivo all'Eurogruppo di Bruxelles sulla Grecia, sembra molto meno negativo rispetto alle sorti greche. La Grecia, secondo il titolare dell'Economia, deve però "prendere iniziative concrete a partire da domani" per ricostruire la fiducia.
Una mancanza di fiducia - spiega Padoan - che costituisce "il maggiore ostacolo a un accordo". Poi lo spiraglio di ottimismo: "Le nuove posizioni del governo greco sono molto più costruttive e concrete, questo è un bene ma purtroppo abbiamo perso 5 mesi in modo inconcludente".
Moscovici: "Se Atene rafforza le riforme, parte il negoziato"
Dello stesso tenore le parole del commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici secondo cui se "la Grecia rafforza le riforme a medio termine e vota subito delle misure forti per migliorare il Paese, ci sono le basi per avviare il negoziato" sugli aiuti.
Il ministro delle Finanze maltese: "Debito di Atene verso il 200%: motivo per scetticismo su programma di aiuti"
Prima di entrare al vertice, il ministro delle finanze di Malta, Edward Scicluna, ha detto che il debito greco, secondo quanto emerso dall'analisi compiuta dalle istituzioni e presentata all'Eurogruppo, va ora verso il 200% del Pil dal 125% dell'inizio della crisi. Il ministro ha aggiunto che è proprio per questo motivo che molti paesi ritengono il debito ellenico insostenibile e sono scettici su un terzo programma per Atene.
Lussemburgo: Germania rischia di spaccare l'Unione europea
Al Sueddeutsche Zeitung, secondo quanto riporta Bloomberg, il ministro degli Esteri lussemburghese, Jean Asselborn, ha detto che l Germania rischia di spaccare l'Unione europea. Berlino provocherebbe con la Francia "un conflitto di vasta portata" e "catastrofico per l'Europa" insistendo su una uscita temporanea della Grecia dall'euro.
Cancellato il summit a 28. Alle 16 l'Eurosummit
Proprio per lasciare la possibilità ai ministri economici e finanziari dell'Eurozona di continuare a discutere, il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk ha deciso, dopo una riunione con il numero uno dell'Eurogruppo, Jerone Dijsselbloem, di cancellare il summit europeo a 28 previsto per oggi. Resta, però, in calendario per le 16 l'Euro Summit a 19 che "continuerà fino a quando non si concluderanno i colloqui sulla Grecia".
Renzi: "Non posso immaginare una Europa senza Grecia"
In una intervista ad Al Jazeera international il premier Renzi ha detto di non riuscire a immaginare una Europa senza Grecia. "Sarebbe una Europa senza valori importanti. E' impossibile - ha aggiunto - costringere i cittadini italiani, spagnoli e francesi a realizzare le riforme, e permettere di non farle ai greci". La sfida più importante, secondo Renzi, è tornare alla fiducia. "La decisione di Tsipras di indire un referendum - ha spiegato il premier - ha causato molti problemi. Chiunque - hanno pensato gli altri Paesi - potrebbe indire un referendun per non pagare i debiti".
"Colloqui difficili"
I colloqui tra i ministri delle Finanze dell'Eurozona su un nuovo salvataggio (il terzo dal 2010) della Grecia restano quindi"molto difficili" ma "i lavori proseguono", ha dichiarato ieri notte il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Accanto a lui il finlandese Alexander Stubb, uno dei falchi su posizioni più intransigenti, ha sostenuto che nella riunione (che è ripresa stamane alle 11) si sono registrati "alcuni buoni progressi" aggiungendo però che la Finlandia "non è in minoranza" all'interno dell'Eurogruppo.
Schaeuble propone una Grexit per 5 anni
Abcora granitica la posizione della Germania. Ieri sera il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble è stato rigidissimo: non crede a Tsipras, non accetta il suo piano avrebbe proposto una 'Grexit' per cinque anni.
Dijsselbloem: un problema di fiducia
Più che un problema di misure, che pure si stanno limando all'interno dell'Eurogruppo, ora - ha detto ieri Dijsselbloem, c'è "un grosso problema di fiducia". E questo non solo dopo la 'sfida' di Tsipras all'Ue, con la convocazione del referendum a sorpresa, ma anche perché ad Atene "la maggioranza parlamentare si è erosa ed è molto difficile far passare le riforme" senza una maggioranza ampia, ha chiarito il ministro irlandese Micheal Noonan.
Cresce il fronte del 'no'
Francia e Italia provano, quindi, ad allargare il fronte dei sostenitori. Ma in realtà a crescere è il fronte del 'no' e scoppia il caso Finlandia: il Parlamento ha negato l'autorizzazione a negoziare un nuovo salvataggio della Grecia, e il Governo è a rischio di caduta se non rispetterà l'indicazione. Sarà difficile trovare un accordo. Oltre alla Finlandia sono sempre di più i Paesi 'seguaci' della Germania: Slovacchia, Olanda, Estonia, Lituania e Lettonia.
Le due strade di Atene
Ieri sera, a riunione non ancora finita La Frankfurter Allgemeine Zeitung anticipa un documento del ministero delle finanze che spiega come Atene abbia solo due strade. La prima, migliorare le sue proposte velocemente e in modo completo, con il pieno sostegno del Parlamento e trasferire asset, per un ammontare di 50 miliardi, a un fondo. La seconda, lasciare per cinque anni l'Eurozona, ristrutturando i suoi debiti. Ipotesi, quest'ultima, che fonti europee dichiarano "non praticabile".
Le misure del piano Tsipras da 12 miliardi di tagli
In primo luogo la Grecia si impegna a rispettare gli obiettivi sul saldo primario. Tradotto, a partire dal 2015 il totale delle entrate dovrà essere superiore alle spese pubbliche in uscita. Il surplus deve essere positivo dell'1 per cento per il 2015, del 2 per cento per il 2016, del 3 per cento per il 2017 e del 3,5 per cento per il 2018.
Previsti aumenti sulle tasse, tra cui l'Iva al 23% per ristoranti e imprese di catering. L'Iva sarà ridotta al 13% per alimenti di base e acqua. Un ulteriore sconto al 6 per cento dell'Iva su medicinali, libri e spettacoli teatrali. Il nuovo sistema di tassazione entrerà in vigore a ottobre del 2015.
Prevista l'abolizione della riduzione delle tasse sulle isole greche, tranne quelle più povere che continueranno a usufruire degli sconti del 30% vigenti.
La spesa militare sarà tagliata di 100 milioni di euro nel 2015 e di 200 milioni nel 2016. Le imposte sulle imprese aumenteranno dal 26 al 28%. I contadini perderanno le agevolazioni fiscali e i sussidi per la benzina. Ci saranno aumenti delle tasse anche per il settore del trasporto marittimo. Una tassa sui beni di lusso sarà estesa agli yacht più lunghi di cinque metri, tassati al 13 per cento invece del 10 per cento come in passato.
Pe quanto riguarda le pensioni, entro il 2022 l'età pensionabile sarà alzata ai 67 anni per tutti, fatto salvo per chi è impiegato in lavori particolarmente duri e per le madri che si prendono o si sono prese cura di bambini affetti da disabilità. La riforma delle pensioni dovrebbe portare a risparmi dell'1 per cento del Pil nel 2016.
I salari saranno ridotti entro il 2019 e adeguati alle capacità e produttività dei lavoratori. Previsto un piano per semplificare la riassegnazione dei lavoratori pubblici in posizioni diverse, a seconda delle esigenze. Saranno introdotte inoltre delle riforme contro la corruzione, per assicurare maggiore trasparenza sui finanziamenti ai partiti e proteggere le investigazioni su crimini finanziari dall'interferenza politica.
Prevista un'autonoma agenzia delle Entrate, per combattere l'evasione fiscale e migliorare l'esazione delle tasse.
Saranno poi introdotte riforme per far pagare i debitori insolventi e per incoraggiare gli investimenti stranieri in Grecia.
Gli ordini professionali come quelli di ingegneri, notai e giudici saranno aperti a concorsi più trasparenti, per combattere i favoritismi e rendere le licenze per gli ordini più semplici da ottenere.
Sarà privatizzata l'impresa che gestisce la rete elettrica nazionale, poi diversi porti e aeroporti regionali, tra cui il porto del Pireo e quello di Thessaloniki.