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MONDO

La GmG in Polonia

Folla per Papa Francesco che celebra la messa a Czestochowa

Si sono radunati in centinaia di migliaia a Czestochowa, il cuore spirituale della Polonia. Piccolo incidente per Francesco che salendo sul palco è inciampato, tradito dalla veste, ma si è subito rialzato

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Si sono radunati in centinaia di migliaia a Czestochowa, il cuore spirituale della Polonia, dove il Papa celebra la messa per il 1050/o anniversario della Polonia. Piccolo incidente per Francesco che, salendo sul palco è inciampato ma si è subito rialzato. (Foto)

Nel pomeriggio, Bergoglio, tornato a Cracovia, entrerà nel vivo della Gmg, con la cerimonia di accoglienza nel parco Jordan a Blonia. La messa di oggi, alla quale partecipano migliaia di sacerdoti e vescovi, dalla Polonia e da altre nazioni, sarà celebrata in latino e polacco e, data la rilevanza nazionale dell'evento, vi parteciperanno il presidente Andrzej Duda e le più alte autorità del Paese.

"Questa non è una guerra di religione"
Ieri il Papa partendo per la Polonia ha parlato di quanto accaduto a Rouen. "Questa - ha detto Francesco - non è una guerra di religione. Le fedi vogliono la pace". Nella prima parte del suo discorso, interpellato su come viva l'assassinio di ieri di padre Hamal intraprendendo questo viaggio, il Papa aveva precisato: "Circa quello che chiedeva padre Lombardi, si parla tanto di sicurezza, ma la vera parola è guerra. Il mondo è in guerra a pezzi: c'è stata la guerra del 1914 con i suoi metodi, poi la guerra del '39-'45, l'altra grande guerra nel mondo, e adesso c'è questa. Non è tanto organica forse, organizzata sì non organica, dico, ma è guerra. Questo santo sacerdote è morto proprio nel momento in cui offriva la preghiera per la chiesa, ma quanti, quanti cristiani, quanti di questi innocenti, quanti bambini vengono uccisi. Pensiamo alla Nigeria - ha esortato - 'ma quella è l'Africa', ma è guerra, non abbiamo paura di dire questa verità: il mondo è in guerra perché ha perso la pace".

Non solo GmG
La prima Gmg indetta dal papa latinoamericano, che lo porta nel sud della Polonia, roccaforte della Chiesa cattolica, si svolge dal 27 al 31 luglio. Un viaggio in cui la Gmg, diventata giubileo dei giovani, si mescola con appuntamenti con la società e la Chiesa polacche, durante il quale papa Francesco pronuncerà sei discorsi, tre omelie e un Angelus. Un viaggio che, sicurezza a parte, presenta a papa Bergoglio alcune sfide sostanziali: la testimonianza di integrazione in una Europa che sembra dimentica delle sue origini, il rapporto con i giovani, che egli vuole indirizzare su strade di misericordia, e con una Chiesa che non sempre si è trovata in sintonia con la predicazione del papa latinoamericano. Se poi dalla sicurezza come problema pratico si guarda alla riflessione sull'orrore della violenza assurda di questi giorni, ecco una ulteriore sfida per il primo papa non europeo davanti alla tragedia di Auschwitz, dove i nazisti sterminarono in modo sistematico e pianificato almeno un milione e mezzo di uomini, donne e bambini, per la maggior parte ebrei.

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