MONDO
Il giorno dopo la marche republicaine
Francia: all'Eliseo vertice sulla sicurezza. Kerry a Parigi in settimana
Dall'altra parte della Manica il premier britannico Cameron fa il punto con i responsabili della sicurezza e dell'intelligence. Polemiche per l'assenza degli Stati Uniti alla manifestazione
Più o meno in contemporanea, dall’altra parte del Canale della Manica, a Londra, il premier britannico David Cameron, presente anche lui alla manifestazione di ieri, ha fatto il punto con i responsabili dei servizi di sicurezza e di intelligence.
I responsabili europei ed americani si sono detti pronti a rafforzare i controlli alle frontiere esterne dell'Unione europea mentre da più parti si evoca una modifica dell'accordo di Schengen sulla libera circolazione delle persone per ostacolare la mobilità dei combattenti jihadisti. Modifiche su cui però frena l'Italia, con il ministro Angelino Alfano che ha definito il trattato sulla libera circolazione "una conquista di libertà".
Intanto, il governo francese ha ordinato lo schieramento di quasi 5.000 agenti a protezione delle scuole ebraiche. La decisione è stata assunta dopo che si è scoperto che Amedy Coulibaly, l'autore del massacro di 4 ebrei nel negozio kosher di Vincennes, puntava a compiere una carneficina in un asilo ebraico. Inoltre, ha annunciato il ministro della Difesa Jean-Yves Le Drian, il governo francese schiererà fino a 10.000 soldati a protezioni dei cosiddetti siti sensibili.
Infine, non si spegne l’eco delle polemiche per le assenze a stelle e strisce alla manifestazione di Parigi. Tra i 50 leader mondiali presenti ieri in place de la Republique, nessun alto rappresentante statunitense. Non c’era il presidente americano Barack Obama, come non c’era il suo vice Joe Biden. E assente era anche il segretario di Stato John Kerry, “giustificato” però dalla missione in India che lo vede impegnato in questi giorni. E proprio Kerry, nel tentativo di riparare alla mancata partecipazione, ha fatto sapere di voler volare in settimana nella capitale francese per portare la solidarietà americana alle vittime degli attacchi terroristici degli ultimi giorni.