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MONDO

Turchia

G20, Obama: "Isis il volto del male, non basta colpire jihadisti in Siria e Iraq"

Al centro del vertice il tema del terrorismo, Obama: "Firmeremo nuovo patto con la Francia per condividere informazioni di intelligence". Putin accusa: "jihadisti dell'Isis finanziati anche da paesi membri del G20"

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"I fatti di Parigi ci dicono che non basta colpire l'Isis in Siria e Iraq" così il presidente americano Barack Obama al termine del G20, citando come esempio l'attività dei jihadisti in Libia. "Sappiamo che la battaglia contro l'Isis è di lungo termine" e "ci stiamo muovendo per ridurre le loro fonti di finanziamento", ha proseguito Obama, sottolineando come la strategia "richiede tempo". "Ma dobbiamo intensificare
le nostre strategie contro ogni singolo gruppo terroristico", ha proseguito

Il summit, spiega Obama, si è focalizzato sugli attacchi di Parigi e "già da oggi firmeremo un nuovo patto con la Francia per condividere informazioni di intelligence". Il presidente americano usa poi parole dure: "L'Isis è il volto del male. Dobbiamo distruggerlo. Non è uno stato ma un gruppo di killer'' e la lotta contro l'Isis e' ''non convenzionale''.

Frana però sull'invio di truppe in Siria. "Sarebbe un errore" e ha sottolienato che è fondamentale invece continuare ad ingrandire la coalizione internazionale e allo stesso tempo portare avanti i raid aerei ma anche l'arma della diplomazia per porre fine alla guerra civile in Siria.

Dal G20 arriva la dura accusa di Putin: i jihadisti dell'Isis sono finanziati da persone fisiche provenienti da 40 paesi, tra cui anche membri del G20.Vladimir Putin, precisa di aver condiviso con i colleghi del summit ad Antalya i dati a disposizione della Russia sul finanziamento ai terroristi.
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