MONDO
Le conclusioni del vertice
G20: "Obiettivo crescita del 2,1% entro il 2018"
I leader mondiali riuniti in Australia promettono interventi per rilanciare l'economia. In primo piano anche le misure contro i paradisi fiscali e i cambiamenti climatici
Brisbane (Australia)
Misure per sostenere l’economia globale, arrivando nel 2018 a una crescita del 2,1%. Un traguardo che farebbe aumentare il Pil di oltre 2mila miliardi di dollari e creerebbe milioni di posti di lavoro. Questo l’obiettivo ambizioso che i leader del G20 si sono posti al termine del vertice di Brisbane, in Australia. Tra gli altri temi di rilievo evidenziati nel comunicato finale, anche la lotta all’evasione fiscale e ai cambiamenti climatici.
Crescita economica
Gli interventi promessi a Brisbane permetterebbero di arrivare a una crescita economica leggermente superiore al 2% prospettato finora. Nelle conclusioni del vertice si prospettano politiche favorevoli agli investimenti e ai commerci e per favorire la competizione sui mercati. Tra gli obiettivi anche una riduzione del 25% entro il 2025 del divario tra donne e uomini nella partecipazione al mondo del lavoro.
Lotta ai paradisi fiscali
Il G20 incoraggia inoltre i progressi nella lotta contro i paradisi fiscali, l'evasione fiscale e la cosiddetta "ottimizzazione fiscale", cioè le agevolazioni offerte da alcuni Paesi per attirare le grandi aziende. Riguardo all'ottimizzazione fiscale, con tecniche utilizzate tra l'altro dal Lussemburgo come rivelato dalla vicenda Luxleaks, i Paesi più ricchi "salutano i progressi significativi" registrati dall'iniziativa dell'Ocse. Il G20 vuole concludere questo cantiere entro il 2015" per garantire "trasparenza" in alcune pratiche giudicate "nefaste".
Lotta ai cambiamenti climatici
In primo piano anche la lotta ai cambiamenti climatici. "Sosteniamo - si legge nelle conclusioni del vertice - un'azione forte ed efficace per far fronte al cambiamento climatico. Ribadiamo il nostro sostegno alla mobilitazione di risorse finanziarie per l'adattamento dei Paesi vittime dei cambiamenti climatici, come il Fondo verde" delle Nazioni Unite destinato ad aiutare i Paesi vulnerabili.
Crescita economica
Gli interventi promessi a Brisbane permetterebbero di arrivare a una crescita economica leggermente superiore al 2% prospettato finora. Nelle conclusioni del vertice si prospettano politiche favorevoli agli investimenti e ai commerci e per favorire la competizione sui mercati. Tra gli obiettivi anche una riduzione del 25% entro il 2025 del divario tra donne e uomini nella partecipazione al mondo del lavoro.
Lotta ai paradisi fiscali
Il G20 incoraggia inoltre i progressi nella lotta contro i paradisi fiscali, l'evasione fiscale e la cosiddetta "ottimizzazione fiscale", cioè le agevolazioni offerte da alcuni Paesi per attirare le grandi aziende. Riguardo all'ottimizzazione fiscale, con tecniche utilizzate tra l'altro dal Lussemburgo come rivelato dalla vicenda Luxleaks, i Paesi più ricchi "salutano i progressi significativi" registrati dall'iniziativa dell'Ocse. Il G20 vuole concludere questo cantiere entro il 2015" per garantire "trasparenza" in alcune pratiche giudicate "nefaste".
Lotta ai cambiamenti climatici
In primo piano anche la lotta ai cambiamenti climatici. "Sosteniamo - si legge nelle conclusioni del vertice - un'azione forte ed efficace per far fronte al cambiamento climatico. Ribadiamo il nostro sostegno alla mobilitazione di risorse finanziarie per l'adattamento dei Paesi vittime dei cambiamenti climatici, come il Fondo verde" delle Nazioni Unite destinato ad aiutare i Paesi vulnerabili.