MONDO
Obama: rispetti il diritto internazionale e toglieremo le sanzioni
G20, Putin lascia in anticipo un vertice teso per la crisi in Ucraina
Il presidente russo ha lasciato Brisbane prima della pubblicazione del comunicato finale. Nella due giorni australiana aveva ricevuto molte pressioni per il ruolo della Russia nel conflitto ucraino, sulla cui soluzione si è però detto ottimista. Accordo su lotta a paradisi fiscali e obiettivo crescita del 2,1% nel 2018
Brisbane (Australia)
Al termine di un G20 in cui la Russia è stata pressata dagli altri grandi sulla crisi in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha lasciato Brisbane prima della pubblicazione del comunicato finale. Il decollo è stato trasmesso dagli organizzatori del Vertice nel circuito chiuso di immagini televisive a disposizione della stampa.
Le motivazioni ufficiali della partenza
Ufficialmente la partenza anticipata dal vertice è stata giustificata con il lungo viaggio fino a Mosca e la necessità di dormire. Prima di lasciare l’Australia, Putin aveva parlato di “clima costruttivo” e aveva dichiarato che c’era “una buona probabilità di soluzione” del conflitto in Ucraina, rigettando però le accuse provenienti dall’Occidente, che condanna il ruolo della Russia nel sudest del Paese. “Effettivamente certi nostri punti di vista non coincidono, ma le discussioni sono state molto complete, costruttive e utili”, aveva dichiarato.
Pressioni diplomatiche sulla Russia
Putin ha più volte negato ogni coinvolgimento in una escalation della guerra separatista in Ucraina, ma questo non gli ha risparmiato pressioni diplomatiche e critiche aperte. “Penso che le stringerò la mano, ma ho una sola cosa da dirle: dovete uscire dall’Ucraina”, gli ha detto ad esempio il premier canadese Stephen Harper. Stati Uniti, Australia e Giappone, al termine di una riunione trilaterale si sono dichiarati “risoluti nell’opporsi alla pretesa annessione della Crimea alla Russia e alle azioni di destabilizzazione nell’Est dell’Ucraina”.
Obama: "La Russia rispetti il diritto internazionale"
Molti osservatori hanno parlato di gelo tra Putin e altri leader del G20. I rappresentanti dei Paesi europei hanno avvertito il presidente russo che ci potrebbero essere ulteriori sanzioni economiche se la Russia non ritirerà le proprie truppe dalla regione. Il presidente statunitense, Barack Obama, parlando alla fine del vertice, ha ribadito con fermezza la posizione degli Usa. "La Russia ha l'opportunità di scegliere una strada diversa. Se lo farà sarò il primo a suggerire di togliere le sanzioni. Se continuerà a violare il diritto internazionale, a fornire armi pesanti ai separatisti e a violare gli accordi che ha firmato a Minsk, l'isolamento in cui si trova continuerà".
Prossimo G20 in Cina
In chiusura del vertice i partecipanti si sono posti l'obiettivo di arrivare nel 2018 a una crescita economica del 2,1%, Sì anche alla lotta contro i paradisi fiscali e l'evasione fiscale e ad una "azione forte ed efficace" contro i cambiamenti climatici. Il premier australiano Tony Abbott ha annunciato che il prossimo G20 si svolgerà in Cina nel 2016.
Le motivazioni ufficiali della partenza
Ufficialmente la partenza anticipata dal vertice è stata giustificata con il lungo viaggio fino a Mosca e la necessità di dormire. Prima di lasciare l’Australia, Putin aveva parlato di “clima costruttivo” e aveva dichiarato che c’era “una buona probabilità di soluzione” del conflitto in Ucraina, rigettando però le accuse provenienti dall’Occidente, che condanna il ruolo della Russia nel sudest del Paese. “Effettivamente certi nostri punti di vista non coincidono, ma le discussioni sono state molto complete, costruttive e utili”, aveva dichiarato.
Pressioni diplomatiche sulla Russia
Putin ha più volte negato ogni coinvolgimento in una escalation della guerra separatista in Ucraina, ma questo non gli ha risparmiato pressioni diplomatiche e critiche aperte. “Penso che le stringerò la mano, ma ho una sola cosa da dirle: dovete uscire dall’Ucraina”, gli ha detto ad esempio il premier canadese Stephen Harper. Stati Uniti, Australia e Giappone, al termine di una riunione trilaterale si sono dichiarati “risoluti nell’opporsi alla pretesa annessione della Crimea alla Russia e alle azioni di destabilizzazione nell’Est dell’Ucraina”.
Obama: "La Russia rispetti il diritto internazionale"
Molti osservatori hanno parlato di gelo tra Putin e altri leader del G20. I rappresentanti dei Paesi europei hanno avvertito il presidente russo che ci potrebbero essere ulteriori sanzioni economiche se la Russia non ritirerà le proprie truppe dalla regione. Il presidente statunitense, Barack Obama, parlando alla fine del vertice, ha ribadito con fermezza la posizione degli Usa. "La Russia ha l'opportunità di scegliere una strada diversa. Se lo farà sarò il primo a suggerire di togliere le sanzioni. Se continuerà a violare il diritto internazionale, a fornire armi pesanti ai separatisti e a violare gli accordi che ha firmato a Minsk, l'isolamento in cui si trova continuerà".
Prossimo G20 in Cina
In chiusura del vertice i partecipanti si sono posti l'obiettivo di arrivare nel 2018 a una crescita economica del 2,1%, Sì anche alla lotta contro i paradisi fiscali e l'evasione fiscale e ad una "azione forte ed efficace" contro i cambiamenti climatici. Il premier australiano Tony Abbott ha annunciato che il prossimo G20 si svolgerà in Cina nel 2016.