ECONOMIA
Via libera a prestito-ponte
Grecia. Varoufakis contro Tsipras: "Le riforme sono destinate a fallire"
Critico l'ex ministro delle Finanze: "Programma sarà il più grande disastro della storia". Intanto il premier ha varato il rimpasto: cacciati i dissidenti e sostituiti con i fedelissimi. Il parlamento tedesco ha approvato ieri il piano di salvataggio alla Grecia, insieme ad altri 5 parlamenti europei
Rimpasto
Intanto il primo ministro ha varato il rimpasto dopo le tensioni seguite al voto del Parlamento sulle riforme concordate con i creditori. Le sostituzioni complessivamente sono nove, Tsipras ha cacciato i ministri dissidenti e li ha sostituiti con suoi fedelissimi.
Via libera al prestito ponte
Nel frattempo la situazione sul fronte dei finanziamenti si è sbloccata: dall’Ecofin è arrivato il via libera al prestito-ponte da 7,16 miliardi di euro per far fronte alle prime scadente urgenti. Ad annunciare il via libera al prestito-ponte è stato il vicepresidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis. Il denaro, ha ricordato, proviene dai fondi a disposizione del meccanismo Ue per la stabilizzazione finanziaria, l'Efsm, e il via libera da parte del Consiglio Ecofin significa che "ventisette paesi hanno deciso di essere solidali con la Grecia, ma la solidarietà si accompagna con la responsabilità". Il nodo cruciale rimane però ancora il debito
Piano di salvataggio, ok del Bundestag
Intanto aumentano i sì al piano di salvataggio della Grecia deciso all’Eurosummit. Dopo Finlandia e Austria è stata la volta della Germania. Al Bundestag hanno votato a favore 439 deputati, mentre 119 sono stati contrari 119 e 40 si sono astenuti. "È stato un accordo duro per tutte le parti in causa ed è stato l'ultimo tentativo - ha detto la cancelliera Angela Merkel in apertura del dibattito in Aula - Non aiutare la Grecia sarebbe stato da irresponsabili e ci sarebbe stato il rischio caos". "È l'ultimo tentativo per risolvere un caso estremamente difficile" , le ha fatto eco il ministro delle Finanze Schaeuble.