MONDO
Davanti alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato
Iraq, Mogherini: "Non coinvolgere la Nato nel contrasto all'Isis"
Per il ministro degli Esteri serve una coalizione più estesa, che operi in una cornice Onu e a partire dai Paesi arabi e islamici. Sull'Ucraina: "Per la prima volta la tregue regge", ma "non significa che abbiamo risolto il conflitto"
Roma
Per risolvere la crisi in Iraq e Siria “non bisogna coinvolgere la Nato in operazioni che non hanno nulla a che fare con le precedenti”, ma lavorare con una rete di Paesi, anche arabi, in una cornice Onu. Questa la rotta indicata dal ministro degli Esteri Federica Mogherini per fronteggiare l’Isis nel suo intervento davanti alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato per riferire sul vertice dell’Alleanza Atlantica in Galles.
"Arginare i rifornimenti all'Isis"
Mogherini ha sottolineato l'intento di creare una colizione anti-Isis "soprattutto al di fuori della Nato" e "a partire dai Paesi arabi e islamici, con una pluralità di strumenti, non principalmente militari, ma soprattutto dell'aiuto umanitario, su quello del controllo dei flussi economici e finanziari, per arginare i rifornimenti e l'accesso alle risorse dell'Isis, in una cornice Nazioni Unite".
"Nuovo governo iracheno punto di svolta"
Il piano del confronto, sostiene Federica Mogherini, non deve essere quello dello scontro di religioni o di civiltà. “L’Isis è tutto tranne che rispettosa dei riferimenti religiosi”, aggiunge, e per questo quando se ne parla sarebbe opportuno “evitare riferimenti all’Islam”, anche per evitare l’equivalenza fra l’Islam e il terrorismo. Per una stabilizzazione dell’Iraq, il ministro degli Esteri auspica che il nuovo esecutivo insediatosi a Baghdad possa essere fondamentale. "Credo che il nuovo governo iracheno possa segnare un punto di svolta nella gestione unitaria e inclusiva nel Paese”, dice. È la base, spiega, "per un'azione più efficace di stabilizzazione dell'intera regione".
Ucraina, sanzioni sospese per "lanciare messaggi di incoraggiamento"
Sul fronte ucraino, riferisce Federica Mogherini, "per la prima volta c'è un accordo firmato, c'è un piano articolato, preciso e firmato" e "per la prima volta il cessate il fuoco sostanzialmente regge nel corso di ore e giorni", ma questo "non significa che abbiamo la pace in Ucraina orientale o che abbiamo risolto il conflitto". "C'è bisogno – spiega - di lanciare messaggi di incoraggiamento. Per questo abbiamo adottato il pacchetto di sanzioni ma lo abbiamo sospeso".
La tutela dei cristiani nel mondo
Infine, rivolgendo un pensiero alle tre suore italiane uccise in Burundi, il ministro affronta la questione della tutela dei cristiani. "Non si può far finta di niente sul tema del gravissimo attacco ai cristiani in molte parti del mondo".
"Arginare i rifornimenti all'Isis"
Mogherini ha sottolineato l'intento di creare una colizione anti-Isis "soprattutto al di fuori della Nato" e "a partire dai Paesi arabi e islamici, con una pluralità di strumenti, non principalmente militari, ma soprattutto dell'aiuto umanitario, su quello del controllo dei flussi economici e finanziari, per arginare i rifornimenti e l'accesso alle risorse dell'Isis, in una cornice Nazioni Unite".
"Nuovo governo iracheno punto di svolta"
Il piano del confronto, sostiene Federica Mogherini, non deve essere quello dello scontro di religioni o di civiltà. “L’Isis è tutto tranne che rispettosa dei riferimenti religiosi”, aggiunge, e per questo quando se ne parla sarebbe opportuno “evitare riferimenti all’Islam”, anche per evitare l’equivalenza fra l’Islam e il terrorismo. Per una stabilizzazione dell’Iraq, il ministro degli Esteri auspica che il nuovo esecutivo insediatosi a Baghdad possa essere fondamentale. "Credo che il nuovo governo iracheno possa segnare un punto di svolta nella gestione unitaria e inclusiva nel Paese”, dice. È la base, spiega, "per un'azione più efficace di stabilizzazione dell'intera regione".
Ucraina, sanzioni sospese per "lanciare messaggi di incoraggiamento"
Sul fronte ucraino, riferisce Federica Mogherini, "per la prima volta c'è un accordo firmato, c'è un piano articolato, preciso e firmato" e "per la prima volta il cessate il fuoco sostanzialmente regge nel corso di ore e giorni", ma questo "non significa che abbiamo la pace in Ucraina orientale o che abbiamo risolto il conflitto". "C'è bisogno – spiega - di lanciare messaggi di incoraggiamento. Per questo abbiamo adottato il pacchetto di sanzioni ma lo abbiamo sospeso".
La tutela dei cristiani nel mondo
Infine, rivolgendo un pensiero alle tre suore italiane uccise in Burundi, il ministro affronta la questione della tutela dei cristiani. "Non si può far finta di niente sul tema del gravissimo attacco ai cristiani in molte parti del mondo".