MONDO
Il portavoce della Casa Bianca Peter Cook conferma
Isis: colpito in un raid americano su Raqqa il boia Jihadi John
Mohamed Emwazi - questo il nome - compare nei video che mostrano l'uccisione di Steven Sotloff e James Foley, del cooperante americano Abdul-Rahman Kassig, degli inglesi David Haines e Alan Henning, del giornalista giapponese Japanese journalist Kenji Goto, e numerosi altri ostaggi
Il portavoce del Pentagono Peter Cook ha confermato che il raid sarebbe stato condotto giovedì a Raqqa per colpire Mohamed Emwazi - questo il vero nome di Jihadi John - anche se non è ancora stata accertata la morte. Un alto funzionario ha aggiunto che il drone avrebbe colpito un'auto sulla quale viaggiavano il boia e altri membri del gruppo di assassini che si fa chiamare i 'Beatles' per via dell'origine britannica, ma non ha voluto fornire altri dettagli. Per la Bbc parla di elevato grado di certezza che il boia "sia stata ucciso".
Il Pentagono, intanto comunque, ha informato le famiglie delle vittime di "Jihadi John". Lo riferisce la Cnn specificando che funzionari della Difesa hanno informato i congiunti delle vittime statunitensi (James Foley, Steven Sotloff e Peter Kassig) di Jihadi John. Il dipartimento di Stato ha invece notificato la notizia del raid al governo britannico (David Haines e Alan Henning sono stati uccisi dal loro connazionale di origine kuwaitiana) e a quello giapponese (le sue due ultime vittime a gennaio sono stati Haruna Yukawa e Kenji Goto).
"Se il blitz - operato congiuntamente da Usa e Gran Bretagna - avrà avuto successo, e questo ancora non lo sappiamo, sarebbe un colpo al cuore dell'Isis" ha detto il primo ministro inglese David Cameron.
Emwazi compare nei video che mostrano l'uccisione di Steven Sotloff e James Foley, del cooperante americano Abdul-Rahman Kassig, degli inglesi David Haines e Alan Henning, del giornalista giapponese Japanese journalist Kenji Goto, e numerosi altri ostaggi.
Statement from Pentagon Press Secretary Peter Cook on Airstrike in #Raqqa, #Syria pic.twitter.com/zvy9Dn59TW
— Zaid Benjamin (@zaidbenjamin) 13 Novembre 2015
Mohamed Emwazi, è nato in Kuwait nel 1988 ma si è trasferito con la famiglia a Londra all'età di 6 anni dove cresce con un fratello e due sorelle e si laurea in informatica. È diventato uno degli uomini più ricercati al mondo dopo il video della decapitazione del giornalista americano, James Foley, nell'agosto dello scorso anno.
Nei video dove annunciava le macabre esecuzioni degli ostaggi stranieri è sempre comparso con il volto coperto da un passamontagna, completamente vestito di nero e con un coltello in mano. Un anno dopo l'esecuzione di James Foley, il boia viene identificato; mesi dopo i giornali britannici pubblicano una foto con il suo vero volto. E i dettagli sul suo passato. Oggi forse l'epilogo.