MONDO
Diffuso video dell'uccisione del giornalista Goto
Isis, decapitato ostaggio giapponese. Giappone sotto shock, Abe: "Tolleranza zero con il terrorismo"
Dopo le minacce del boia Jhon il Jihadista il Giappone teme nuove attacchi e annuncia una stretta sulle misure di vigilanza contro il terrorismo. La madre: "Tanta rabbia"; a Tokyo manifestazione contro il governo: "Colpa tua Abe". La Giordania: "Faremo di tutto per salvare la vita del piolta ostaggio"
Roma
Rabbia e dolore in Giappone per l'esecuzione del secondo ostaggio giapponese, il reporter freelance Kenji Goto. L'Isis ha diffuso il video della decapitazione del giornalista, un filmato - dopo quello dell'uccisione del contractor Haruna Yukawa - che ha scatenato un'ondata di indignazione. Il premier Shinzo Abe ha parlato di "dolore straziante", di impossibilità "a perdonare i terroristi", di ogni sforzo utile "perchè paghino per i loro crimini". Di fronte al terrorismo assicura "Nessun cedimento, tolleranza zero e ampliamento degli aiuti umanitari". Dura condanna anche dalla comunità internazionale. "Una brutale uccisione" dichiara il presidente americano Obama, "la lotta contro il terrorismo non si fermerà" assicura il Ministro degli Esteri italiano Gentiloni.
A uccidere il giornalista il boia John il jihadista
Nel video Goto indossa la tuta arancione, come i precedenti ostaggi dell’autoproclamato Stato islamico. A ucciderlo è John il jihadista, il boia dall’accento britannico protagonista di altri video simili che minaccia ora Tokyo. "Voi, insieme ai vostri stupidi alleati - afferma mentre impugna la lama con cui sgozzerà l'ostaggio - non avete capito che siamo assetati del vostro sangue. Abe, a causa della tua spericolata decisione di partecipare a una guerra che non potete vincere, questo coltello non solo sgozzerà Kenji, ma continuerà a operare e causare carneficine ovunque la vostra gente si trovi. L'incubo per il Giappone è incominciato".
Allerta sicurezza
Di fonte alle minacce di nuovi attacchi il governo ha annunciato la stretta sulla vigilanza contro il terrorismo. Il ministro degli Esteri Fumio Kishida ha illustrato "l'allerta sicurezza, mobilitando ambasciate e consolati, ai nostri cittadini all'estero", a partire da Paesi a rischio come Algeria, Nigeria, Siria, Pakistan, Yemen e Iraq, dove si stimano oltre 1.500 giapponesi residenti.
La disperazione della madre di Goto
Junko Ishido, la madre di Kenji Goto, ha brevemente incontrato i media presso la sua abitazione di Tokyo. La donna, visibilmente provata, ha detto di avere tanta rabbia da "non riuscire a trovare le parole giuste" per descrivere i sentimenti sul tragico epilogo, malgrado la speranza coltivata fino all'ultimo su una svolta positiva. "Spero che la gente capisca che Kenji era un uomo attento e coraggioso", ha detto.
Manifestazioni di protesta contro il governo
Alcune centinaia di persone hanno manifestato nel pomeriggio a Tokyo davanti all'Ufficio del primo ministro contro Abe e le sue politiche sul ruolo proattivo di Tokyo verso i conflitti internazionali che, come dimostra il caso dei due ostaggi, accusano, comporta rischi. "Colpa tua Abe", si leggeva su un cartello, mentre su un altro ben più grande, c'era la dedica al reporter: "Kenji, sarai vivo nelle nostre memorie". Anche i 200 milioni di dollari di aiuti umanitari promessi poche settimane fa ai Paesi alle prese con lo Stato islamico sono finiti sotto accusa.
Giordania: "Faremo di tutto per salvare ostaggio"
Subito dopo la diffusione del video della decapitazione di Goto la Giordania ribadisce che intende fare "tutto il possibile" per assicurare la liberazione del pilota Muath al Kasasbeh nelle mani dell'Isis: Il portavoce del governo giordano mohammed al-momeni, citato dall'agenzia ufficiale petra, ha precisato che l'amministrazione sta facendo "tutto il possibile per salvare la vita e assicurare il rilascio del suo pilota".
A uccidere il giornalista il boia John il jihadista
Nel video Goto indossa la tuta arancione, come i precedenti ostaggi dell’autoproclamato Stato islamico. A ucciderlo è John il jihadista, il boia dall’accento britannico protagonista di altri video simili che minaccia ora Tokyo. "Voi, insieme ai vostri stupidi alleati - afferma mentre impugna la lama con cui sgozzerà l'ostaggio - non avete capito che siamo assetati del vostro sangue. Abe, a causa della tua spericolata decisione di partecipare a una guerra che non potete vincere, questo coltello non solo sgozzerà Kenji, ma continuerà a operare e causare carneficine ovunque la vostra gente si trovi. L'incubo per il Giappone è incominciato".
Allerta sicurezza
Di fonte alle minacce di nuovi attacchi il governo ha annunciato la stretta sulla vigilanza contro il terrorismo. Il ministro degli Esteri Fumio Kishida ha illustrato "l'allerta sicurezza, mobilitando ambasciate e consolati, ai nostri cittadini all'estero", a partire da Paesi a rischio come Algeria, Nigeria, Siria, Pakistan, Yemen e Iraq, dove si stimano oltre 1.500 giapponesi residenti.
La disperazione della madre di Goto
Junko Ishido, la madre di Kenji Goto, ha brevemente incontrato i media presso la sua abitazione di Tokyo. La donna, visibilmente provata, ha detto di avere tanta rabbia da "non riuscire a trovare le parole giuste" per descrivere i sentimenti sul tragico epilogo, malgrado la speranza coltivata fino all'ultimo su una svolta positiva. "Spero che la gente capisca che Kenji era un uomo attento e coraggioso", ha detto.
Manifestazioni di protesta contro il governo
Alcune centinaia di persone hanno manifestato nel pomeriggio a Tokyo davanti all'Ufficio del primo ministro contro Abe e le sue politiche sul ruolo proattivo di Tokyo verso i conflitti internazionali che, come dimostra il caso dei due ostaggi, accusano, comporta rischi. "Colpa tua Abe", si leggeva su un cartello, mentre su un altro ben più grande, c'era la dedica al reporter: "Kenji, sarai vivo nelle nostre memorie". Anche i 200 milioni di dollari di aiuti umanitari promessi poche settimane fa ai Paesi alle prese con lo Stato islamico sono finiti sotto accusa.
Giordania: "Faremo di tutto per salvare ostaggio"
Subito dopo la diffusione del video della decapitazione di Goto la Giordania ribadisce che intende fare "tutto il possibile" per assicurare la liberazione del pilota Muath al Kasasbeh nelle mani dell'Isis: Il portavoce del governo giordano mohammed al-momeni, citato dall'agenzia ufficiale petra, ha precisato che l'amministrazione sta facendo "tutto il possibile per salvare la vita e assicurare il rilascio del suo pilota".