ECONOMIA
Il presidente di Confindustria
Jobs Act, Squinzi: "Bene, ma da solo non basta"
Per tornare "ad assumere ci vuole l'economia che marcia, ci vuole lavoro, e questo non lo vediamo ancora". Bene invece il Qe di Draghi per il leader di Confindustria che lancia l'allarme disoccupazione
"Il Jobs act - ha spiegato il leader di Confindustria - è sicuramente positivo per le imprese ma non è che gli imprenditori apprezzano il Jobs act e si mettono immediatamente ad assumere". "Per assumere - ha insistito - ci vuole l'economia che marcia ed è fondamentale che il governo Renzi porti avanti tutte le riforme annunciate, quelle istituzionali, la P.A. e la riforma fiscale".
"Se il governo farà le riforme allora sì che ci si potrà aspettare una ripartenza dell'economia", ha sottolineato Squinzi aggiungendo che "se facciamo le riforme si creano le condizioni per schiodare l'Italia dal 49esimo posto" nella classifica della competitività. Perchè, ha continuato, "stiamo ancora strisciando sul fondo" e solo leggeri segnali ci dicono "che stiamo imboccando timidamente la ripresa che è fondamentale".
Squinzi ha poi commentato il Quantitative Easing varato dalla Bce definendolo "una forte spinta" e sottolineando come l'associazione degli industriali sia "molto favorevole all'impulso che Draghi sta cercando di dare a tutta l'Europa".
Infine l'allarme disoccupazione. "Una disoccupazione tra il 12 e il 13%, con quella giovanile oltre il 40%, è un problema che deve farci riflettere perché un paese non può sopravvivere un lungo periodo così". "Abbiamo una qualità di giovani altissima, è nostra responsabilità dare loro un'opportunità", ha concluso Squinzi.