ECONOMIA
La riduzione più forte negli ultimi tre mesi dell'anno
Lavoro, licenziamenti in calo: - 8,4% nel 2015. I dati del Ministero
Il decremento più marcato nel comparto industria; a livello territoriale nelle regioni del Nord si registra una riduzione del 4,4%, rispetto al 3,8% del Mezzogiorno
Cessazione contratti donne - 9,1%
Nel IV trimestre del 2015 si sono registrate 3.104.151 cessazioni di rapporti di lavoro, di queste circa 1.390mila hanno riguardato donne e 1.714mila hanno interessato uomini. Rispetto al IV trimestre 2014 il numero delle cessazioni risulta in diminuzione del 3,6% pari a -117.408 unità. Considerando il genere dei lavoratori interessati dalle conclusioni contrattuali, la variazione negativa è completamente ascrivibile alla componente femminile che registra una riduzione dei contratti cessati del 9,1% a fronte dell`incremento pari a +1,3% della componente maschile.
Al nord - 4,4%, al sud - 3,8%
Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, si registra una variazione significativa a livello territoriale rispetto al dato medio nazionale pari a -3,6% nelle regioni del Nord dove le cessazioni si riducono del 4,4%. Nel Mezzogiorno la riduzione registrata è pari a -3,8%.
Decremento maggiore nel comparto industria
L'analisi per settore di attività economica mostra un decremento generale del numero di cessazioni, rispetto allo stesso trimestre del 2014, in particolare nel comparto industria (-10,9%) e ancor più accentuato nell'Industria in senso stretto (-12%). Nel settore servizi la riduzione delle cessazioni è pari a -5,4%. Un aumento delle cessazioni contrattuali si rileva, invece, nel comparto agricolo: +6%.
Diminuiscono i casi di "cessazione attività"
Da segnalare l'aumento dell'8,9% delle dimissioni da parte del lavoratore e la riduzione del 14,9% dei licenziamenti. Infine, diminuiscono le conclusioni per "cessazione attività", in calo di 5.397 unità (-21,3%) rispetto al IV trimestre dell`anno prima. I lavoratori interessati da cessazioni nel periodo esaminato sono stati 2.390.734 in diminuzione dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2014.