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MONDO

Nel giugno 2015 i bambini rappresentavano il 10%

Migranti, Unicef: Bambini e donne il 60% profughi di arrivati in Europa

La gran maggioranza di minori e donne che arrivano in Europa proviene da Siria, Iraq e Afghanistan

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Quasi il 60% dei rifugiati e migranti che arrivano in Macedonia dalla Grecia attraversando il mar Mediterraneo è composto da bambini e donne. Lo rivela il Fondo delle Nazioni unite per l'infanzia (Unicef), secondo cui più di un terzo di quanti arrivano sulle coste europee ha meno di 18 anni d'età (36%).

I minori, assieme alle donne, rappresentano la maggioranza, fatto che sino ad ora non si era ancora verificato, dice Sarah Crowe, portavoce dell'Unicef. Nel giugno 2015 i bambini erano il 10% dei migranti in arrivo sulle coste europee. Crowe stima anche che il numero di minori potrebbe essere maggiore, perché "molti adolescenti non rivelano la loro vera età sino a quando non arrivano alla loro destinazione".

La gran maggioranza di minori e donne che arrivano in Europa proviene da Siria, Iraq e Afghanistan, le tre nazionalità che incontrano meno ostacoli all'accoglienza nell'Ue. L'Unicef non conosce invece il numero globale in Europa dei bambini non accompagnati, ma sa che 35.400 si loro si sono registrati in Svezia e altri 50mila in Germania.

E l'Organizzazione internazionale delle migrazioni ha fatto sapere oggi che, a gennaio 2016, 60 bambini sono morti nel Mediterraneo. In tutto il 2015 erano stati 270. I decessi totali del primo mese di quest'anno, conteggiando adulti e minori, quest'anno sono stati 368.

 L'Unicef ritiene che, sebbene il numero esatto di minori in movimento non accompagnati o separati non sia noto, 35.400 abbiano richiesto asilo in Svezia, la maggior parte dei quali sono giovani afghani, mentre in Germania si trovano oltre 60.000 adolescenti non accompagnati principalmente provenienti da Siria, Afghanistan e Iraq.

 L'organizzazione ricorda che i bambini hanno bisogno di essere pienamente informati sui loro diritti per richiedere asilo e sulla riunificazione familiare in Europa. Il superiore interesse di ogni singolo bambino non accompagnato dovrebbe essere valutato prima che venga intrapresa qualsiasi tipo di azione. L'Unicef sostiene il diritto di tutti i bambini alla riunificazione familiare, in particolar modo dei bambini che vivono o viaggiano senza famiglia perché sono particolarmente esposti a rischio di abusi e sfruttamento da parte di
trafficanti.

 
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