Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Nepal-A-Kathmandu-chiuso-ai-cargo-aeroporto-a-rischio-gli-aiuti-Trovati-altri-corpi-49b5e073-b742-4e80-9d2a-868f38add3c6.html | rainews/live/ | true
MONDO

Emergenza post-terremoto

Nepal: trovati altri superstiti. A Kathmandu chiuso l'aeroporto ai cargo. Onu: "A rischio gli aiuti"

Alcune crepe nell'unica pista dello scalo hanno costretto le autorità a chiuderlo agli aerei pesanti. Aiuti umanitari a rischio, alcuni paesi chiedono la revoca della restrizione. Intanto continuano le operazioni dei soccorsi: ieri una centenaria (ma la notizia si è appresa solo oggi) è stata estratta viva; tre persone salvate dalle macerie; a Langtang invece in un popolare percorso di trekking ritrovate 51 vittime

(LaPresse)
Condividi
Continua l'emergenza in Nepal ad una settimana dal sisma che ha causato 7.056 morti e 14.123 feriti, un tragico bilancio però provvisorio, destinato ad aumentare secondo quanto annunciato dal governo.

Aeroporto chiuso ai cargo
Allarmanti crepe sono apparse sull'unica pista dell'aeroporto di Kathmandu, lo scalo è stato chiuso ai cargo e l'Onu lancia l'allarme: "A rischio gli aiuti umanitari". Al momento è vietato l'atterraggio di velivoli di peso superiore alle 196 tonnellate  e contro la misura avrebbero già fatto ricorso, secondo il quotidiano Kantipur, alcuni Paesi, come gli Stati Uniti e il Canada, che ne hanno chiesto "l'immediata revoca". La restrizione riguarda solo gli aerei cargo mentre sono funzionanti i collegamenti passeggeri internazionali. 

Continuano i soccorsi
Otto giorni dopo il sisma tre persone sono state recuperate vive sotto le macerie nel distretto di Sindhupalchowk, a nordest della capitale.  Una donna di 100 anni ieri - ma la notizia è stat diffusa solo oggi - è stata estratta ancora viva dalle macerie di una casa nel distretto di Nuwakot. La anziana nepalese, di nome Masu Tung, viveva nel villaggio di Kintang ed è ora ricoverata in un ospedale a Bidur.

Poche le speranze di trovare altri superstiti
"Le scosse di assestamento non si sono fermate e ci aspettiamo che il bilancio finale dei morti sia molto più elevato", ha dichiarato il ministro delle Finanze nepalese. "Ci sono ancora villaggi che sappiamo essere stati rasi al suolo e che non siamo ancora riusciti a raggiungere". I corpi di 51 persone, tra cui sei turisti, sono stati ritrovati in un popolare percorso di trekking nel villaggio nepalese di Langtang, travolto da una frana. Tra i sei turisti morti, uno è francese e l'altro è indiano. Almeno 200 tra alpinisti e sherpa mancano invece ancora all'appello. Due italiani risultano dispersi.

Gli aiuti umanitari
Da Kathmandu un convoglio di aiuti umanitari della Protezione civile italiana composto da un ospedale da campo e 33 operatori, fra cui dieci medici e 14 infermieri. Si prevede che il team, guidato dal responsabile della Protezione civile Massimiliano Borzetti, raggiungerà in serata il villaggio di Bogatitar, nel distretto settentrionale di Rasuwa, a circa 100 chilometri a nord della capitale nepalese.
 
Condividi