MONDO
All'Eliseo summit dei socialisti
Nomine Ue, Mogherini sarà "Lady Pesc". C'è il sostegno anche di Parigi
Renzi: "Consenso unanime dei socialisti europei su di lei come Alto rappresentate per la politica estera e di sicurezza Ue". Durante il vertice in agenda anche la crisi in Ucraina, con l'ipotesi di nuove sanzioni per la Russia
Bruxelles
"Mi pare che ci sia un consenso unanime del Pse su Federica Mogherini come Alto rappresentante" per la politica estera e di sicurezza Ue. Lo ha detto il premier Matteo Renzi al termine del summit del Pse a Parigi, che ha preceduto il vertice europeo in programma nel pomeriggio a Bruxelles. Sul tavolo dell'incontro ci saranno le nomine Ue ma anche la crisi ucraina. Il via libera al ruolo di "Lady Pesc" per il nostro ministro degli Esteri è poi arrivato anche dal presidente francese Francois Hollande che ha ribadito il sostegno di Parigi.
Sulla scelta del prossimo commissario europeo agli affari economici, per il quale circola il nome del francese Pierre Moscovici, Renzi ha poi ribadito che si aspetta che sarà un politico della famiglia socialista, ma ha anche sottolineato che la decisione spetta al presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker.
Renzi ha anche fatto sapere che i socialisti europei non presenteranno alcuna candidatura per la poltrona di presidente del Consiglio dell'Ue, spianando in questo modo la strada alla nomina di Federica Mogherini ad Alto rappresentante della politica estera dell'Ue. "Sicuramente nel Pse ci sono personalità in grado di ricoprire questo ruolo, ma si è scelto di non formalizzare alcuna candidatura" socialista per il ruolo di presidente del Consiglio europeo, ha spiegato il premier italiano a poche ore dal vertice europeo di Bruxelles sulle nomine.
Tusk probabile presidente del Consiglio Europeo
La nomina a presidente del Consiglio Europeo del popolare polacco Donald Tusk - con l'appoggio di Merkel e dell'inglese David Cameron e che risponderebbe all'esigenza di dare un incarico di peso al gruppo dei Paesi dell'Est - sarebbe ancora insidiata dall'ipotesi Helle Thorning-Schmidt, la premier socialdemocratica danese. Una volta sciolto il nodo delle nomine per i 'top-job' Ue da parte dei leader dei 28, toccherà poi al presidente della prossima Commissione, Jean-Claude Juncker, procedere in tempi rapidi all'assegnazione dei portafogli ai nuovi commissari in modo da arrivare, possibilmente a inizio novembre, all'insediamento del nuovo esecutivo che dovrà comunque passare prima l'esame dell'Europarlamento.
La crisi ucraina
"Dobbiamo dire chiaramente che se la Russia è in guerra con l'Ucraina, Paese che vuole entrare in Ue, è come se fosse in guerra con l'Europa e per questo dobbiamo aiutare l'Ucraina militarmente affinché si difenda", ha poi detto il presidente lituano Dalia Grybauskaite entrando al summit Ue.
Il 6 ottobre vertice in Italia sulla crescita
Il vertice si terrà in Italia. La conferma è arrivata anche dal presidente francese Francois Hollande: "Abbiamo sostenuto la proposta del primo ministro italiano di tenere un summit dei Ventotto in Italia il 6 ottobre", ha spiegato. All'incontro seguirà "un vertice dell'Eurozona, se i nostri partner accetteranno" ha aggiunto.
Rilanciare investimenti e crescita
Per intervenire al più presto sulla situazione economica europea, inoltre, è già stato deciso di inserire nelle conclusioni del summit un paragrafo in cui si chiede ai ministri delle Finanze di studiare nuovi interventi urgenti per rilanciare investimenti e crescita. Invertendo la tendenza che ha portato l'Ue - e in particolare l'Eurozona - a registrare un aumento del Pil totalmente insoddisfacente, un rischio deflazione crescente e una disoccupazione inaccettabile.
Sulla scelta del prossimo commissario europeo agli affari economici, per il quale circola il nome del francese Pierre Moscovici, Renzi ha poi ribadito che si aspetta che sarà un politico della famiglia socialista, ma ha anche sottolineato che la decisione spetta al presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker.
Renzi ha anche fatto sapere che i socialisti europei non presenteranno alcuna candidatura per la poltrona di presidente del Consiglio dell'Ue, spianando in questo modo la strada alla nomina di Federica Mogherini ad Alto rappresentante della politica estera dell'Ue. "Sicuramente nel Pse ci sono personalità in grado di ricoprire questo ruolo, ma si è scelto di non formalizzare alcuna candidatura" socialista per il ruolo di presidente del Consiglio europeo, ha spiegato il premier italiano a poche ore dal vertice europeo di Bruxelles sulle nomine.
Tusk probabile presidente del Consiglio Europeo
La nomina a presidente del Consiglio Europeo del popolare polacco Donald Tusk - con l'appoggio di Merkel e dell'inglese David Cameron e che risponderebbe all'esigenza di dare un incarico di peso al gruppo dei Paesi dell'Est - sarebbe ancora insidiata dall'ipotesi Helle Thorning-Schmidt, la premier socialdemocratica danese. Una volta sciolto il nodo delle nomine per i 'top-job' Ue da parte dei leader dei 28, toccherà poi al presidente della prossima Commissione, Jean-Claude Juncker, procedere in tempi rapidi all'assegnazione dei portafogli ai nuovi commissari in modo da arrivare, possibilmente a inizio novembre, all'insediamento del nuovo esecutivo che dovrà comunque passare prima l'esame dell'Europarlamento.
La crisi ucraina
"Dobbiamo dire chiaramente che se la Russia è in guerra con l'Ucraina, Paese che vuole entrare in Ue, è come se fosse in guerra con l'Europa e per questo dobbiamo aiutare l'Ucraina militarmente affinché si difenda", ha poi detto il presidente lituano Dalia Grybauskaite entrando al summit Ue.
Il 6 ottobre vertice in Italia sulla crescita
Il vertice si terrà in Italia. La conferma è arrivata anche dal presidente francese Francois Hollande: "Abbiamo sostenuto la proposta del primo ministro italiano di tenere un summit dei Ventotto in Italia il 6 ottobre", ha spiegato. All'incontro seguirà "un vertice dell'Eurozona, se i nostri partner accetteranno" ha aggiunto.
Rilanciare investimenti e crescita
Per intervenire al più presto sulla situazione economica europea, inoltre, è già stato deciso di inserire nelle conclusioni del summit un paragrafo in cui si chiede ai ministri delle Finanze di studiare nuovi interventi urgenti per rilanciare investimenti e crescita. Invertendo la tendenza che ha portato l'Ue - e in particolare l'Eurozona - a registrare un aumento del Pil totalmente insoddisfacente, un rischio deflazione crescente e una disoccupazione inaccettabile.