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MONDO

Le trattative

Nucleare Iran, slitta l'accordo. Ma i colloqui proseguono

Il ministro degli Esteri iraniano: "Occorre più tempo". La Casa Bianca: "I negoziati continuano. Ci sono stati progressi importanti, ma ci sono ancora ostacoli all'accordo". 

Il presidente iraniano
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Slitta la fumata bianca per l'accordo sul nucleare iraniano. Il primo a far capire che l'intesa non sarebbe andata in porto a breve è stato il ministro degli Esteri di Teheran, Mohamad Javad Zarif, che ha parlato della necessità di più tempo per raggiungere un'intesa. 

La conferma della Casa Bianca
Poi è arrivata la conferma del portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest: "I negoziati di Vienna continuano. Ci sono stati progressi importanti su questioni chiave, ma ci sono ancora ostacoli all'accordo" ha detto, precisando che finché saranno utili i colloqui andranno avanti.

Il tweet del presidente Rohani
Uno slittamento che sembra aver colto alla sprovvista il presidente iraniano Hassan Rohani che su Twitter ha scritto e poi rimosso un tweet che cantava vittoria per il raggiungimento di un accordo. 

L'ostacolo principale 
Secondo le indiscrezioni, l'ostacolo principale è ancora l'embargo sulle armi convenzionali e missili balistici che Teheran vuole revocato immediatamente. Su questa linea ci sono anche la Russia e la Cina, tradizionali fornitori di armi all'Iran, mentre sono contrari gli Usa, che tengono conto anche delle preoccupazioni dei loro alleati nella regione mediorientale: Israele in prima fila.

Israele contrario all'intesa
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ribadito tutta la sua contrarietà all'intesa. Mentre il suo ministro dell'Energia, Yuval Steinitz, ha affermato che quello che si profila "è un cattivo accordo, pieno di scappatoie".

Il negoziato avviato quasi due anni fa
Di certo le delegazioni iraniana e dei Paesi del '5+1' (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Franca e Germania) stanno facendo di tutto per concludere positivamente il negoziato, avviato quasi due anni fa. Avrebbero dovuto chiudere entro il 30 giugno, poi hanno spostato la scadenza al 7 luglio, e ancora al 10 e poi alla mezzanotte del 13 luglio. E ormai un giorno in più o uno in meno non conta granché.

 
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