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MONDO

Il discorso

Nucleare iraniano, Obama: Senza accordo il rischio era la guerra

"Israele ha ragione ad essere inquieto - dice il presidente Usa - ma senza l'intesa i rischi sarebbero stati maggiori"

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"Con questo accordo abbiamo ridotto le loro possibilità di sviluppare un programma nucleare di tipo bellico". Il presidente americano Barck Obama spiega agli Stati Uniti l'accordo sul nucleare siglato con quello che sino a ieri era 'l'arcinemico' Iran. Un accordo bocciato su tutta la linea dallo storico alleato Israele e che deve passare per il voto del Congresso Usa, a maggioranza conservatrice, e che proprio in ambienti repubblicani non convince tutti. E proprio al Congresso il presidente ha detto di aspettarsi un "robusto dibattito".

"Senza accordo con l'Iran non ci sarebbe alcun controllo sul programma nucleare iraniano", ha spiegato il presidente Usa, sottolineando come ora siano stati posti limiti severi. "Se l'Iran dovesse violare gli impegni - ha aggiunto -, ci sarebbero conseguenze reali". 

"L'alternativa all'intesa con l'Iran è un aumento del rischio di una guerra e dei rischi per la nostra sicurezza nazionale". Le cose "o si risolvono con i negoziati o con la forza, con la guerra, sono queste le due alternative", ha continuato in conferenza stampa Obama sottolineando come "l'accordo è la prova della leadership dell'America e della sua diplomazia".

Il presidente Usa ha comunque voluto ricordare che, nonostante l'accordo, tra Washington e Teheran continuano a "esserci profonde differenze". "L'intesa - ha spiegato Obama - non risolve infatti tutte le minacce dell'Iran". "L'accordo è un evento storico", che impedisce all'Iran di avere la bomba nucleare. E grazie a questo, ha aggiunto, anche se restano comprensibili e legittime le preoccupazioni israeliane, in realtà le minacce nei confronti di Tel Aviv "diminuiscono".

Differenze a parte, il presidente Usa ha voluto ricordare che il dialogo deve andare avanti a tutto campo. "E speriamo che Teheran cominci a comportarsi diversamente nella regione, diventando meno aggressiva e meno ostile", ha concluso.
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