ECONOMIA
Il ministro a margine del G20 di Istanbul
Padoan-Varoufakis, pace fatta: "Debito italiano sostenibile, non c'è alternativa a Grecia nell'euro"
"Con il collega greco ci siamo chiariti, c'è stato uno scambio di messaggi e l'obiettivo è trovare una soluzione condivisa per la Grecia a partire dall'Eurogruppo", lo dice il ministro delle finanze italiano che spegne le polemiche spiegando che "non c'è un piano B" rispetto alla permanenza della Grecia nell'euro
Il chiarimento, ha proseguito Padoan, "era assolutamente necessario perché non si può mettere in discussione la solidità e la sostenibilità del debito pubblico italiano, che andrà migliorando nel prossimo trimestre e nel prossimo anno".
Secondo il ministro, "le istituzioni europee sono molto aperte a trovare una soluzione che sia nell'interesse di tutti". Al momento, ha sottolineato Padoan, "non c'é un piano B. Innanzi tutto dobbiamo vedere il piano A", che è quello che prevede la permanenza nella moneta unica della Grecia. Tocca ora alla Grecia "presentare e considerare con i colleghi dell'Eurogruppo ciò che vogliono fare". Per ora, ha rilevato l'inquilino di via XX settembre, "c'è un programma che deve essere completato e la Grecia deve dire cosa vuole fare. Abbiamo sentito tante cose, sapremo dal collega greco quali sono le intenzioni del governo. E' inutile fare congetture".
Anche per questo, ha insistito Padoan, "è inutile e non positivo reagire al sentito dire. Tra due giorni ci sarà un Eurogruppo: quella è la sede istituzionale per discuterne tutti insieme. Ci possono essere frasi che scappano ma è importante che ci sia un dialogo comune e fare attenzione quando si parla di altri Paesi".
Padoan ha quindi rivendicato "con forza come l'Italia, durante il suo semestre di presidenza, abbia messo in cima all'agenda la questione della crescita, dell'occupazione e degli investimenti, che sono oggi nell'agenda di tutta l'Europa". In particolare, il ministro ha citato il piano Juncker, la comunicazione della Commissione sulla flessibilità del Patto di stabilità e, a livello nazionale, le riforme strutturali. "Anche la svolta della Bce", ha fatto notare il ministro, "è molto importante". Insomma, ha concluso, "ci sono molti segnali che la crescita e l'occupazione sono quello che l'Europa sta perseguendo e di questo non potrà che beneficiare anche la Grecia".