MONDO
L'operazione è scattata alle 4.30 del mattino
Parigi, blitz teste di cuoio a covo terroristi. Hollande: "E l'Isis che ha portato la guerra da noi"
"Lo Stato di emergenza restringerà temporaneamente le nostre libertà, ma le misure d'emergenza serviranno per ristabilire le nostre libertà in futuro" ha aggiunto Hollande. Le sue parole arrivano dopo il blitz forze di sicurezza francesi contro una cellula terroristica a Saint Denis. Fermate 7 persone, 3 delle quali nell'appartamento preso di mira dalle forze dell'ordine
Parigi
"Siamo in guerra contro il terrorismo che ha deciso di dichiararci guerra". Così il presidente Hollande alla conferenza dei sindaci a Parigi. Le azioni di oggi ci confermano che siamo in guerra", ha detto. Parlando dopo il blitz a Saint-Denis, Hollande ha aggiunto che è stato 'l'esercito islamico' "a decidere di farci la guerra": "Daesh (l'Isis, ndr) dispone di un esercito - ha sottolienato - di risorse finanziarie, petrolifere, occupa un territorio, ha complicità in Europa, commette massacri laggiù e ha ucciso qui".
Il presidente francese ha poi aggiunto: "Lo Stato di emergenza restringerà temporaneamente le nostre libertà, ma le misure serviranno per ristabilire le nostre libertà in futuro".
"Non cediamo alla tentazione di chiuderci in noi stessi, non cediamo alla paura, agli eccessi. La vasta coesione sociale è la risposta migliore. Saremo implacabili contro qualsiasi manifestazione di odio" ha poi sottolineato.
Il blitz
Le parole di Hollande arrivano dopo il blitz delle forze di sicurezza francesi contro una cellula terroristica a Saint Denis, un sobborgo alle porte di Parigi. Nel corso dell'operazione sono state fermate 7 persone, 3 delle quali nell'appartamento preso di mira dalle forze dell'ordine. Almeno due terroristi sono morti, fra loro una donna kamikaze che si è fatta esplodere all'arrivo degli agenti.
Il blitz delle teste di cuoio è scattato intorno alle 4.30 del mattino in un covo a 800 metri dallo Stade de France, uno degli obiettivi degli attentatori di venerdì sera.
Il procuratore: "Impossibile dare le identità delle persone fermate"
"E' impossibile dare le identità delle persone fermate, è in corso la loro identificazione". Lo ha detto il procuratore di Parigi, arrivato a Saint-Denis, aggungendo che l'operazione è stata decisa dopo che le indagini hanno indicato l'appartamento "come possibile rifugio di Abdelhamid Abaaoud, considerato la mente degli attentati di venerdi scorso. La presenza dell'uomo nel covo quindi non è stata confermata, dopo che fonti belghe avevano affermato che era stato ucciso.
Cazeneuve: terroristi arrestati oggi avrebbero colpito
"I terroristi arrestati oggi nel blitz a Saint-Denis "avrebbero potuto colpire" assicura il ministro dell'Interno francese Bernard Cazeneuve all'Assemblea
nazionale.
E' caccia a auto terrorista in fuga
Le autorità francesi intanto hanno diramato un bollettino in tutta Europa per segnalare una Citroen Xsara che potrebbe essere l'auto utilizzata per fuggire da Salah Abdeslam, uno dei ricercati per gli attacchi di Parigi. Lo riferisce un funzionario della sicurezza spagnola, secondo cui l'avviso è stato inviato alle autorità di tutta Europa. Le autorità spagnole hanno trasmesso l'avviso alla polizia di frontiera della Catalogna. Il bollettino, con la descrizione della vettura, è stato pubblicato anche da El Espanol on line.
Fratelli Abdeslam sentiti da polizia prima attacchi
La polizia belga aveva interrogato i due fratelli Brahim e Salah Abdeslam prima degli
attacchi a Parigi ma "non c'erano elementi di pericolosità", spiegano dalla procura federale di Bruxelles. Brahim, 31 anni, uno dei kamikaze fattosi esplodere durante
gli attacchi di Parigi, "voleva andare in Siria, ma è riuscito solo ad arrivare in Turchia", spiega il portavoce della procura Eric Van Der Sypt. Era stato interrogato al suo ritorno, col fratello Salah, ancora ricercato.
Testimone incinta di 8 mesi: ancora bloccata in casa
Nel frattempo le operazioni di sicurezza stanno causando disagi ai cittadini: "Sono ancora chiusa in casa, io e il mio compagno non possiamo uscire, nemmeno affacciarci alla finestra. Lui ha provato a guardare sulla strada ma i gendarmi ci hanno detto di rientrare". A blitz concluso Johanna, incinta di 8 mesi, che abita vicino al palazzo dell'operazione antiterrorismo di stamani a Saint-Denis, parla al telefono con l'Ansa. "Ci hanno detto che non possiamo ancora uscire. Ma stiamo bene, ora che tutto è finito. Il mio compagno è solo impaziente", dice la donna, circa 30 anni.
Il presidente francese ha poi aggiunto: "Lo Stato di emergenza restringerà temporaneamente le nostre libertà, ma le misure serviranno per ristabilire le nostre libertà in futuro".
"Non cediamo alla tentazione di chiuderci in noi stessi, non cediamo alla paura, agli eccessi. La vasta coesione sociale è la risposta migliore. Saremo implacabili contro qualsiasi manifestazione di odio" ha poi sottolineato.
Il blitz
Le parole di Hollande arrivano dopo il blitz delle forze di sicurezza francesi contro una cellula terroristica a Saint Denis, un sobborgo alle porte di Parigi. Nel corso dell'operazione sono state fermate 7 persone, 3 delle quali nell'appartamento preso di mira dalle forze dell'ordine. Almeno due terroristi sono morti, fra loro una donna kamikaze che si è fatta esplodere all'arrivo degli agenti.
Il blitz delle teste di cuoio è scattato intorno alle 4.30 del mattino in un covo a 800 metri dallo Stade de France, uno degli obiettivi degli attentatori di venerdì sera.
Il procuratore: "Impossibile dare le identità delle persone fermate"
"E' impossibile dare le identità delle persone fermate, è in corso la loro identificazione". Lo ha detto il procuratore di Parigi, arrivato a Saint-Denis, aggungendo che l'operazione è stata decisa dopo che le indagini hanno indicato l'appartamento "come possibile rifugio di Abdelhamid Abaaoud, considerato la mente degli attentati di venerdi scorso. La presenza dell'uomo nel covo quindi non è stata confermata, dopo che fonti belghe avevano affermato che era stato ucciso.
Cazeneuve: terroristi arrestati oggi avrebbero colpito
"I terroristi arrestati oggi nel blitz a Saint-Denis "avrebbero potuto colpire" assicura il ministro dell'Interno francese Bernard Cazeneuve all'Assemblea
nazionale.
E' caccia a auto terrorista in fuga
Le autorità francesi intanto hanno diramato un bollettino in tutta Europa per segnalare una Citroen Xsara che potrebbe essere l'auto utilizzata per fuggire da Salah Abdeslam, uno dei ricercati per gli attacchi di Parigi. Lo riferisce un funzionario della sicurezza spagnola, secondo cui l'avviso è stato inviato alle autorità di tutta Europa. Le autorità spagnole hanno trasmesso l'avviso alla polizia di frontiera della Catalogna. Il bollettino, con la descrizione della vettura, è stato pubblicato anche da El Espanol on line.
Fratelli Abdeslam sentiti da polizia prima attacchi
La polizia belga aveva interrogato i due fratelli Brahim e Salah Abdeslam prima degli
attacchi a Parigi ma "non c'erano elementi di pericolosità", spiegano dalla procura federale di Bruxelles. Brahim, 31 anni, uno dei kamikaze fattosi esplodere durante
gli attacchi di Parigi, "voleva andare in Siria, ma è riuscito solo ad arrivare in Turchia", spiega il portavoce della procura Eric Van Der Sypt. Era stato interrogato al suo ritorno, col fratello Salah, ancora ricercato.
Testimone incinta di 8 mesi: ancora bloccata in casa
Nel frattempo le operazioni di sicurezza stanno causando disagi ai cittadini: "Sono ancora chiusa in casa, io e il mio compagno non possiamo uscire, nemmeno affacciarci alla finestra. Lui ha provato a guardare sulla strada ma i gendarmi ci hanno detto di rientrare". A blitz concluso Johanna, incinta di 8 mesi, che abita vicino al palazzo dell'operazione antiterrorismo di stamani a Saint-Denis, parla al telefono con l'Ansa. "Ci hanno detto che non possiamo ancora uscire. Ma stiamo bene, ora che tutto è finito. Il mio compagno è solo impaziente", dice la donna, circa 30 anni.