ECONOMIA
I dati
Pil, Istat: +0,2% nel secondo trimestre. La ripresa dell'Italia non decolla
La Germania registra una crescita dello 0,4% del Pil destagionalizzato nel secondo trimestre rispetto ai primi tre mesi. L'economia francese è invece stagnante nel secondo trimestre
dell'economia, Pier Carlo Padoan. "Dopo 13 trimestri consecutivi di calo tendenziale, - ha aggiunto - abbiamo due trimestri di crescita. Il Paese può e deve fare di meglio: le riforme strutturali e la politica economica favoriranno l'accelerazione".
"E' quello che ci aspettavamo. Purtroppo è la conferma che non c'è una ripartenza vera". Con queste parole Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it, ha commentato la crescita dello 0,2% del Pil italiano nel secondo trimestre di quest'anno.
Il secondo trimestre del 2015 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al secondo trimestre del 2014. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura, di un aumento nei servizi, e di una variazione nulla nell'insieme dell'industria (industria in senso stretto e costruzioni). Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.
Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% negli Stati Uniti e dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,3% negli Stati Uniti e del 2,6% nel Regno Unito.
Germania: Pil secondo trimestre +0,4%, sotto stime
Cresce meno del previsto l'economia della Germania nel secondo trimestre dell'anno. Il Pil segna un rialzo dello 0,4%, secondo quanto rende noto l'Istat tedesco. Le previsioni erano per una crescita dello 0,5%. A pesare la crisi Greca e il rallentamento della Cina.
Francia: Pil secondo trimestre invariato, sotto attese
Economia francese stagnante nel secondo trimestre. Il Pil nel periodo aprile-giugno è rimasto invariato rispetto al primo trimestre che era cresciuto di un rivisto 0,7%. Lo ha reso noto l'Ufficio di statistica di Parigi, secondo quanto riporta Bloomberg. Il dato è inferiore alle stime degli analisti (+0,2%). Rispetto al secondo trimestre 2014 segna +1%.
Cala il debito pubblico
Nei primi sei mesi del 2015, il debito pubblico italiano è aumentato di 68,7 miliardi a 2.203 miliardi. Si legge nel supplemento al Bollettino statistico di Bankitalia, da cui emerge che il fabbisogno complessivo è stato pari a 18,5 miliardi mentre le disponibilità liquide del Tesoro sono aumentate di 54,5 miliardi. Nel semestre le entrate tributarie sono state pari a 187,1 miliardi, in lieve diminuzione. Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato a giugno sono state pari a 41,0 miliardi, in diminuzione rispetto allo stesso mese del 2014 (42,7 miliardi).