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Coronavirus

Primo sabato in 'giallo', è assalto a centri storici e spiagge

Ristoranti pieni, lungomari affollati e centri storici in festa hanno caratterizzato la giornata. Sono così partiti i primi appelli a rispettare le prescrizioni per evitare che il giallo ridiventi arancione o rosso

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Complice il clima primaverile,milioni di italiani in libera uscita nel primo sabato 'giallo'in quasi tutte le regioni (restano arancioni solo Puglia,Sicilia, Umbria e Alto Adige). Ristoranti presi d'assalto, lungomari affollati e centri storici in festa hanno caratterizzato la giornata. Sette su dieci hanno pranzato fuori secondo la Coldiretti. Sono così partiti i primi appelli a rispettare le prescrizioni per evitare che il giallo ridiventi arancione o rosso.

La voglia di uscire si è fatta sentire in particolare a Roma, per la gioia dei ristoratori dopo mesi bui. La Fiepet Confesercenti parla di "dati impressionanti" e stima un fatturato di 5 milioni di euro solo per questo sabato in tuttala provincia. Folla sul lungomare di Ostia e al centro della Capitale, con la polizia locale costretta a chiudere temporaneamente vari punti di via del Corso ed altre zone per far defluire le persone, La sindaca Virginia Raggi invita tutti"al rispetto delle regole: indossiamo la mascherina e manteniamo il distanziamento previsto. Ricordiamoci che l'emergenza non è finita. Non vanifichiamo gli sforzi fatti".

Scene analoghe nel resto del Paese. A Napoli enormi serpentoni di cittadini nelle vie dello shopping, sul lungomare e in fila per gli aperitivi. A Torino allarme per la movida selvaggia a Vanchiglia, luogo molto frequentato dai giovani. Clienti in attesa fuori da diversi negozi e tutti i posti disponibili occupati nei bar a Milano. A Venezia pieni all'inverosimile nel pomeriggio i consueti luoghi di ritrovo dei giovani a Rialto, in Campo degli Osmenisi e Campo Bella Viella ai piedi del Tribunale. A Palermo, nonostante la zona arancione e le ordinanze anti-assembramento, la temperatura di 26 gradi ha fatto scattare la corsa alla spiaggia di Mondello.

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