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MONDO

La conferenza di pace Ginevra 2

Siria: stallo nei negoziati. Brahimi si scusa con il popolo siriano

Il mediatore delle Nazioni Unite ha fatto sapere che le parti avrebbero acconsentito a partecipare a un terzo round di colloqui, ma non si è riusciti a fissare nessuna data. Dall'inizio del conflitto, fa sapere l'Osservatorio siriano per i diritti umani, sarebbero oltre 140 mila le vittime

Il mediatore internazionale Brahimi
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Si è detto  dispiaciuto per i pochi risultati raggiunti e si è scusato con il popolo siriano il mediatore internazionale delle Nazioni Unite per la Siria, Lakhdar Brahimi, al termine del secondo round di incontri tra regime e opposizione alla conferenza di pace Ginevra 2. “In questi due round non li abbiamo aiutati molto”, ha detto riferendosi ai siriani vittime del conflitto che prosegue da quasi tre anni.

Brahimi ha fatto sapere che le parti hanno acconsentito a partecipare a un terzo giro di colloqui, per i quali però non è stata fissata nessuna data. "Almeno abbiamo raggiunto un accordo sull'agenda. Ma dobbiamo anche trovare un accordo su come affrontarla”, ha affermato.

Francia e Gran Bretagna: Damasco è responsabile dello stallo
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama fa sapere che sta esplorando nuove opzioni, che potrebbero passare anche per una stabilizzazione della regione. Il ministro degli Esteri britannico, William Hague, accusa il regime di Damasco di essere responsabile dell'insuccesso dei negoziati di pace a Ginevra. Stesse accuse su Damasco piovono anche dal francese Laurent Fabius.

Arabia Saudita: missili aerei ai ribelli
Il fallimento del secondo round di colloqui spinge l'Arabia Saudita ad ignorare il no americano e a fornire ai ribelli i missili antiaerei portatili. Si tratta di armi tra le più moderne e letali, di fabbricazione cinese, in grado di cambiare le sorti del conflitto, togliendo ai governativi la superiorità aerea. Lo riferisce il Wall Street Journal citando fonti diplomatiche arabe e occidentali. Gli Stati Uniti, che avrebbero per ora fatto finta di non vedere i rifornimenti da Riad anche alle frange più estremiste anti-Assad, temono da sempre che se le armi possano finire nelle mani delle forze qaediste ed essere poi utilizzate in attentati contro aerei di linee occidentali. 

Tra anni di conflitto. Con Ginevra 1 l'evacuazione di Homs
L'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha fatto sapere che dall'inizio del conflitto le vittime sarebbero più di 140.000. Secondo l'organizzazione dell'opposizione in esilio con sede a Londra, di queste oltre la metà sarebbero semplici civili, più di 71 mila. Tra loro 7.626 bambini e 5.064 donne. 
L'evacuazione della parte vecchia di Homs, sotto assedio da oltre 600, è stato l'unico risultato del primo round di colloqui tra il governo e i ribelli.  Una pausa umanitaria raggiunta per liberare parte dei civili, soprattutto donne anziani e bambini, rimasti bloccati dall’assedio di Homs, senza cibo e sostegno. 
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