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MONDO

Lotta al terrorismo

Raid russi in Siria, uccisi 7 civili a Idlib. Mosca: attacchi dureranno 3 o 4 mesi

Nuovi raid russi in Siria: 7 civili sarebbero rimasti uccisi nei bombardamenti a Idlib. Washington accusa la Russia di colpire anche i miliziani anti-Assad alleati degli Usa. Mosca smentisce e annuncia: i raid dureranno 3 o 4 mesi 

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I jet russi hanno compiuto nuovi raid su diversi villaggi della provincia di Idlib, nel nord-ovest della Siria, provocando almeno altre 7 vittime civili, secondo l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). La provincia di Idlib è controllata da una coalizione di gruppi armati islamisti, tra i quali i qaedisti di al Nusra.

Raid russi in Siria
Intanto, il Pentagono sta "valutando" se gli Stati Uniti debbano usare la forza militare per proteggere i ribelli anti-Assad da essi addestrati in Siria se questi vengono bersagliati dai raid della Russia. Lo si apprende da fonti ufficiali dello stesso dipartimento della difesa, anche se finora il ministro, Ash Carter, ha rifiutato di parlarne.

Secondo le fonti, che hanno chiesto di restare anonime, se ne discute all'interno dei vertici militari e fra i dirigenti politici del Pentagono, dove si valutano i pro e i contro e i rischi connessi a un'eventuale uso della forza in risposta agli attacchi russi. C'è anche il timore che fra Russia e Stati Uniti si inneschi una pericolosa escalation di contatti armati. Del resto nei mesi scorsi dirigenti americani hanno reso noto che i ribelli addestrati in America - che al momento si calcola siano un'ottantina operativi in territorio siriano, soprattutto nel nord - avrebbero ricevuto appoggio dalle forze aeree nel caso di attacchi da parte delle truppe di Assad o dell'Isis.    

Washington nella videoconferenza con Mosca della notte ha insistito perché i raid russi si concentrino solo ed esclusivamente sull'Isis e non sui ribelli opposti al regime di Bashar al Assad, fra i quali ci sono quelli addestrati dagli Usa. E il Segretario di Stato, John Kerry, ha ribadito da parte sua: "La cosa importante è che la Russia non indirizzi le sue azioni contro altri che non sia l'Isis. Questo è chiaro e lo abbiamo fatto presente in maniera chiara". 

I raid dureranno "tre o quattro mesi"
I raid aerei russi in Siria dureranno "tre o quattro mesi" e si intensificheranno. Lo ha detto il presidente della commissione esteri della Duma, Aleksey Pushkov, parte della delegazione russa del presidente Vladimir Putin a Parigi. "C'è sempre il rischio di perdite di tempo, ma a Mosca stanno parlando di tre o quattro mesi" ha detto Pushkov, il capo della commissione esteri della Camera bassa del Parlamento russo, alla radio francese Europe 1.

Vertice Putin-Merkel-Hollande
Il presidente francese Francois Hollande, che prima dell'inizio del vertice sull'Ucraina a Parigi questo pomeriggio incontrerà Vladimir Putin per parlare di Siria, non nasconde la sua preoccupazione. Così come giovedì sera aveva fatto la Casa Bianca, descrivendo come "indiscriminati" i raid russi contro le milizie anti Assad e denunciando il "rischio, per la stessa Russia, di essere trascinata ancora più profondamente nel conflitto". Hollande ha quindi sottolineato come sia "importante" che Mosca rispetti la sua parola, ovvero quello che ha affermato il ministro degli esteri Sergei Lavrov, secondo cui gli obbiettivi sono gli stessi di quelli della coalizione a guida americana. "I raid devono, indipendentemente da chi li compie, essere mirati contro Daesh e nessun altro gruppo", ha invece affermato Hollande.

Kadyrov: arrestato gruppo simpatizzanti in Cecenia
Le forze speciali hanno arrestato in Cecenia un gruppo di simpatizzanti dell'Isis. Lo ha reso noto il leader ceceno Ramzan Kadyrov. "C'erano tre persone, due simpatizzanti e un adepto. Li abbiamo scoperti e arrestati", ha spiegato al servizio russo delle notizie. L'Isis ha cominciato ad arruolare persone da famiglie rispettabili, ha aggiunto, "perché sanno che se una persona di una famiglia del genere dice qualche cosa sarà importante. Per questo fanno di tutto per arruolare una persona così piuttosto che altre cento persone".

 
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