MONDO
blitz antiterrorismo
Ferito e arrestato a Bruxelles Salah Abdeslam, il "regista" delle stragi di Parigi
Finisce dopo 127 giorni la latitanza di Salah Abdeslam. Il ricercato numero uno per le stragi di Parigi è stato ferito a una gamba e arrestato dalle forze speciali a Molenbeek, il quartiere di Bruxelles dove è cresciuto. Arrestate altre 4 persone: un complice, anche lui ferito, e la famiglia che li ospitava
L'operazione è stata lanciata in seguito al ritrovamento delle impronte e del dna del jihadista nell'appartamento perquisito martedì a Forest. Il terrorista è ricoverato in ospedale, controllato a vista.
Oltre ad Abdeslam, sono stati arrestati un complice, anche lui ferito, e tre componenti della famiglia che li ospitava. "Un totale di cinque persone sono state arrestate in tre raid effettuati questo pomeriggio", ha riferito il portavoce della procura federale belga, Thierry Werts.
Il premier Michel conferma l'arresto di Abdeslam
Seduto in conferenza stampa accanto al presidente francese, François Hollande, il premier belga Charles Michel ha confermato l'arresto di Abdeslam, ultimo componente vivente del commando terrorista che ha seminato il terrore a Parigi. "E' un'operazione particolarmente importante nel quadro della battaglia per la democrazia", ha detto Michel, segnalando che nei giorni scorsi ci sono state "più di 100 perquisizioni, 58 persone sono state fermate". Ha poi raccontato di aver ricevuto i complimenti del presidente Usa, Barack Obama.
Il presidente Hollande: la Francia chiederà subito l'estradizione
"Il livello di minaccia per la sicurezza rimane molto alto, non solo in Francia", ha detto il capo dell'Eliseo in conferenza stampa a Bruxelles. L'arresto, che era atteso dalle famiglie delle vittime, "è importante ma non è una conclusione definitiva perché ce ne saranno altri", ha aggiunto Hollande. Le autorità francesi, ha spiegato, inoltreranno subito la domanda di estradizione per Salah Abdeslam "e sicuramente la otterranno".
Il tweet del viceministro degli Interni: "Ce l'abbiamo!"
"Ce l'abbiamo!". Con un tweet il viceministro degli Interni belga con delega sull'immigrazione, Theo Francken, aveva confermato la cattura di Salah Abdeslam a Bruxelles.
La svolta dopo la sparatoria a Forest
La svolta è arrivata, inaspettata, martedì quando la polizia ha suonato, senza saperlo, alla 'porta giusta' dell'appartamento della rue du Dries nel quartiere di Forest: era proprio in quell'abitazione ritenuta vuota che si nascondeva Salah Abdeslam insieme ai due uomini che, sotto falsa identità, sono stati coinvolti nella logistica degli attentati di Parigi: Mohamed Belkaid, il 35enne algerino rimasto ucciso dai tiratori scelti, e Monir Ahmed Alaaj alias Amine Choukri, anche lui leggermente ferito, che era stato controllato in Germania insieme a Salah il 3 ottobre scorso.
Le impronte di Salah nell'appartamento a Forest
I segnali che il cerchio si stesse chiudendo sono cominciati ad arrivare con le prime fughe di notizie sulla stampa del ritrovamento delle impronte di Salah, forse su un bicchiere, nell'appartamento di Forest. Appena dopo le 16 a Molenbeek si sono sentiti sparare i primi colpi, le teste di cuoio sono entrate in azione e l'isolato intorno alla rue des Quatre-Vents è stato chiuso. Le forze speciali hanno deciso di anticipare l'operazione di un giorno, per non perdere di nuovo le tracce di Salah. A tradirlo una telefonata, dopo la fuga dai tetti di Forest, a una persona che da mesi era stata messa sotto sorveglianza. E, forse, anche una soffiata stamattina alla polizia da un 'amico'. Tre perquisizioni, granate lacrimogene, spari, poi Salah in felpa 'neutralizzato' sul marciapiede mentre tentava la fuga.