Villa Pamphilij
Stati Generali, oggi tocca a Confindustria. Appello di Conte al dialogo
Al via la quarta giornata. Ieri, il numero uno degli industriali non ha risparmiato critiche al governo: manca una visione sulla Fase 3, l'Italia sta scegliendo di favorire l'assistenza
Al via la quarta giornata degli Stati Generali a Villa Pamphilj. La sessione vedrà al tavolo del Casino del Bel Respiro Confindustria, Ance, Anfia, Confapi, Confimi, Unimpresa, Confimpreseitalia, Confetra, Confservizi, Conflavoro Pmi Ucid, Finco, Cepi.
A introdurre la sessione l'indirizzo di apertura del premier Giuseppe Conte. Quindi l'intervento del numero uno di Confindustria, Carlo Bonomi.
Faccia a faccia Conte-Bonomi
Si precisano ogni giorno di più gli interventi che il governo intende attuare per la ripresa del Paese e oggi è la volta delle imprese dell'industria e dell'edilizia: nel pomeriggio la parola passerà, tra gli altri, al presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che anche ieri non ha risparmiato critiche. Per il rappresentante delle imprese, è mancata finora una visione sulla Fase 3, mentre la crisi impone non soluzioni di breve periodo, ma impegni di ampio respiro.
Eppure, agli Stati generali dell'economia in corso a villa Pamphilij il premier Giuseppe Conte ha spiegato che serve "allungare lo sguardo verso obiettivi di medio e lungo periodo" e ha assicurato che il piano "Recovery Italia" arriverà a settembre, invocando ancora una volta l'esigenza di "uno sforzo corale". Un richiamo rivolto a tutte le parti sociali: lunedì i sindacati si sono detti pronti a un patto sociale nel segno del lavoro e ieri i rappresentanti di commercio e artigianato hanno mostrato la volontà di far ripartire il Paese, se lo Stato sarà rapido negli interventi.
Bonomi: l'Italia sta scegliendo di favorire l'assistenza
Intervistato dal quotidiano francese 'Les Echos', Bonomi ha detto che "l'Italia sta scegliendo di favorire l'assistenza invece di liberare l'energia del settore privato" e ha ribadito il suo scetticismo sui risultati degli Stati generali. "Mi aspettavo dal Governo un piano ben dettagliato con un calendario e obiettivi specifici. Questo piano non l'ho visto e sarei curioso di leggerlo".
Paese paralizzato da burocrazia e dall'incapacità di prendere decisioni
Secondo Bonomi, l'Italia ha una grande opportunità per cambiare attuando finalmente le riforme di cui ha bisogno. Ma è paralizzata dalla burocrazia, dall'incapacità di prendere decisioni; un Paese che si affida alle autorità pubbliche quando sarebbe necessario liberare le energie del settore privato. L'Europa - ha aggiunto - non ha mai mostrato tanta lungimiranza come in risposta alla crisi per il Covid-19 ma l'Italia non appare in grado di usare correttamente le risorse a disposizione a causa della macchina burocratica.
Confindustria, come anche Confapi e altre associazioni, ritiene che bisogna utilizzare in modo rapido le risorse che l'Ue ci ha messo a disposizione. Il governo deve darsi un'immediata prospettiva pluriennale di riconduzione del debito entro medie europee, attuare una riforma fiscale in modo da non ostacolare imprese e lavoro, modificare la spesa sociale.
Ieri Conte ha ricordato che il governo vuole il dialogo "per mettere a fuoco la messa a terra degli interventi economici fatti e monitorare l'impatto che stanno avendo e nel caso predisporci a qualche nuovo intervento che non si può escludere". Quindi ha ricordato che nel documento del governo ci sono 187 progetti, frutto di "uno sforzo corale". Un messaggio che Confindustria non potrà ignorare.