MONDO
I fratelli Kouachi all'interno di una stamperia
Strage Charlie Hebdo. Sospetti si barricano con ostaggio a Dammartin en Goele
Polizia e procura: non ci sono vittime. Hollande: Francia sotto choc. I due fratelli sospettati di essere gli autori della strage alla redazione di Charlie Hebdo all'interno di un'azienda a nord est di Parigi. La polizia conferma: hanno in mano un ostaggio, forse uan donna. Fuori pericolo i 4 feriti gravi dell'attacco a Charlie Hebdo
Parigi (Francia)
La convulsa caccia ai due jihadisti francesi, ritenuti gli autori della strage a Charlie Hebdo, sarebbe arrivata a un punto di svolta. I due fratelli franco algerini Said e Cherif Kouachi - il portavoce del ministero dell'Interno ha confermato che "quasi certamente" si tratta di loro - sono barricati da questa mattina all'interno di una tipografia di Dammartin en Goele, cittadina a 47 Km da Parigi. I due hanno preso in ostaggio una persona, forse una donna e - riferiscono i media francesi - sarebbero in corso i negoziati con le forze di sicurezza.
Fonti giornalistiche a Dammartin-sur-Goele parlano di "contatto stabilito" dalle forze dell'ordine con i fratelli Kouachi.
Stamane i giornali avevano riportato la notizia di due morti e venti feriti in uno scontro a fuoco, ma la Gendarmeria e la Procura francesi hanno immediatamente smentito.
"I due fratelli Kouachi vogliono morire da martiri"
I due fratelli Kouachi - riferito ad Yves Albarello, deputato dell'Ump, eletto nel dipartimento di Seine-et-Marine,"hanno dichiarato di volere morire da martiri". Per un questione di sicurezza, le autorità hanno esortato i media a "non filmare i luoghi" in cui è in corso l'intervento delle forze speciali "per evitare di comunicare il loro dispiegamento sul terreno".
I fratelli Kouachi e il presunto killer della vigilessa si conoscevano
I due fratelli franco algerini Kouachi e il sospettato dell'uccisione di una vigilessa a Montrouge si conoscevano. Lo riferisce 20 Minutes citando una fonte d'intelligence, secondo la quale i tre erano "in contatto". Il presunto killer della vigilessa è stato identificato nella tarda mattinata e due suoi parenti sono stati arrestati. I Kouachi e l'uomo identificato farebbero parte della stessa "filiera" jihadista, sostiene il settimanale francese Le Point. Si tratterebbe della famosa filiera di Buttes-Chaumont: finora, per bocca dello stesso ministro degli Interni Bernard Cazeneuve, non c'era nessun legame accertato tra i due attacchi.
I due si sono presentati come Al Qaeda in Yemen
I due fratelli hanno riferito a un commerciante di Dammartin che non uccidono i civili. Gli stessi avrebbero anche detto al proprietario della Clio grigia rubata mercoledì che "se i giornalisti fanno domande, devi dire solo che siamo di al-Qaeda in Yemen". Lo riporta la radio francese Rtl. L'uomo ha preferito mantenere l'anonimato. "Erano molto calmi e sereni, molto professionali, non nervosi", ha aggiunto. I due fratelli franco-algerini avevano abbandonato la sede del giornale a bordo di una C3 nera; poi avevano fermato un automobilista e si erano impadroniti della sua Clio grigia proseguendo la fuga a bordo di questa auto.
Sparatoria in mattinata
Intorno alle 9 sulla Nazionale 2 si è verificata una sparatoria tra le forze dell'ordine e i due ricercati. Cinque elicotteri dell'esercito stanno sorvolando la zona e sul posto sono giunte le teste di cuoio. Tutti gli accessi alla città di Dammartin en Goele, dove è in corso l'operazione per catturare i due sospetti, sono bloccati. A tutti i cittadini è stato ordinato di rimanere in casa, lontano dalle finestre mentre gli alunni delle scuole sono confinati negli edifici. La zona, nel dipartimento di Senna e Marna nella regione dell'Ile-de-France a nord-est di Parigi, è sorvolata da almeno cinque elicotteri. L'autorità aeroportuale di Parigi (Adp) - riferisce Le Figaro- ha indicato che per gli aerei in fase di atterraggio allo scalo di Roissy-Charles De Gaulle sono stati previsti "aggiustamenti di traiettoria" per evitare il villaggio di Dammartin en Goele, a 10 km dall'aeroporto, dove è in corso la crisi di ostaggi.
Hollande: "La Francia è soto choc"
Il presidente francese Francois Hollande ha interrotto una riunione d'emergenza con i membri del governo ed è tornato nel suo ufficio dopo essere stato informato degli ultimi avvenimenti. Si trova al ministero dell'Interno per seguire l'evolversi degli eventi e, rivolgendosi ai prefetti, ha detto: "La Francia è sotto choc".
88mila uomini per prendere i ricercati
Per la caccia all'uomo è stato dispiegato un numero importantissimo di uomini: circa 88 mila tra esercito e polizia. Questa mattina la notizia dei media Usa che i due fratelli erano da anni nella lista delle autorità aeroportuali americane (no-fly list) e in quella delle persone da tenere sotto controllo per minacce terroristiche.
Fuori pericolo i 4 feriti gravi dell'attentato a Charlie Hebdo
Una notizia positiva nella tragedia immensa che ha sconvolto la Francia: i quattro feriti più gravi dell'attacco terroristico a Charlie Hebdo sono fuori pericolo. Lo ha detto il ministro francese degli Interni Bernard Cazeneuve, secondo quanto riferisce il sito di Le Figaro. Gli altri sette feriti, ha aggiunto il ministro, sono stati dimessi dall'ospedale.
Fonti giornalistiche a Dammartin-sur-Goele parlano di "contatto stabilito" dalle forze dell'ordine con i fratelli Kouachi.
Stamane i giornali avevano riportato la notizia di due morti e venti feriti in uno scontro a fuoco, ma la Gendarmeria e la Procura francesi hanno immediatamente smentito.
"I due fratelli Kouachi vogliono morire da martiri"
I due fratelli Kouachi - riferito ad Yves Albarello, deputato dell'Ump, eletto nel dipartimento di Seine-et-Marine,"hanno dichiarato di volere morire da martiri". Per un questione di sicurezza, le autorità hanno esortato i media a "non filmare i luoghi" in cui è in corso l'intervento delle forze speciali "per evitare di comunicare il loro dispiegamento sul terreno".
I fratelli Kouachi e il presunto killer della vigilessa si conoscevano
I due fratelli franco algerini Kouachi e il sospettato dell'uccisione di una vigilessa a Montrouge si conoscevano. Lo riferisce 20 Minutes citando una fonte d'intelligence, secondo la quale i tre erano "in contatto". Il presunto killer della vigilessa è stato identificato nella tarda mattinata e due suoi parenti sono stati arrestati. I Kouachi e l'uomo identificato farebbero parte della stessa "filiera" jihadista, sostiene il settimanale francese Le Point. Si tratterebbe della famosa filiera di Buttes-Chaumont: finora, per bocca dello stesso ministro degli Interni Bernard Cazeneuve, non c'era nessun legame accertato tra i due attacchi.
I due si sono presentati come Al Qaeda in Yemen
I due fratelli hanno riferito a un commerciante di Dammartin che non uccidono i civili. Gli stessi avrebbero anche detto al proprietario della Clio grigia rubata mercoledì che "se i giornalisti fanno domande, devi dire solo che siamo di al-Qaeda in Yemen". Lo riporta la radio francese Rtl. L'uomo ha preferito mantenere l'anonimato. "Erano molto calmi e sereni, molto professionali, non nervosi", ha aggiunto. I due fratelli franco-algerini avevano abbandonato la sede del giornale a bordo di una C3 nera; poi avevano fermato un automobilista e si erano impadroniti della sua Clio grigia proseguendo la fuga a bordo di questa auto.
Sparatoria in mattinata
Intorno alle 9 sulla Nazionale 2 si è verificata una sparatoria tra le forze dell'ordine e i due ricercati. Cinque elicotteri dell'esercito stanno sorvolando la zona e sul posto sono giunte le teste di cuoio. Tutti gli accessi alla città di Dammartin en Goele, dove è in corso l'operazione per catturare i due sospetti, sono bloccati. A tutti i cittadini è stato ordinato di rimanere in casa, lontano dalle finestre mentre gli alunni delle scuole sono confinati negli edifici. La zona, nel dipartimento di Senna e Marna nella regione dell'Ile-de-France a nord-est di Parigi, è sorvolata da almeno cinque elicotteri. L'autorità aeroportuale di Parigi (Adp) - riferisce Le Figaro- ha indicato che per gli aerei in fase di atterraggio allo scalo di Roissy-Charles De Gaulle sono stati previsti "aggiustamenti di traiettoria" per evitare il villaggio di Dammartin en Goele, a 10 km dall'aeroporto, dove è in corso la crisi di ostaggi.
3 hélicos du GIGN, ou RAID au dessus de chez moi vers Dammartin en Goele. #Traque pic.twitter.com/I6OUMbZHRw
— Romain Tamburrino (@Romain_Tmb77) 9 Gennaio 2015
Hollande: "La Francia è soto choc"
Il presidente francese Francois Hollande ha interrotto una riunione d'emergenza con i membri del governo ed è tornato nel suo ufficio dopo essere stato informato degli ultimi avvenimenti. Si trova al ministero dell'Interno per seguire l'evolversi degli eventi e, rivolgendosi ai prefetti, ha detto: "La Francia è sotto choc".
88mila uomini per prendere i ricercati
Per la caccia all'uomo è stato dispiegato un numero importantissimo di uomini: circa 88 mila tra esercito e polizia. Questa mattina la notizia dei media Usa che i due fratelli erano da anni nella lista delle autorità aeroportuali americane (no-fly list) e in quella delle persone da tenere sotto controllo per minacce terroristiche.
Le terrain juste derrière l'école de rouvres. Entoure de 3 hélicoptère. Consignes du Maire de rentrer chez nous. pic.twitter.com/aY0wvpvG0N
— Romain Tamburrino (@Romain_Tmb77) 9 Gennaio 2015
Fuori pericolo i 4 feriti gravi dell'attentato a Charlie Hebdo
Una notizia positiva nella tragedia immensa che ha sconvolto la Francia: i quattro feriti più gravi dell'attacco terroristico a Charlie Hebdo sono fuori pericolo. Lo ha detto il ministro francese degli Interni Bernard Cazeneuve, secondo quanto riferisce il sito di Le Figaro. Gli altri sette feriti, ha aggiunto il ministro, sono stati dimessi dall'ospedale.