MONDO
Il massacro nella sede parigina del settimanale
Parigi, strage Charlie Hebdo: chi sono i fratelli Kouachi sospettati del massacro
I due principali sospettati della strage sono i fratelli franco-algerini di 32 e 34 anni, Saïd Kouachi, Chérif Kouachi, tornati dalla Siria quest'estate. Il terzo complice, il 18enne Hamyd Mourad farebbe a sua volta parte della famiglia in quanto porterebbe lo stesso patronimico
Parigi
Ha i tratti di quella che si potrebbe definire una cellula "familiare" quella ricercata in queste ore dalle teste di cuoio francesi nel nord del paese. I due principali sospettati della strage nella sede parigina del settimanale Charlie Hebdo sono infatti i due fratelli franco-algerini di 32 e 34 anni, Chérif Kouachi e Saïd Kouachi, tornati dalla Siria quest'estate ed identificati grazie alla carta d'identità ritrovata dalla polizia nella Citroen C3 abbandonata. i due fratelli sono nati in Francia, rimasti presto orfani e dati in affidamento; hanno entrambi precedenti legati al mondo dell'Islam radicale.
Il terzo sospetto
Il terzo complice, il 18enne Hamyd Mourad farebbe a sua volta parte della famiglia in quanto porterebbe lo stesso patronimico. Il giovane si sarebbe costituito nella notte al commissariato Charleville-Mézières, la città in cui vive la moglie di Chérif Kouachi. Ma è giallo sul suo coinvolgimento perché al momento dell'attentato, intorno alle 11.30, il giovane sarebbe stato a scuola. Si sarebbe recato in commissariato proprio per sciogliere i sospetti a suo carico.
Nel 2008 condannato Chérif Kouachi
Il più giovane dei fratelli, Chérif Kouachi, era il più noto alle forze dell'ordine. Il 32enne era stato infatti condannato a tre anni di prigione il 14 maggio del 2008 per il coinvolgimento in una rete di reclutamento internazionale di jihadisti da inviare in Iraq, denominata 'Buttes-Chaumont' dal nome del parco parigino nel 19esimo arrondissement dove erano soliti incontrarsi. Una cricca che gravitava intorno alla moschea di rue de Tanger, guidata dal predicatore Farid Benyettou, condannato a sei anni di carcere. All'epoca Cherif viene descritto più come un teppista che come un giovane indottrinato. "Il mio cliente è stato manipolato", "fuma, beve e si interessa di calcio, un bersaglio ideale per i predicatori islamici", disse il suo avvocato Vincent Ollivier, quando Cherif venne preso, poco prima di partire per la Siria, tappa di avvicinamento verso l'Iraq.
Chérif sospettato anche nel 1995
Chérif Kouachi era già stato incarcerato anche dal 29 gennaio 2005 all'11 ottobre 2006 nel penitenziario di Fleury-Mérogis (Essonne). Una volta uscito di prigione ha gestito il banco del pesce nel supermercato Leclerc de Conflans-Sainte-Honorine.
La polizia antiterrorismo francese lo sospettava anche di aver istigato all'evasione uno dei cervelli della serie di attentati avvenuti in Francia nel 1995. Un sospetto che gli è costato il carcere il 25 maggio del 2010 per poi essere liberato ad ottobre dello stesso anno a causa di prove insufficienti a procedere. Nella stessa indagine era comparso anche il nome del fratello maggiore Saïd Kouachi. Posizione poi stralciata per mancanza di elementi.
Il terzo sospetto
Il terzo complice, il 18enne Hamyd Mourad farebbe a sua volta parte della famiglia in quanto porterebbe lo stesso patronimico. Il giovane si sarebbe costituito nella notte al commissariato Charleville-Mézières, la città in cui vive la moglie di Chérif Kouachi. Ma è giallo sul suo coinvolgimento perché al momento dell'attentato, intorno alle 11.30, il giovane sarebbe stato a scuola. Si sarebbe recato in commissariato proprio per sciogliere i sospetti a suo carico.
Nel 2008 condannato Chérif Kouachi
Il più giovane dei fratelli, Chérif Kouachi, era il più noto alle forze dell'ordine. Il 32enne era stato infatti condannato a tre anni di prigione il 14 maggio del 2008 per il coinvolgimento in una rete di reclutamento internazionale di jihadisti da inviare in Iraq, denominata 'Buttes-Chaumont' dal nome del parco parigino nel 19esimo arrondissement dove erano soliti incontrarsi. Una cricca che gravitava intorno alla moschea di rue de Tanger, guidata dal predicatore Farid Benyettou, condannato a sei anni di carcere. All'epoca Cherif viene descritto più come un teppista che come un giovane indottrinato. "Il mio cliente è stato manipolato", "fuma, beve e si interessa di calcio, un bersaglio ideale per i predicatori islamici", disse il suo avvocato Vincent Ollivier, quando Cherif venne preso, poco prima di partire per la Siria, tappa di avvicinamento verso l'Iraq.
Chérif sospettato anche nel 1995
Chérif Kouachi era già stato incarcerato anche dal 29 gennaio 2005 all'11 ottobre 2006 nel penitenziario di Fleury-Mérogis (Essonne). Una volta uscito di prigione ha gestito il banco del pesce nel supermercato Leclerc de Conflans-Sainte-Honorine.
La polizia antiterrorismo francese lo sospettava anche di aver istigato all'evasione uno dei cervelli della serie di attentati avvenuti in Francia nel 1995. Un sospetto che gli è costato il carcere il 25 maggio del 2010 per poi essere liberato ad ottobre dello stesso anno a causa di prove insufficienti a procedere. Nella stessa indagine era comparso anche il nome del fratello maggiore Saïd Kouachi. Posizione poi stralciata per mancanza di elementi.