MONDO
Dopo la strage di Sousse
Tunisia, Stato d'emegenza, Essebsi: "Abbiamo l'Isis alle porte"
In vigore dal 15 gennaio 2011 lo stato di emergenza era stato revocato il 6 marzo 2014. Il presidente, Beji Caid Essebsi, farà un discorso alla nazione. Intanto sono rientrate nel Regno Unito le ultime 5 vittime britanniche della strage di Sousse
"Questa non è una situazione che può continuare e il governo ha già risposto, anche perché abbiamo anche una serie di sfide sul piano economico da affrontare", ha sottolineato il presidente.
Il clima di sicurezza - secondo Essebsi - "è fondamentale anche per consentire investimenti stranieri in Tunisia".
Secondo il presidente tunisino, "il terrorismo impatta su tutta l'area Sud africana e molte attività dell'Isis si svolgono in aree desertiche al confine con la Libia", ecco perché, lo sforzo "per combatterle deve essere enorme".
Chiuse le moschee a rischio radicalismo
Altra misura adottata dalla Tunisia è la chiusura, entro domani, di tutte le moschee a rischio radicalismo. Lo ha annunciato l'incaricato di missione del ministero degli Affari religiosi, Slim Ben Cheikh. L'operazione è supervisionata dal ministero dell'Interno e rientra nell'ambito del giro di vite contro il terrorismo annunciato a seguito dell'attacco terroristico a Sousse.
Gli attentati di Sousse e del Museo del Bardo
L'attentato sferrato venerdì scorso dallo studente tunisino Seifeddin Rezgui, ucciso dalla polizia, è stato rivendicato dallo Stato Islamico. A marzo l'Isis aveva rivendicato anche l'attentato condotto da un commando all'interno del Museo nazionale del Bardo a Tunisi e costato la vita a 21 turisti, tra cui quattro italiani, e un poliziotto tunisino.
Rientrate nel Regno Unito le ultime 5 vittime britanniche
Intanto i corpi delle ultime cinque vittime britanniche dell'attacco terroristico di Sousse sono rientrati nel Regno Unito con un aereo della Royal Air Force (Raf). Delle 38 vittime dell'attacco di Sousse, 30 sono britanniche. Ieri nel Regno Unito, alle 12 ora locale (le 13 in Italia) è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime. Il momento di raccoglimento è stato compiuto anche dalla regina Elisabetta II e dal primo ministro David Cameron.