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MONDO

Turchia

Erdogan: "Spesi 20 miliardi di dollari per i rifugiati, ma niente soldi da Ue"

Sarebbero 3.000 i jihadisti uccisi dall'esercito turco in Siria e Iraq dall'inizio della guerra all'Isis. “Nessuno sta combattendo il gruppo jihadista quanto la Turchia”

Erdogan
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Dall’inizio delle ostilità con l’Isis, l’esercito turco avrebbe ucciso in Siria e in Iraq 3.000 jihadisti. Lo ha detto il  presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in un vertice con i capi militari provenienti dai Paesi balcanici tenutosi stamattina a Istanbul.
“Nessun altro Paese – ha affermato Erdogan - sta combattendo il gruppo jihadista quanto la Turchia, né ha subito le sue stesse perdite".

"Ci sia maggiore collaborazione da parte degli alleati occidentali" 
In reatà, il capo di Stato Maggiore, Hulusi Akar, intervenendo allo stesso vertice, ha detto che i combattenti dell’Isis uccisi dalle truppe di Ankara sarebbero stati finora 1.300. Il presidente turco ha anche chiesto maggiore collaborazione agli alleati occidentali, specie alla frontiera con la Siria, dove i continui attacchi verso la provincia turca di Kilis hanno ucciso 21 persone da gennaio a oggi.

"La spesa complessiva per i rifugiati ha raggiunto 20 miliardi di dollari"
Erdogan ha poi lanciato una frecciata a Bruxelles: “Abbiamo agito - ha sottolineato - come difensori per tre milioni di persone, fuggite dalla tirannia e dalla violenza. Abbiamo speso oltre 10 miliardi di dollari per i rifugiati. A seguito dell'assistenza dei bilanci locali e delle ong, la spesa complessiva ha raggiunto i 20 miliardi di dollari". A fronte di questa spesa, il presidente turco ha lamentato di non aver ancora ricevuto i finanziamenti promessi dall’Unione europea. Il riferimento è all’accordo firmato il 18 marzo scorso in cui è anche previsto che alla Turchia vengano erogati tre miliardi di euro per assistere il Paese nella sistemazione dei rifugiati. 
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