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MONDO

Il cooperante siciliano ucciso da un drone Usa

Uccisione Lo Porto. Gentiloni: "Notizia della morte dopo 3 mesi di verifiche"

Così il ministro degli Esteri in un'informativa alla Camera sull'uccisione a gennaio del cooperante siciliano nell'area di confine tra Pakistan e Afghanistan. L'amministrazione Usa, prima di darne notizia al governo italiano, ha fatto verifiche durate 3 mesi. Renzi informato il 22 aprile

Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni
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Roma Giovanni Lo Porto era sicuramente in vita "lo scorso autunno". Lo ha detto il ministro degli Esteri Gentiloni in un'informativa alla Camera sull'uccisione del cooperante siciliano tra Afghanistan e Pakistandn da parte di un drone Usa. Poi in quell'area - aggiunge il capo della Farnesina - si sono fatte "sempre più frequenti" le azioni militari. Azioni hanno reso ancora più complessa l'attività di acquisizione di informazioni sul terreno.

La "particolare natura dell'operazione antiterrorismo"- dice ancora Gentiloni - nella quale è rimasto ucciso Lo Porto ha richiesto "tre mesi per le necessarie verifiche" prima di poter informare il governo italiano di quanto accaduto. Verifiche durate così a lungo proprio per la natura particolare dell'aerea, "che non consentiva un rapido e facile accesso per accertare l'azione antiterrorismo e identificare le persone colpite". Il presidente del Consiglio Renzi è stato informato della morte di Lo Porto lo scorso 22 aprile. Il governo americano - riferisce inoltre Gentiloni - non aveva informazioni utili per poter presumere che nel compound colpito dal raid Usa ci fossero due ostaggi (l'italiano Lo Porto e l'ostaggio americano, ndr). 

Il ministro ha poi ribadito l'impegno del governo per compiere ogni sforzo necessario "per soccorrere e sottrarre ai sequestratori i nostri connazionali", come fatto negli anni passati e come si sta facendo per padre Dall'Oglio in Siria e Ignazio Scaravilli in Libia. 
 
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