MONDO
Tensione nell'est
Ucraina, Lavrov: "Paese sull'orlo della guerra civile". Al via il tavolo di unità nazionale
Il Ministro degli esteri russo ribadisce le perplessità di Mosca sulle prossime elezioni presidenziali; oggi prima seduta del tavolo di unità nazionale organizzato dal governo ucraino. I filorussi non sono stati invitati e manca anche l'ex presidente Yushenko
La Francia e la Germania intanto continuano a sostenere lo svolgimento delle elezioni presidenziali anticipate per assicurare ''una evoluzione più democratica'' nel Paese.
Sulle elezioni interviene anche il presidente della Duma, la Camera bassa del parlamento russo, Serghei Naryshkin, che sostiene che il prossimo presidente ucraino "non sarà pienamente legittimo" pur ammettendo, in un'intervista alla tv Rossia 24, che " è evidente che non svolgere le elezioni sarebbe persino più triste, quindi è necessario scegliere il minore dei due mali".
Primo tavolo di unità nazionale
Nel palazzo del Parlamento di Kiev è iniziata-la prima seduta del tavolo d'unità nazionale organizzato dal governo ucraino per cercare di mettere fine alla crisi politica in atto nel Paese e agli scontri armati tra i separatisti filorussi delle regioni sud-orientali e le truppe fedeli a Kiev.
All'incontro parteciperanno politici nazionali e "di tutte le regioni", esperti, ministri, rappresentanti religiosi e della società civile, due ex presidenti ucraini - ma non ci sarà Viktor Yushenko - e i candidati alle ormai prossime presidenziali del 25 maggio. Non sono stati invitati i rappresentanti dei separatisti armati, che Kiev bolla come "terroristi".
Kiev, perdita della Crimea un danno da 62 miliardi di euro
La perdita della Crimea, annessa alla Russia a marzo, ha causato all'Ucraina un danno di 1.000 miliardi di grivnie, circa 62 miliardi di euro. Lo ha affermato il ministro della Giustizia ucraino, Pavel Petrenko, citato dall'agenzia Unian.
Ieri scontri a Kramatorsk, 7 morti
Sono morti sette soldati ucraini in un'imboscata di una trentina di miliziani filorussi nei pressi di Kramatorsk, nell'Ucraina orientale.
Alcuni aggressori non identificati hanno sparato contro l'auto sulla quale viaggiava il leader separatista Valery Bolotov della regione di Luhansk, nell'est dell'Ucraina. L'uomo è rimasto ferito ma non è in pericolo di vita. Lo riferiscono alcuni filorussi. Bolotov è il leader che ieri ha annunciato l'indipendenza della regione di Lugansk.
Le regioni separatiste di Donetsk e Lugansk discutono la loro "unione"
Intanto le autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nell'est dell'Ucraina, che nel controverso referendum di domenica hanno scelto l'indipendenza da Kiev, hanno avviato colloqui per la loro unione. Lo ha reso noto il servizio stampa della Repubblica popolare di Donetsk, ripreso dall'agenzia russa Ria Novosti. La nuova entità statale, secondo alcuni, potrebbe chiamarsi Novorossia, il termine storico con cui durante l'impero zarista ci si riferiva all'attuale sud-est ucraino e a cui ha fatto di recente riferimento anche Vladimir Putin.