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Usa 2020, Trump contro la moderatrice del dibattito di giovedì: "Kristen Welker è terribile"

Il presidente americano attacca anche la Commissione sui dibattiti presidenziali che ha deciso di spegnere i microfoni per alcuni momenti della sfida tra i due candidati e di escludere dagli argomenti la politica estera

Kristen Welker e Donald Trump
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A tre giorni dal secondo e ultimo dibattito presidenziale, Donald Trump sferra un attacco preventivo contro la moderatrice: Kristen Welker, stella di Nbc. "E' una democratica radicale", dichiara il presidente durante un comizio in Arizona. E a stretto giro di boa segue un tweet: "E' sempre stata terribile e ingiusta, proprio come la maggioranza dei reporter delle Fake News, ma io giocherò lo stesso".

L'ultima sfida
L'appuntamento è per giovedì 22 ottobre a Nashville, in Tennessee, e le intimidazioni della vigilia rientrano nel manuale della strategia elettorale del tycoon. Aveva fatto simili affermazioni anche su Chris Wallace di Fox News, che ha condotto il primo faccia a faccia in tv con Joe Biden, lo scorso 29 settembre, e su Steve Scully di C-Span, che avrebbe dovuto moderare il dibattito del 15 ottobre a Miami poi saltato a causa del contagio di Trump. L'accerchiamento di Welker, che pure in passato il presidente aveva elogiato, è scattato sabato durante il comizio in Wisconsin, a Janesville: "E' straordinariamente faziosa, ma va bene". Welker, corrispondente dalla Casa Bianca e conduttrice di "Today" (da gennaio del 2020), è stata l'unica donna prescelta tra i moderatori dei confronti in tv tra Trump e Biden.

Kristen "la terribile"
Classe 1976, originaria della Pennsylvania, padre bianco e madre di colore, si è laureata in storia a Harvard con lode. Ha iniziato la sua carriera giornalistica in una emittente locale affiliata alla Abc in California. Lavora alla Nbc dal 2005. Nota per le sue domande dirette, è stata protagonista di un acceso scambio con l'ex ministro della Sicurezza Nazionale, Kirstjen Nielsen, quando le chiese perché non c'erano foto di bimbe e neonati - ma solo di ragazzi - tra quelle diffuse dal dicastero sui piccoli migranti detenuti. Ha ispirato il movimento social #WhereAreTheGirls. Nel novembre del 2019 ha condotto il quinto dibattito delle primarie democratiche. Ha seguito la campagna presidenziale di Hillary Clinton quattro anni fa e il magazine Glamour l'ha definita "donna dell'anno delle elezioni" nel 2016 dopo lo scoop su Joe Biden che non si sarebbe candidato alla presidenza.

Trump contro le regole del dibattito
Il presidente americano, Donald Trump, non ha gradito l'ultimo provvedimento annunciato dalla Commissione per i dibattiti presidenziali, ossia silenziare il microfono quando lo sfidante parla, per evitare le interruzioni che avevano caratterizzato, in senso negativo, il primo confronto tra Trump e Joe Biden, il candidato democratico. Per il capo della Casa Bianca si tratta di una modifica "molto ingiusta". Il secondo e ultimo confronto in tv, in programma giovedì a Nashville, in Tennessee, avrà durata di novanta minuti e sarà suddiviso in segmenti di quindici minuti sui sei argomenti (famiglie americane, questioni razziali, cambiamento climatico, sicurezza nazionale e leadership).

Tempi scadenzati
A ciascun candidato saranno concessi due minuti per fornire risposte senza interruzioni prima di procedere a un dibattito aperto per nove minuti di ogni segmento. La Commissione apartitica sui dibattiti presidenziali (Cpd) ha annunciato che "per far rispettare questa regola concordata, l'unico candidato il cui microfono sarà aperto durante questi periodi di due minuti è il candidato che ha la parola secondo le regole". Entrambi i microfoni verranno riattivati per la discussione aperta.

"Ci rendiamo conto, dopo aver discusso con entrambe le campagne, che nessuna delle due potrebbe essere totalmente soddisfatta delle misure annunciate oggi. Si può pensare che si spingano troppo oltre e si potrebbe pensare che non si spingano abbastanza lontano. Siamo a nostro agio che queste azioni raggiungano il giusto equilibrio e che siano nell'interesse del popolo americano, per il quale si tengono questi dibattiti", ha spiegato la commissione.

Trump ci sarà
Lo staff elettorale di Trump ha espresso obiezioni alla modifica, ma ha affermato che il candidato repubblicano parteciperà comunque all'evento di giovedì sera, una delle sue ultime possibilità di raggiungere un vasto pubblico in prima serata prima della fine delle votazioni il 3 novembre.

"Il presidente Trump si è impegnato a dibattere con Joe Biden indipendentemente dalle modifiche alle regole dell'ultimo minuto da parte della commissione, parziale, nel suo ultimo tentativo di fornire un vantaggio al loro candidato favorito", ha tuonato il responsabile della campagna, Bill Stepien. "Parteciperò, ma è molto ingiusto che abbiano cambiato gli argomenti ed è molto ingiusto che ancora una volta abbiamo un moderatore totalmente di parte", ha confermato il capo della Casa Bianca.

Biden sfida Trump sul coronavirus
Dall'altra parte, un portavoce di Biden ha risposto che la commissione per le campagne e i dibattiti ha convenuto che Welker avrebbe scelto gli argomenti. "La campagna Trump sta mentendo su questo ora perché Donald Trump ha paura di affrontare altre domande sulla sua disastrosa risposta al Covid. Come al solito, il presidente è più interessato alle regole di un dibattito che non a dare a una nazione in crisi l'aiuto di cui ha bisogno".

"Sul Covid qui stiamo meglio che in Europa"
"Non faremo mai il lockdown". Lo assicura il presidente Donald Trump durante l'intervista a Fox & Friends. "Dobbiamo convivere" con il virus, "abbiamo il vaccino in arrivo, incredibili cure e terapie. Abbiamo il Regeneron, che mi ha fatto sentire come Superman". Trump nel ribadire il no al lockdown afferma: "Qui stiamo molto meglio che in Europa".
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