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MONDO

Iniziata alle 23 ora locale (le 22 in Italia)

Yemen nel caos, scattata la tregua umanitaria di 5 giorni

Accordata una pausa tra la coalizione internazionale a guida saudita e i ribelli sciiti Houthi. In questa fase potranno essere inviati aiuti umanitari ai civili. Dal 19 marzo, inizio del conflitto, 1400 vittime

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Fermare i raid e aiutare i civili, privati da mesi dei beni essenziali. È questo l'obiettivo della tregua umanitaria di cinque giorni scattata nella serata di martedì tra la coalizione internazionale a guida saudita e i ribelli sciiti Houthi, dopo un'intensa e nuova giornata di bombardamenti e vittime.

Gli aiuti ai civili
Nelle stesse ore il nuovo inviato dell'Onu, Ismail Ould Cheikh Ahmed, arrivava nella capitale Sanaa, nella sua prima visita ufficiale nel Paese mediorientale, con l'obiettivo di incontrare le parti in conflitto, inclusi gli Houthi. Grazie al cessate il fuoco, iniziato alle 23 ora locale (le 22 in Italia), potranno essere inviati aiuti umanitari ai civili.

Popolazione senza cibo e acqua
Il conflitto in corso nel Paese, che conta 25 milioni di persone, e il blocco navale, aereo e terrestre messo in atto dalla coalizione, hanno causato enormi limitazioni di cibo, acqua ed energia elettrica. Tuttavia al momento non è chiaro se le parti stiano rispettando la tregua.

Iran: proteggeremo cargo di aiuti
Intanto l'Iran ha annunciato che proteggerà un suo cargo diretto nel porto di Hodeida nello Yemen per portare aiuti umanitari alla popolazione. L'agenzia di stampa iraniana Irna, citando l'ammiraglio Hossein Azad, ha reso noto che la 34esima flotta "è presente nel Golfo di Aden e nello Stretto di Bab al-Mandab con una missione specifica: proteggere la nave con aiuti umanitari".

La nave con aiuti attesa per la prossima settimana
A bordo del cargo Shahed - prosegue l'Irna - ci sono medicine, cibo, tende e coperte, ma anche attivisti e giornalisti. La nave è attesa ad Hodeida per la prossima settimana. Nella flotta è presente il cacciatorpediniere Alborz e la nave d'appoggio porta-elicotteri Bushehr inviate nelle scorse settimane dall'Iran nel Golfo di Aden in funzione antipirateria.

Dal 19 marzo 1400 vittime
Il Pentagono aveva denunciato nei giorni scorsi come non necessario l'invio di navi militari da parte di Teheran per scortare il cargo. Dal 19 marzo, data di inizio delle operazioni militari, il conflitto ha causato la morte di 1.400 persone, molti dei quali
civili, stando ad un conteggio delle Nazioni Unite.

Strage tra il 4 e il 10 maggio
La settimana scorsa è stato registrato il più alto numero di vittime dall'intensificarsi del conflitto, ha reso noto l'Onu a Ginevra. "I sei giorni tra il 4 ed il 10 maggio sono stati i più letali dal 26 marzo, con un totale di almeno 182 civili uccisi, tra i 51 bambini e 41 donne.

Una parte significativa delle vittime di questo ultimo periodo di sei giorni - circa la metà - sarebbe stata causata da attacchi aerei, soprattutto nel governatorato di Sa'ada. "Data questa preoccupante escalation, accogliamo con favore l'annuncio di una pausa umanitaria di cinque giorni in Yemen", ha affermato ha affermato Rupert Colville, portavoce dell'Alto commissario Onu per i diritti umani. 
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