Ore cruciali per il divorzio di Londra dalla Ue
Brexit, tegola sull'intesa raggiunta da May e Juncker: per Cox il rischio legale resta "invariato"
Il parere, a poche ore dal voto del Parlamento sull'accordo, mina la posizione della premier Theresa May che ne chiede l'approvazione. Otto "falchi" Tory e Dup confermano il loro no
Doccia fredda sull'accordo raggiunto ieri da Theresa May e Jean-Claude Juncker sulla Brexit, in vista del voto decisivo di questa sera da parte del Parlamento britannico. A frenare gli entusiasmi è il ministro della Giustizia britannico, Geoffrey Cox. Cox: rischio legale backstop resta invariato Le intese allegate all'accordo sulla Brexit raggiunte ieri da Theresa May sono "legalmente vincolanti" e "riducono il rischio che il Regno Unito possa essere trattenuto indefinitamente e involontariamente" nel meccanismo del backstop (la "rete di sicurezza" per evitare di ristabilire un confine fisico tra Irlanda e Ulster, ndr). Ma non cancellano del tutto un "rischio legale" che "resta invariato" nell'ipotesi di "differenze irreconciliabili" nel negoziato con l'Ue sulle relazioni future, afferma Cox nella revisione del suo parere legale sull'accordo.
Tegola su Theresa May
Il parere, a poche ore dal voto di stasera sull'accordo, mina la posizione della premier Theresa May che ne chiede l'approvazione. La speranza era che l'intesa consentisse a Cox di modificare radicalmente il suo parere giuridico secondo cui il backstop potrebbe rimanere in vigore a tempo indeterminato, impedendo al Regno Unito di uscire dall'unione doganale. Modifica considerata da May essenziale per recuperare i voti di alcuni brexiteers del suo partito.
"Falchi" Tory e Dup confermano il no
Arriva infatti puntuale il pollice verso di otto deputati di spicco in rappresentanza dei Tory brexiteer più oltranzisti e degli alleati unionisti nordirlandesi del Dup. Le intese raggiunte a Strasburgo dalla premier con i vertici Ue sul backstop "non soddisfano l'impegno preso dal governo alla Camera dei Comuni di ottenere cambiamenti legalmente vincolanti nell'accordo di recesso", scrivono gli otto, fra cui l'ex ministro conservatore per la Brexit, Dominic Raab, e il capogruppo del Dup, Nigel Dodds.
L'intesa raggiunta ieri sera
Theresa May aveva ottenuto a Strasburgo dai vertici Ue l'inserimento di modifiche "legalmente vincolanti". Le modifiche riguardano il backstop (per il confine irlandese) e "rafforzano l'intesa per il ritiro e la dichiarazione politica". Lo ha affermato il ministro britannico David Lidington. L'accordo, ha aggiunto, è stato "migliorato" e sarà sottoposto ai parlamentari prima della seduta della Camera dei Comuni prevista oggi. Si tratta, ha aggiunto Lidington, "dell'unico accordo" offerto.
Meccanismo di garanzia "a tempo"
Lidington ha spiegato che la premier Tory, nei suoi colloqui dell'ultim'ora avuti ieri sera a Strasburgo con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e con il capo negoziatore di Bruxelles, Michel Barnier, ha concordato la definizione di "uno strumento condiviso" destinato a chiarire l'interpretazione del backstop come un meccanismo di garanzia destinato a essere a tempo, anche laddove entrasse in vigore. E a dare valore legale agli impegni già manifestati al riguardo nei mesi scorsi dai vertici Ue in una lettera inviata al governo britannico.