ECONOMIA
Tsipras esclude nuove elezioni in caso di fallimento dei negoziati
Crisi greca. Atene al lavoro per un decreto di riforme strutturali
La notizia, accolta con favore dai funzionari dell'Eurozona, dopo il rimpasto della squadra che dovrà negoziare con i creditori internazionali deciso dal premier Tsipras. Si tratterebbe, se andrà in porto, del primo decreto che propone riforme strutturali con l'obiettivo di un accordo con i creditori
Atene
Il governo greco sta preparando un decreto con misure di bilancio e riforme che vanno dal sistema fiscale alla pubblica amministrazione. Lo scrive il ministero delle Finanze in una nota. Si tratterebbe, se andrà in porto, del primo decreto che propone riforme strutturali con l'obiettivo di un accordo con i creditori. I funzionari dell'Eurozona hanno accolto con favore i cambiamenti decisi dal premier greco, Alexis Tsipras, che ha proceduto al rimpasto della squadra che dovrà negoziare con i creditori internazionali. Il leader di Syryza ha rinnovato la sua fiducia al ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, dopo le bordate di critiche ricevute al termine dell'ultima riunione dell'Eurogruppo. Tsipras ha affidato a Yanis Varoufakis il compito di costruire la nuova squadra che dovrà negoziare le riforme con Fmi e commissione Ue, ma ha anche indicato il vice ministro degli Esteri, Euclid Tsakalotos come coordinatore del gruppo. Ieri, in tarda serata, il primo ministro greco Alexei Tsipras in una intervista a Star tv ha escluso la possibilità di elezioni anticipate inel caso in cui i negoziati con i creditori fallissero.
Secondo alcuni osservatori sarebbe un tentativo di ridurre il ruolo del ministro delle Finanze nelle trattative. "Il modo in cui si era comportato lo aveva reso un ostacolo in più nei negoziati con la Grecia", ha affermato un funzionario dell'Eurozona, rimasto anonimo, in riferimento a Varoufakis. "Con il ridimensionamento del suo ruolo da principale persona di riferimento a una delle tante che partecipano ai colloqui, l'ostacolo F stato rimosso. La questione era diventata quasi personale per alcuni membri dell'Eurogruppo", ha aggiunto il funzionario. Un'altra fonte, impegnata nelle negoziazioni dal lato della zona euro, ha messo tuttavia in dubbio il fatto che il rimpasto si tradurra in cambiamenti significativi nelle trattative, richiesti dai creditori internazionali.
La notizia, accolta con favore dai funzionari dell'Eurozona, dopo il rimpasto della squadra che dovrà negoziare con i creditori internazionali deciso dal premier Tsipras. Si tratterebbe, se andrà in porto, del primo decreto che propone riforme strutturali con l'obiettivo di un accordo con i creditori.
Secondo alcuni osservatori sarebbe un tentativo di ridurre il ruolo del ministro delle Finanze nelle trattative. "Il modo in cui si era comportato lo aveva reso un ostacolo in più nei negoziati con la Grecia", ha affermato un funzionario dell'Eurozona, rimasto anonimo, in riferimento a Varoufakis. "Con il ridimensionamento del suo ruolo da principale persona di riferimento a una delle tante che partecipano ai colloqui, l'ostacolo F stato rimosso. La questione era diventata quasi personale per alcuni membri dell'Eurogruppo", ha aggiunto il funzionario. Un'altra fonte, impegnata nelle negoziazioni dal lato della zona euro, ha messo tuttavia in dubbio il fatto che il rimpasto si tradurra in cambiamenti significativi nelle trattative, richiesti dai creditori internazionali.
La notizia, accolta con favore dai funzionari dell'Eurozona, dopo il rimpasto della squadra che dovrà negoziare con i creditori internazionali deciso dal premier Tsipras. Si tratterebbe, se andrà in porto, del primo decreto che propone riforme strutturali con l'obiettivo di un accordo con i creditori.