MONDO
L'escalation del conflitto scatena l'esodo di migliaia di profughi
Erdogan a Ue: milioni di profughi da quando abbiamo aperto le frontiere
Vittime e violenze nella fuga al confine con la Turchia. Bashar Al-Assad: da Turchia sostegno senza limiti alle organizzazioni terroristiche
La nuova escalation di violenza, vede contrapposte le stesse forze che dal 2011 sono protagoniste della guerra in Siria: quelle del regime di Bashar Al-Assad sostenute dai russi e quelle dei ribelli appoggiate dai turchi.
Erdogan a Ue: da quando abbiamo aperto le frontiere profughi saranno milioni
Dopo l'uccisione di 34 soldati turchi avvenuta la settimana scorsa al confine tra Siria e Turchia, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan lamentando un mancato appoggio europeo, ha deciso di aprire le frontiere e lasciar passare le centinaia di migliaia di profughi siriani verso l'Europa. "Da quando abbiamo aperto i nostri confini è aumentato il numero di migranti diretti in Europa. Presto saranno milioni", ha detto minaccioso Erdogan in un discorso a membri del suo partito (Akp) ad Ankara. "L'Europa credeva che stessimo bleffando, ma quando abbiamo aperto le porte i telefoni hanno ricominiciato a squillare" ha aggiunto. E fonti che arrivano da Bruxelles parlano già di nuovi aiuti finanziari promessi alla Turchia. Un portavoce della commissione europea ha precisato, comunque, che venerdì c'è stato un primo contatto telefonico tra la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen ed il presidente Erdogan : "ci atteniamo all'accordo Ue-Turchia su profughi e migranti e ci aspettiamo che Ankara onori i suoi impegni".
Erdogan: Giovedì vedo Putin, possibiled vertice a 4
Il presidente turco comunica che si recherà a Mosca giovedì 5 marzo per incontrare l'omologo russo, Vladimir Putin. Tuttavia un vertice con la partecipazione del presidente francese, Emmanuel Macron e della cancelliera tedesca Angela Merkel, è ancora possibile, per "compiere passi concreti" sulla crisi a Idlib. "Sono tornati a chiedermi un vertice a 4 o a 5. Il 5 marzo andrò a Mosca dove con Putin valuteremo la situazione. Mi auguro che un vertice porti a un cessate il fuoco o che vengano fatti altri passi e che si arrivi a risultati concreti", ha dichiarato Erdogan, che in questi giorni ha ordinato di colpire il regime del presidente siriano, Bashar al-Assad in Siria, come ritorsione ai bombardamenti in cui hanno perso la vita 55 militari turchi nelle ultime settimane.
Unhcr: Stati si astengano da uso della forza
"Tutti gli Stati hanno il diritto di controllare le loro frontiere e gestire i movimenti irregolari, ma allo stesso tempo devono astenersi dall'uso eccessivo e sproporzionato della forza". Lo sottolinea l'Unhcr in una nota, in merito alle tensioni al confine tra Grecia e Turchia. "Né la Convenzione del 1951 sulle status dei rifugiati, né le leggi dell'Ue rappresentano una base legale per sospendere le domande di asilo", aggiunge l'agenzia Onu dopo che ieri Atene ha annunciato la sospensione delle nuove richieste.
La fuga di 80mila persone al confine con la Turchia
Intanto circa 80mila profughi sono già in cammino via mare o via terra verso il paese europeo più vicino, la Grecia che ora versa in stato di massima allerta di fronte al flusso di umanità che arriva dalla Turchia. Atene rafforza le pattuglie alle frontiere lanciando lacrimogeni sui rifugiati e sospende le richieste d'asilo per gli irregolari. Bruxelles convoca una riunione dei ministri degli Esteri europei. Erdogan riceverà stasera il premier bulgaro Borissov.
Morto un bimbo durante un soccorso, giornalisti e operatori umanitari aggrediti a Lesbo
In tali circostanze non mancano tragedie e violenze. Un bambino è morto durante il tentativo di sbarco di un gruppo di migranti a Mitilini (isola di Lesbo, Grecia). Secondo il sito cnn.gr, il barcone – partito dalla vicina costa turca - si è ribaltato durante una manovra di avvicinamento della Guardia Costiera greca. Secondo quest'ultima, 46 persone sono state salvate. Il cadavere del bambino è stato rinvenuto poco dopo. Nella notte 5 barche sono giunte sull'isola, due sono arrivate a Chios e altre due a Samos. Intanto si segnalano violenze, insulti e botte contro gli sbarchi: nel mirino giornalisti e fotoreporter, personale dell'Unhcr e polizia aggrediti da gruppi di abitanti di Lesbo. Decine di persone hanno impedito uno sbarco di migranti - tra cui alcuni bambini - da un gommone nella località di Thermi, e dato alle fiamme anche un centro d'accoglienza in disuso. Le immagini del pestaggio dei giornalisti su una banchina del porto sono diventate virali sui social network.
La prima risposta del regime di Bashar Al-Assad
Sul fronte siriano arriva la ferma condanna del regime di Al-Assad che "con forza respinge la brutale aggressione turca" alla sua "sovranità e integrità territoriale". E' quanto afferma una fonte del ministero degli esteri di Damasco citata dall'agenzia ufficiale siriana Sana. La Siria critica il "comportamento ostile del regime di Erdogan" e il "suo sostegno senza limiti alle organizzazioni terroristiche", accusate dell'uccisione di migliaia di siriani e la distruzione del paese arabo. Il paese della mezzaluna viene accusato di "ambizioni espansionistiche" e di "violazione" degli impegni assunti nel quadro del cosiddetto processo di Astana e degli accordi di Sochi.