Coronavirus
Emerge l'immagine degli italiani rispettosi delle regole
Fase2: bilancio della prima giornata dopo il lockdown, ma senza il "liberi tutti"
L'elemento significativo della prima giornata del post lockdown è che non ci sono state criticità in Italia. Senso civico e rispetto delle regole da Nord a Sud. I mezzi pubblici di trasporto non hanno subito l'assalto dei cittadini a differenza dei parchi pubblici che invece sono stati la meta preferita di famiglie e runner. Controlli serrati nelle stazioni ferroviarie a partire da quella di Napoli centrale
Nelle stazioni
E' iniziata in modo regolare la Fase 2 nelle stazioni italiane. "Nonostante il flusso dei viaggiatori sia stato più intenso rispetto alle scorse settimane, il dispositivo che ha visto impegnati Polizia ferroviaria, FS Italiane, Protezione civile e Croce rossa italiana è risultato efficace e capace di assicurare controlli rigorosi e fluidi allo stesso tempo". Lo riferisce una nota dell'ufficio stampa della Polizia di Stato. Nei principali scali ferroviari, in cui sono state adottate misure per favorire il distanziamento sociale, i poliziotti hanno controllato le autocertificazioni assicurando che le operazioni di verifica della temperatura si svolgessero senza criticità.
L'attesa del primo treno a Napoli
E' arrivato alle 13.06 alla stazione di Napoli, al binario 17 e con 8 minuti di ritardo, il Frecciarossa numero 35327 che era partito alle 7.10 da Milano centrale. Era il primo treno veloce utile per chi voleva ritornare dal nord alla propria residenza. Partiti in 160, alla stazione di piazza Garibaldi i viaggiatori che avevano come destinazione Napoli sono stati fermati da polizia e protezione civile e portati, attraverso un percorso delimitato, alla postazione allestita dall'Asl, dove sono stati sottoposti alla rilevazione della temperatura corporea e, in caso di temperatura pari o superiore a 37,5 °C, a test rapido Covid-19. Sono stati richiesti documenti e autocertificare con il luogo in cui osserverà l'isolamento domiciliare e con l'impegno a restare disponibile per controlli da parte del servizio sanitario regionale. Nessun passeggero aveva la temperatura corporea elevata. Oggi arrivano a Napoli altri due treni entrambi con partenza dalla stazione di Torino Porta Nuova: il numero 9311 alle 16:35 e il numero 9559 atteso intorno alla mezzanotte.
A Napoli nessuna criticità
"Complessivamente non ho notizie di criticità. Le persone sono uscite e lo hanno fatto anche in tanti ma nell'assoluto rispetto delle disposizioni dettate dalle normative in atto quindi indossando mascherine e con distanziamento sociale''. Questo un primo bilancio del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, nel primo giorno della Fase 2. Il primo cittadino, nel dirsi ''soddisfatto del comportamento dei napoletani'', ha ribadito di avere chiesto al Prefetto e al comandante della polizia municipale ''di accentuare i controlli soprattutto per evitare assembramenti che da oggi costituiscono il rischio più delicato da affrontare.
Roma, situazione sotto controllo
"La situazione al momento è sotto controllo. C'è stato chiaramente un incremento della presenza di persone in strada motivato dal fatto che sono state ampliate le attività lavorative consentite, ma non abbiamo riscontrato irregolarità o particolari assembramenti soprattutto, rispetto al timore iniziale, nei luoghi e nei principali snodi ferroviari e tramviari o delle metropolitane. Abbiamo fatto servizio a Termini, Tiburtina, Flaminia, Laurentina e Anagnina e non abbiamo riscontrato difficoltà. La popolazione si sta comportando in maniera, devo dire, idonea". Così il comandante del Reparto Volanti della Questura di Roma, Marco Sangiovanni, a margine dei controlli della Polizia di Stato relativi all'avvio della Fase 2, alla stazione Termini.
Roma, banchine di bus e taxi vuote a Termini
Viavai di persone attorno alla stazione Termini di Roma, dove l'avvio della Fase 2, non sembra al momento aver cambiato molto l'assetto attorno allo scalo ferroviario romano. Nessuna coda per prendere un taxi nonostante il numero delle auto bianche sia leggermente in aumento rispetto ai giorni scorsi e banchine dei bus semideserte. In questa giornata di parziale ripresa delle attività economiche lavorative i mezzi pubblici non sono stati presi d'assalto. La zona è pattugliata dalla Polizia di Stato che tiene sotto controllo il formarsi di eventuali assembramenti. Anche all'interno dello scalo, in particolare all'ingresso di via Giolitti, il viavai di passeggeri, è regolare. Quasi nessuno circola senza mascherina. Accessi e percorsi alla metropolitana continuano ad essere transennati.
A Roma task force per scuola e sociale
Intanto il Campidoglio comunica che si doterà di due task-force di esperti, una in materia di scuola e una di sociale, composta da personale del Campidoglio e professionisti esterni che lavoreranno sulla fase 2 della prevenzione del contagio da Covid-19. "Gruppi di lavoro specifici per affrontare con i migliori strumenti il prossimo futuro. Con attenzione primaria ai più piccoli, alle famiglie, ai più fragili. L'emergenza sanitaria Covid-19 ha dato forti ripercussioni anche a livello economico e sociale. Oggi è necessario ripensare l'insieme dei servizi di assistenza e aiuto alla persona e, in particolare, l'offerta educativa e scolastica capitolina", scrive su Facebook l'assessore capitolino al Sociale, Veronica Mammì.
Pienone a Villa Borghese
Non se lo sono fatti ripetere due volte i romani. Al primo giorno di apertura dei parchi, previsto nella Fase 2 dell'emergenza Covid-19, se non si può ancora parlare di assalto, poco ci manca. A Villa Borghese, una delle più rappresentative della Capitale, complice anche una calda e soleggiata giornata primaverile, si sono riversati in tanti: mamme e papà con passeggini, bambini e adulti in bicicletta, runner (ormai una costante di ogni fase dell'era Covid), persone a passeggio con e senza cani. Poche le mascherine, ma il distanziamento di un metro è abbastanza rispettato, grazie anche alla scarsa presenza di gruppi con più di due persone.
In Liguria nessuna criticità
"Primo giorno di fase 2 in Liguria: al momento non sono state segnalate situazioni particolarmente critiche". Lo scrive su Facebook il governatore della Liguria, Giovanni Toti. "Nei giorni scorsi - aggiunge - abbiamo già chiesto alle aziende che gestiscono le corse di adeguare i mezzi alle capienze massime previste. Il governo, su questo, ha emesso purtroppo solo delle linee guida, che non consentono né ai controllori, né tanto meno agli autisti di verificare e sanzionare gli eventuali trasgressori. Le principali compagnie urbane hanno istituito un sistema attraverso cui l'autista può segnalare alla centrale eventuali problemi all'interno del mezzo per far intervenire la polizia locale". "Paradossalmente, trattandosi di linee guida e non norme di legge, neppure gli ufficiali di polizia - sottolinea il governatore ligure - possono attuarle, verificarle e sanzionare i trasgressori. In pratica si tratta di meri consigli che i cittadini dovrebbero attuare con senso civico".
Nelle Marche ripartenza lenta
E' una ripartenza lenta per le aziende marchigiane della manifattura, delle costruzioni e del commercio che da oggi sono entrate nella Fase 2: sulla carta circa 50 mila quelle autorizzate, che portano a 118 mila il totale delle imprese attive, con oltre 406 mila addetti. Chi ha potuto ha prolungato lo smart working ai propri dipendenti, tutti gli altri sono stati dotati di dispositivi di sicurezza; le imprese più strutturate hanno provveduto a sottoporre i dipendenti ai 'rapid test' e hanno disposto orari sfalsati per gli ingressi, misurazione della temperatura, turni di lavoro ridotti. In diverse aziende è stata abolita la possibilità di trascorrere la pausa pranzo all'interno del sito produttivo. E per quanto riguarda i trasporti "passeggeri rispettosi delle distanze e con la mascherina - ha riferito Massimo Benedetti, direttore generale di Adriabus, consorzio che cura il trasporto pubblico nel Pesarese -. Solo in pochissimi casi abbiamo dovuto rinforzare la linea per evitare gli assembramenti, ma ho l'impressione che l'autobus sia l'ultima alternativa a cui pensa oggi chi si deve spostare".
Confesercenti Sardegna chiede più chiarezza
"Molti commercianti non sanno come comportarsi perché c'é poca chiarezza nell'ultima ordinanza: l'interpretazione è molto complicata". L'ha affermato Roberto Bolognese, presidente regionale della Confesercenti Sardegna, in merito al riavvio nell'Isola delle attività commerciali, autorizzate in questa Fase 2 dell'emergenza per il Covid-19. "C'e' confusione - afferma Bolognese - perché tante questioni sono state demandate ai sindaci che decidono comune per comune. Insomma, non c'è quell'uniformità che potrebbe consentire ai singoli commercianti una programmazione spedita. Eppure, oggi più che mai, gli imprenditori avrebbero necessità di regole certe e più chiare".
Zaia, oggi liberi tutti
"Oggi ufficialmente finisce anche quel poco di lockdown che c'era, le motivazioni per uscire di casa sono tante e talmente variegate che chiunque può uscire, quindi siamo sul serio al liberi tutti. Noi per monitorare la situazione abbiamo un piano di biosorveglianza, in cui guardiamo sia i dati degli ospedali che quelli delle terapie intensive, che tutti i singoli focolai". Così il governatore del Veneto Luca Zaia
A Milano riaprono i cantieri
Con l'inizio della Fase 2 a Milano sono anche ripartiti i cantieri. Sono adottate - spiegano i costruttori - tutte le misure previste dal Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid - 19 nei cantieri, sottoscritto il 24 aprile dalle parti sindacali e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Per questo i lavoratori sono sottoposti a misurazione della temperatura, obbligati ad utilizzare Dpi specifici e personali, sono tenuti a rispettare le norme di distanziamento interpersonale e a seguire le indicazioni di diversificazione degli accessi e delle uscite dal cantiere. Inoltre quotidianamente sono svolte le pulizie di tutte le zone comuni alle maestranze e due volte alla settimana è prevista una sanificazione profonda, oltre a quella ordinaria delle attrezzature e dei mezzi d'opera.
A Milano la gente torna nei parchi
Milano è tornata al parco nel primo giorno della Fase 2. Non ci sono controlli agli ingressi dei due polmoni verdi al centro della città, il Parco Sempione e i Giadini Montanelli di Porta Venezia, ma i cartelli appesi ai cancelli ricordano cosa si può fare e cosa no, precisando che l'accesso è consentito a persone senza sintomatologia da infezione respiratoria e febbre e non soggette a misure di quarantena.
A Torino 400 agenti per i controlli
Da questa mattina sono state 119 le pattuglie della Polizia municipale (238 agenti) che hanno svolto attività di controllo. Lo fa sapere il Comune di Torino. Nei mercati cittadini, compreso quello di Porta Palazzo riaperto stamani, ne sono state impiegate 47, 10 hanno operato nei parchi cittadini, 52 pattuglie sono state destinate a controlli in strada e negli esercizi commerciali per il rispetto disposizioni relative al contenimento del contagio da Coronavirus e altre 10 hanno effettuato servizi di presidio fisso alle fermate delle linee GTT. Analogamente le stesse attività di controllo, ad eccezione delle aree mercatali, saranno svolte questo pomeriggio. Nella fascia oraria notturna saranno impegnate 18 pattuglie.
Gli agenti della Polizia municipale, insieme ai controlli 'anti-Covid', continueranno a garantire i servizi ordinari. A renderlo noto è il comandante della Polizia municipale della Città di Torino, Emiliano Bezzon.
Voglia di caffè
Gli italiani vogliono tornare al bar per gustare un caffè e un cornetto in completa sicurezza e, per farlo, sono anche disposti a pagare di più. Nel giorno della ripartenza della Fase 2 con la riapertura dei bar con il take away e il delivery, l'Istituto Espresso Italiano mette in luce come stia evolvendo il rapporto tra consumatore italiano e bar, tra rito del caffè e della colazione e voglia di tornare a farla in sicurezza, anche pagando di più il costo della tazzina. La crisi sanitaria data dal Covid-19 non ha infatti intaccato l'immagine del bar degli italiani che anzi dichiarano di essere disponibili a pagare anche di più se questi offriranno qualità in condizioni di sicurezza. Questo è il dato che emerge dalla esclusiva indagine commissionata dall'Istituto Espresso Italiano all'agenzia YouGov. Il quadro generale è quello di un paese che teme il virus e lo affronta con cautela.
Ancora stop per lavoratori fragili
I settori ancora bloccati dopo il 4 maggio sono caratterizzati dalla presenza di lavoratori con meno garanzie, con un'alta percentuale di donne. E' quanto emerge da una ricerca condotta dalla direzione centrale Studi e ricerche dell'Inps e dalla struttura lavoro e professioni di Inapp, secondo cui dopo il 4 maggio la quota di occupati in settori riaperti è maggiore nelle regioni e nelle province del nord, soprattutto nel nord ovest. "L'incidenza dei settori essenziali - si legge nello studio - è più elevata proprio nelle regioni che hanno registrato una diffusione più elevata del Covid-19, circostanza che può destare preoccupazione. Per contro, nelle grandi città, dove sono maggiori le preoccupazioni per gli spostamenti lavorativi attraverso i mezzi pubblici, si rileva una incidenza minore dei settori riattivati".